Ubisoft, nuova ondata di licenziamenti

Ubisoft ha licenziato ulteriori 45 dipendenti con lo scopo di adattarsi meglio all'evoluzione del mercato.

Ubisoft licenzia altri 45 dipendenti
Assassin's Creed Red, uno dei prossimi progetti Ubisoft

Nonostante i circa 120 licenziamenti avvenuti a novembre 2023, secondo quanto riportato in prima battuta da GameSpot, Ubisoft avrebbe lasciato a casa ulteriori 45 dipendenti con lo scopo di riorganizzare le divisioni Global Publishing e Asia-Pacific, in maniera da adattarsi più facilmente alla continua evoluzione del mercato.

L’idea di Ubisoft, teatro di numerosi progetti cancellati proprio nel corso del 2023, sarebbe quella di rendere i processi di produzione più snelli ed efficienti, abbattendo così costi che potrebbero gravare sulla compagnia nel lungo periodo.

Di seguito, la nostra traduzione del comunicato ufficiale inviato da Ubisoft ai colleghi di GameSpot:

Nel corso degli ultimi mesi, tutti i team di casa Ubisoft hanno lavorato per capire come rendere più agile ogni singolo processo di produzione. In questo contesto, annunciamo oggi di essere in procinto di una riorganizzazione delle nostre divisioni Global Publishing e APAC, così da adattarci meglio all’evoluzione e alle esigenze del mercato.

Questo cambiamento avrà un impatto su 45 persone in tutto. Non sono mai decisioni prese alla leggera e le persone protagoniste di questi tagli riceveranno tutto il supporto necessario a un cambio di vita professionale, ringraziandole inoltre del lavoro svolto presso Ubisoft durante il periodo trascorso insieme.

Ubisoft: ennesima ondata di licenziamenti in un periodo di forte crisi del settore videoludico

La nuova ondata di licenziamenti annunciata da Ubisoft, non è che l’ennesima prova di quanto l’industria videoludica stia facendo i conti con una serie di investimenti esagerati portati avanti da ormai circa quattro anni, successivamente causa di grandi ristrutturazioni aziendali; è impossibile infatti, per esempio, non citare il grande esodo dall’amatissima SEGA e la drammatica vicenda delle chiusure di Embracer Group.

Non è più mistero, infatti, che il periodo di pandemia si sia reso protagonista di grandi assunzioni e iniezioni di capitale all’interno di un settore tutt’altro che pronto a una crescita così grande nell’immediato, arrivando in un certo senso a “drogare” intere società con risorse e progetti di enormi dimensioni, senza che vi fosse la minima certezza che il boom di ore di gioco e vendite portati dal 2020 divenissero una sorta di nuova normalità.

Rimane interessante, tuttavia, che il 2023 – uno degli anni più bui in assoluto per i lavoratori del mondo dei videogiochi – venga anche ricordato per esser stato il periodo di pubblicazione di alcuni dei migliori titoli arrivati sul mercato, come The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, Super Mario Wonder, Cyberpunk 2077: Phantom Liberty e il GOTY Baldur’s Gate 3, solo per citarne alcuni.

Un tema approfondito anche in questo interessante editoriale firmato Federico Vincenti.

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