Ubisoft presenta “Ghostwriter”

Il nuovo strumento di apprendimento automatico "Ghostwriter" dovrebbe consentire agli scrittori di concentrarsi su aree più ampie del gioco.

Un gioco open world che si rispetti presenta piccoli dettagli che offrono al giocatore un notevole senso di immersione tra cui spicca l’introduzione di un sistema di dialogo ben rifinito. Ogni linea di dialogo presente all’interno di un videogioco viene scritta individualmente dai creatori del gioco e ciò comporta una notevole spendita di tempo per tale attività.

Ubisoft, famosa per la creazione di titoli open world come Far Cry e Assassin’s Creed, ha sviluppato e introdotto un sistema in grado di abbreviare il processo di creazione di linee di testo chiamato Ghostwriter, strumento di apprendimento automatico da utilizzare per creare le prime bozze di cortecce.

Ghostwriter

Come dettagliato meglio nel trailer qui sopra, Ghostwriter vuole sostituisce lo scrittore di videogiochi bensì cerca di alleviare uno dei compiti più laboriosi dello scrittore di videogiochi: scrivere cortecce, che altro non sono se non le linee di dialogo preliminari. Il sistema di apprendimento genererà in modo efficace le prime bozze di cortecce – frasi o suoni prodotti dagli NPC durante un evento – al fine di dare agli sceneggiatori maggior tempo per rifinire altri parti della narrazione.

Il quesito che resta è: il personale, i creatori, gli sviluppatori useranno effettivamente tale strumento? Secondo Ben Swanson, lo scienziato di ricerca e sviluppo di Ubisoft che ha ideato Ghostwriter, la sfida più grande ora è integrare lo strumento nella produzione. Per facilitare questo, il team di produzione ha creato Ernestine, uno strumento che facilita la creazione di nuovi modelli di machine learning in Ghostwriter.

Far Cry 6

Occhio, però, ad individuare in Ghostwriter un sistema di intelligenza artificiale. Esso si limita ad essere uno strumento di apprendimento automatico che, da solo e quindi senza una intelligenza artificiale alle spalle, non può essere intelligente, appunto, poiché manca di ragionamento, pianificazione, logica e non interagisce con l’ambiente circostante.

Non resta che attendere il primo titolo che Ubisoft che svilupperà utilizzando, anche, questo nuovo sistema di apprendimento automatico, per trarre le conclusioni.

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