Pop-Up Pilgrims – Recensione PlayStation VR

Recensito su PlayStation VR

Sony è una di quelle aziende che supporta sempre i suoi progetti, anche se sulla carta possono sembrare dei possibili fallimenti inizialmente. PlayStation VR è stata una scommessa parzialmente vinta che però la casa nipponica non sembra voler abbandonare, tanto che solo per il 2018 ha in serbo tantissimi giochi, tutti più o meno interessanti e che portano la line-up di PlayStation VR ad un livello superiore, giustificandone probabilmente l’acquisto.

Sono tante anche le aziende terze che supportano il progetto pubblicando regolarmente giochi per PlayStation VR, e tra queste c’è Dakko Dakko che ha recentemente lanciato sul PlayStation Store il nuovissimo Pop-Up Pilgrims, originariamente nato come Floating Cloud God Saves the Pilgrims su PlayStation Vita, ma ora riprogrammato per sfruttare appieno le funzionalità del visore di casa Sony.

Pop-up pilgrims

Guida i pellegrini verso la liberà

Pop-Up Pilgrims riprende quello che era il genere dei Lemmings, il tutto reso però in maniera molto più artistica e in stile puzzle game “moderno”. La nostra missione, descritta in modo blando nel prologo del gioco, è guidare i pellegrini verso la fine di ogni livello, impersonando una divinità su una nuvola che, attraverso i suoi ordini, sarà in grado di condizionare gli spostamenti di questi simpatici omini.

Ogni stage presenta più livelli di profondità, ognuno con varie isole, che permettono un’immersione aggiuntiva e vi consentiranno inoltre di trasferire i pellegrini da una livello di profondità all’altro per raggiungere la porta di uscita. Nel tragitto dovrete poi raccogliere anche le monete che contribuiranno ad aumentare il vostro punteggio finale, il quale poi andrà ad incidere sulla valutazione del vostro operato attraverso le classiche medaglie di bronzo, d’oro e d’argento.

I pellegrini, se non sono condizionati, tenderanno a camminare autonomamente, cambiando direzione ogni volta che raggiungeranno la fine dell’isolotto, a meno che non siano presenti particolari oggetti che li spingano a saltare autonomamente sulla piattaforma successiva. Il nostro compito sarà quindi di scegliere il percorso migliore, selezionando con i movimenti della nostra testa i pellegrini per poi dargli degli ordini, principalmente per saltare o tornare indietro. Il sistema di selezione dei movimenti e dei salti inizialmente può risultare complesso, ma dopo pochi minuti diventa quasi automatico, permettendovi di svolgere molto velocemente azioni che con il controller sarebbero molto più lente e macchinose.

Pop-up pilgrims

Gameplay vario, ma non troppo

Il gioco distribuisce i suoi circa cinquanta livelli su sei mondi, che andranno a introdurre sempre nuove meccaniche e difficoltà rendendo il gameplay abbastanza vario e stimolante. Nei primi livelli noterete l’introduzione di oggetti che permetteranno ai pellegrini di saltare in modo autonomo, oppure di rocce che se distrutte vi garantiranno dei punti vita o delle monete bonus. Mano a mano che proseguirete noterete anche i primi nemici che vi daranno subito del filo da torcere: non andranno affrontati (in una prima fase di gioco) bensì evitati, caratteristica che rende alcuni livelli abbastanza complicati, obbligando il giocatore a studiare preventivamente una strategia risolutiva adatta per quella determinata situazione.

Proseguendo nei vari mondi incontrerete però anche dei veri e propri boss, dai quali potrete poi ottenere delle pergamene sacre, le quali vi saranno utili per proseguire nella missione divina. Nel complesso Pop-Up Pilgrims si limita a questo, ovvero un classico puzzle game che risulta abbastanza divertente, data anche l’immersione con il PlayStation VR. Quest’ultima però non ci ha impressionato come in altri titoli, ma garantisce comunque un’esperienza migliore rispetto al classico gameplay su schermo che avrebbe avuto, a nostro avviso, un impatto sicuramente diverso. Gli sviluppatori hanno inoltre introdotto la possibilità di giocare in multiplayer locale con un amico, semplicemente collegando un altro controller alla Playstation 4, così da aiutare il giocatore principale a superare i vari livelli.

Altro aspetto da considerare è la difficoltà che ci è sembrata a tratti eccessiva e mal calibrata. Già dai primi livelli il gioco vi darà del filo da torcere, e il livello di sfida aumenterà con il proseguire nei vari mondi. Nulla di impossibile, ma siamo convinti che sarebbe stato più intelligente inserire la scelta del livello di difficoltà oppure aumentare gradualmente la difficoltà spiegando in maniera più chiara anche i vari meccanismi legati all’utilizzo degli oggetti, che spesso male interpretati dal giocatore alle prime armi. Altra mancanza è sicuramente data dall’assenza della sfide o comunque di qualcosa da fare dopo aver completato i livelli: spesso non c’è gratificazione nel completare perfettamente un livello, data poi anche l’assenza di una vera e propria leaderboard.

Pop-up pilgrims

Comparto grafico piacevole

Pop-up Pilgrims tra i pregi non ha sicuramente il comparto grafico che è infatti molto semplice, ma in qualche modo riesce comunque a convincere data l’ottima caratterizzazione dei livelli e dei personaggi, che risultano artisticamente ben realizzati. Il tutto si traduce in un’esperienza in realtà virtuale piacevole e divertente da giocare, seppur con i suoi limiti.

Non appena indosserete il PlayStation VR vi immergerete subito in questo mondo allegro e colorato che sembra quasi vivo grazie ai livelli di profondità studiati dagli sviluppatori. Un gameplay nel complesso divertente contribuisce a soddisfare il giocatore per un certo numero di livelli, fino a quando non si cominciano a sentire i primi fastidi dati dal visore, a causa soprattutto dell’eccessiva luminosità dei colori e dei bianchi, che a ogni passaggio di livello tendono ad accecare.

Ad accompagnare questo stile grafico molto artistico è presente un comparto audio di tutto rispetto: in ogni livello verrete accompagnati da musiche molto piacevoli e stimolanti che rispettano perfettamente lo stile del gioco. Come il gameplay, però, dopo un certo numero di livelli anche la colonna sonora tende a diventare ripetitiva, minando in maniera significativa l’immersione e il divertimento del giocatore.

Pop-up pilgrims

Pop-Up Pilgrims è sicuramente un gioco divertente che grazie al PlayStation VR riesce a garantire un immersione migliore e quindi un tasso di divertimento superiore. Tuttavia la ripetitività del gameplay e il livello di difficoltà mal calibrato contribuiscono a rendere un gioco potenzialmente piacevole e rilassante spesso frustrante e per niente stimolante. Il comprato tecnico è molto semplice ma grazie all’ottima caratterizzazione dei personaggi e dei livelli il tutto risulta molto piacevole, anche grazie alle musiche che durante il gameplay permettono di immergersi maggiormente nel gioco. Pop-Up Pilgrims è in definitiva un gioco per chi ama lo stile puzzle-game e vuole cimentarsi in qualcosa di immersivo e con un livello di sfida sufficientemente alto, basato molto sul trial and error.

6.8

Pro

  • Divertente da giocare in VR
  • Oltre 50 livelli
  • Controlli semplici da gestire

Contro

  • Gameplay che diventa quasi subito ripetitivo
  • A volte risulta frustrante
  • Nel complesso non lascia il segno
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