Xbox, vendite delle console ancora in calo
Il trend negativo continua a proseguire anche nello scorso trimestre.
Microsoft ha da poco pubblicato i risultati finanziari relativi al primo trimestre dell’anno fiscale 2026 (periodo che va dal 1° luglio al 30 settembre 2025), evidenziando ricavi per 77,7 miliardi di dollari, in crescita del 18% rispetto all’anno precedente.
Andando nello specifico delle singole macro-divisioni, notevoli sono i risultati dei servizi cloud legati ad Azure (+40%) e Microsoft 365 Cloud (+26%), mentre il risultato più misero riguarda, per distacco, “Xbox contenuti e servizi”, con una crescita di appena l’1%.
Xbox continua a faticare nelle vendite
Questo risultato non entusiasmante è legato principalmente al calo drammatico delle vendite hardware, -29% rispetto al precedente trimestre, che aveva a sua volta già chiuso in negativo (-22%). La crisi non è un fulmine a ciel sereno: è infatti il tredicesimo trimestre in flessione su diciassette dal 2022, segno che la console di Microsoft non è mai veramente decollata nelle vendite.

A questo calo pesante fa da contraltare il fatto che le entrate da contenuti e servizi sono rimaste pressoché stabili, trainate principalmente dalla crescita di Xbox Game Pass e dalle vendite legate a titoli third-party, mentre anche le vendite dei titoli first-party non hanno ingranato come sperato.
I prossimi passi di Microsoft
Uno spiraglio di luce, lato hardware, potrebbe essere portato dalla ROG Xbox Ally, la nuova console handheld sviluppata da ASUS in collaborazione con Xbox uscita lo scorso 16 ottobre, la quale però è un prodotto di nicchia che potrebbe non essere un boom di vendite in grado di risollevare le sorti della divisione, anche in virtù del suo costo molto elevato.

È palese che è in atto anche la strategia “Play Anywhere”, che sposterà l’attenzione dall’hardware al software, concentrandosi sulla vendita di servizi come Xbox Game Pass e sull’apertura totale delle proprie IP ad altre piattaforme (come Halo), ma anche questa strategia potrebbe non fruttare come sperato: ad esempio l’aumento di prezzo di Xbox Game Pass ha generato molte polemiche, cosa che potrebbe causare a sua volta una contrazione dei ricavi legati al servizio.