Toys for Bob, lo studio di Crash 4 ha subito dei licenziamenti

Nelle ultime ore giungono nuove notizie negative in casa Activision-Blizzard: lo sviluppatore Toys for Bob ha subito dei nuovi licenziamenti.

Toys for Bob vittima di nuovi licenziamenti

È un periodo non molto positivo per gli sviluppatori: dall’inizio dell’anno si sono verificati più di seimila licenziamenti nel settore dei videogiochi, con aziende e studi di sviluppo che compiono dei sostanziosi tagli al personale. Solo qualche settimana fa vi riportavamo la notizia che Microsoft ha licenziato ben 1.900 impiegati tra Activision-Blizzard-King, Bethesda e altri team.

A questi innumerevoli licenziamenti, vanno aggiunti quelli verificatisi verso la fine del 2023, con Embracer Group (società madre di THQ Nordic) che ha dovuto ridimensionare il proprio portfolio, chiudendo case di sviluppo come Volition e tanti altri ancora. Tuttavia sembra non essere ancora finita.

Come riportato dal San Francisco Chronicle, testata locale della California, anche Toys for Bob sarebbe stata colpita da un’ondata di licenziamenti, la quale avrebbe comportato un drastico ridimensionamento dello studio che ha dato vita a Crash Bandicoot 4: It’s About Time e Spyro Reignited Trilogy.

Toys for Bob colpita da un’ondata di licenziamenti

Mentre in casa Microsoft c’è una grandissima aria di cambiamento e ridimensionamento, anche a seguito dei 1.900 licenziamenti annunciati qualche settimana fa, altre aziende sembrano pagare caro questo trend negativo, che solo all’inizio di quest’anno ha registrato più di seimila licenziamenti.

Questa volta ad essere colpita dai tagli al personale è Toys for Bob, lo studio che ha lavorato a Crash Bandicoot 4, Crash Team Rumble e Spyro Reignited Trilogy. Stando a quanto riportato dal San Francisco Chronicle, un quotidiano californiano, l’azienda ha subito da parte di Activision Blizzard licenziamenti pari a 86 sviluppatori.

Tale evento ha colpito in particolar modo l’ufficio situato a Novato, una piccola città situata nello stato della California, portando così alla chiusura della sede ma non del team, che con ogni probabilità lavorerà da remoto in attesa di una nuova – e più economica – sistemazione.

Licenziamenti che si aggiungono a quelli di Sledgehammer Games, che nelle scorse settimane ha subito un taglio di ben 70 addetti ai lavori, perdendo gran parte della sua forza lavoro. Nonostante i numerosi licenziamenti, sembra che la serie negativa non accennerà ad arrestarsi e che altri tagli siano all’orizzonte.

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