Secondo Viktor Antonov “troppi sequel e IP governano il mercato”
Il visual design director di Zenimax e designer dell’imminente Dishonored, Viktor Antonov, crede che gli ultimi cinque anni siano stati "poveri" riguardo alla "categoria fiction nell’industria videoludica".
Intervistato da Eurogamer, Antonov ha rivelato che secondo lui "troppi sequel e IP" stanno governando il mercato. "Sono molti i giochi di guerra, titoli che portano un grande divertimento, ma che mancano di innovazione. Quando poi ci si appresta a cambiare genere, le persone non lo comprendono in pieno e anche la stampa tende sempre a paragonarlo ad altri", parole riferite anche al suo ultimo lavoro con Arakne Studios, Dishonored.
Antonov ha poi aggiunto: "C’è posto per migliaia di generi e sotto-generi. Immaginate i Western negli anni ’40: ce n’erano talmente tanti che nessuno li paragonava agli altri, perché esisteva un genere. Stiamo costruendo un pezzo di storia, retro-futuristico, che con Bioshock non ha nulla a che vedere, eccetto per il fatto che non parla di un futuro prossimo, ma la storia si basa sul passato. Sfortunatamente, Bioshock e Dishonored, sono gli unici videogiochi che trattano della fiction al passato, e a mio parere dovrebbero essercene molti di più."
Il game designer è convinto di non essere un critico severo di videogiochi, poiché prova piacere nel constatare come la tecnologia sia evoluta, e allo stesso tempo nello spingere gli art director nel pretendere dai loro superiori "maggiori rischi nel provare. Personalmente ho trascorso molto tempo nel convincere i finanziatori dei miei progetti ad investire nella creatività. Da sempre aspettiamo la prossima genereazione grafica e mondi di gioco sconfinati. Bene, la prima è arrivata, ma i mondi di gioco non sono ancora allo stesso livello."
"Sono stati realizzate molte ricostruzioni di New York, tantissimi giochi di guerra ambientati in varie epoche. Ora bisognerebbe cambiare. Che si facciano più giochi di carattere fantascientifico e più mondi alternativi, visto che i giochi di oggi sono caratterizzati più su elementi quali la narrazione, le musiche e la contemplazione, che contribuiscono a far perdere il significato principale del gioco", ha continuato Antonov, concludendo dicendo che "i realizzatori di videogiochi dovrebbero capire che la via da intraprendere è quella della specificità, capire che esistono i generi e che non piacciono tutti allo stesso modo. Servono più intensità e qualità."
E voi, cosa ne pensate?
Ricordiamo che Dishonored uscirà il 12 ottobre 2012 su PS3, Xbox360 e PC.