[Svilupparty 2014]Di tutto e di più

Chiudiamo la seconda giornata di Svilupparty 2014 con un compendio di vari titoli visti anche fuori dalle presentazioni, decisamente autonomi e più o meno ambiziosi.

Il primo è HeartBot, un gioco stealth a livelli sicuramente da tenere d’occhio. Sviluppato da due persone, è prodotto con lo Unity Engine ed è destinato a PC e tablet. Si caratterizza per uno stile grafico particolare e meccaniche di gioco sia puzzle che stealth. Molta attenzione ai personaggi: il protagonista è infatti un robot a cui è stato messo un cuore umano, mentre i nemici da evitare ricalcano le caratteristiche di vari animali, sia nell’aspetto che nel modo in cui cercheranno di fermare il giocatore.

Decisamente meno artistico il lavoro di C.I.N.I.C. Games, un gruppo di ragazzi che hanno pensato di debuttare creando un punta e clicca fuori dalle righe, intitolato The Wardrobe. La storia segue le vicende di Skinny, un ragazzo involontariamente ucciso dal suo migliore amico con una prugna, delle quali il protagonista è mortalmente allergico. Per qualche ragione, Skinny risorge sotto forma di scheletro, e prende (letteralmente) posto nell’armadio del suo ingenuo assassino. Un buon mix di humor nero, citazioni, batutte di pessimo gusto e cinismo.

Star Dominion è il tentativo di un fan accanito di Stargates di creare un punto di riferimento videoludico per questa saga ormai abbandonata. Si tratta di un gioco strategico 4x la cui portata non è ben definita, ma è certo che le possibilità di gameplay saranno piuttosto ampie. Inoltre, il gioco sarà open-source, nella speranza che possa raggiungere più appassionati del brand possibile.

Molto interessante ci è apparso Albedo: Eyes from the Outer Space. È un gioco in prima persona che combina esplorazione, survival horror e puzzle, sviluppato (tanto per cambiare) con lo Unity Engine. Non abbiamo visto molto, ma siamo rimasti impressionati dal livello di qualità grafica del titolo. Speriamo di potervi presto dire di più, ma nel frattempo guardate il sito.

Polimi Game Collective, come il nome suggerisce, è un collettivo del politecnico di Milano. È un progetto principalmente accademico nel quale gli studenti intraprendono lo sviluppo di giochi dalla progettazione alla pubblicazione, e sebbene molti dei titoli mostrati sono solo demo che forse non vedranno mai la luce, ma vi invitiamo a buttare un occhio sul loro sito, dove troverete vari titoli interessanti. Nota di rilievo: In Verbis Virtus è nato così…

Presentiamo anche Wannabe Studios, che sta lavorando a Brush Chronicles. Si tratta di un gioco che combina elementi platform e puzzle, in cui il giocatore impersona un pennello che si muove all’interno di vari quadri reali. Un concept molto originale che speriamo venga portato a termine presto.

Infine, per concludere, un aneddoto sulla conclusione dell’evento, avvenuta ad opera degli autori di Feudalesimo e Libertà, nota pagina di Facebook, che hanno ben pensato di presentare il loro programma politico ai partecipanti presentandosi così come potete vedere qui sotto…

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