The Last of Us, Johan Renck parla della serie HBO

Dopo il successo di Chernobyl si unisce alla produzione della serie

Il percorso professionale di Johan Renck, prima del suo impegno in The Last of Us, è davvero fuori dal comune. Dopo aver vestito i panni della pop star svedese Stakka Bo, è passato alla regia di video musicali, collaborando con icone come David Bowie, Madonna e Beyoncé. Col tempo ha iniziato a dirigere qualche episodio di Vikings, Bates Motel, Breaking Bad e The Walking Dead fino a vincere un Emmy Award nel 2019 per il suo lavoro sulla miniserie Chernobyl.

DiscussingFilm ha avuto la fortuna di incontrare Renck per un’intervista esclusiva, dove il director ha raccontato di essersi unito alla produzione della serie.

Si tratta di una serie TV in corso. Non ho molto da dire a riguardo. Faccio parte della produzione e mi occuperò almeno dell’episodio pilota. Per il resto si vedrà. Voglio dire, sia io che Craig (Mazin, già collega in Chernobyl) stiamo lavorando nuovamente insieme. E continueremo a farlo perché ci piacciamo un sacco!

The Last Of Us

Sappiamo che la serie rimpiazzerà il film cancellato e che attualmente si trova in fase di pre-produzione, uno stadio che potrebbe durare ancora per un po’ di tempo. Tale motivo non sembra riguardare il solo Coronavirus degli ultimi mesi, ma si tratta per lo più di un rallentamento necessario, affinché si possa affinare e perfezionare tutti i dettagli per far sì che la trasposizione sia credibile e memorabile.

In The Last of Us, abbiamo un protagonista tratto da un videogioco. Tutti quelli che ci hanno giocato sanno bene cosa si voleva rappresentare. Conoscono il suo aspetto, la sua voce, le sue movenze. Settimanalmente io, Craig e Neil (Druckmann, creator della IP di Naughty Dog) ci aggiorniamo sui vari approcci da adottare e su come affrontare al meglio l’adattamento dei personaggi. È una situazione ben diversa dalle altre trasposizioni. Non si parte da un libro, ad esempio, o una persona realmente esistita. Pensiamo a Valery Legasov di Chernobyl: nessuno l’aveva mai visto o sentito. Nulla dipendeva da lui. Naturalmente volevamo rappresentarlo nel modo più fedele possibile. Ma è stato più facile farlo, perché non c’erano idee pregresse con cui aver a che fare. Con The Last of Us è una storia diversa. Abbiamo un sacco di fattori da dover tenere in considerazione” continua Renck.

Qualche settimana fa anche Troy Baker, l’interprete di Joel nel videogioco, aveva detto la sua riguardo la serie TV in mano all’emittente HBO.

Intanto mancano pochi giorni all’uscita di The Last of Us Part II, che potrebbe in qualche modo fare parte degli avvenimenti della serie televisiva.

The Last of Us Part II

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