Randy Pitchford accusato di aver rubato 12 milioni e di pedopornografia

È guerra aperta tra Gearbox Software ed un ex-avvocato Gearbox, che accusa il CEO di furto e pornografia minorile

Randy Pitchford è il CEO di Gearbox Software, casa di sviluppo che ha portato nelle nostre case il mondo di Borderlands. E Randy Pitchford sarebbe in una battaglia legale per 12 milioni di dollari tenuti per sè, cortesia di Take-two Interactive sui profitti di Borderlands.

A dare battaglia a Gearbox Software e il suo rappresentante è Wade Callender, ex avvocato Gearbox dal 2010 al 2018, che ha accusato Pitchford di aver violato diversi accordi e contratti, tra cui quello di Callender stesso. Un portavoce Gearbox ha smentito le accuse, parlando ai microfoni di Kotaku come un ex dipendente “scontento”.

È una storia piuttosto contorta, come tutte le cause legali, ma cercando di sbrogliare la matassa: Callender ha accusato Gearbox dopo che quest’ultima aveva iniziato le danze, accusando che l’ex avvocato per frode e rottura dell’obbligo fiduciario. Gearbox avrebbe prestato una somma di denaro a Callender mai più rivista per l’affitto di una casa, quando in realtà Callender quei soldi li aveva usati per scopi più ludici.

Callender ha risposto a Gearbox con un’altra causa legale che vede Pitchford colpevole di essersi appropriato di 12 milioni di dollari come personale “executive bonus” e che tale bonus in realtà appartiene a tutto lo staff che ha lavorato su Borderlands, essendo stati dati in virtù del successo del titolo.

Gearbox Software 12 milioni

L’accusa più lurida contro Pitchford è quella di pedopornografia. Il reato, nel dettagliato documento, viene fatto risalire al 2014, in un evento in un ristorante di Dallas (TX) dove Pitchford avrebbe portato una penna USB contenente non solo dati sensibili di Gearbox e altre compagnie affiliate, ma anche una “collezione personale” di immagini pornografiche con protagonisti minori.

Ovviamente, Pitchford ha negato su quest’aspetto, affermando però che apprezza le camgirl, quelle ragazze che si mostrano succintamente dietro una telecamera, e che si era salvato sulla penna un video di una ragazza che si masturbava prima che questo venisse rimosso (specificando, comunque, che la ragazza era appena maggiorenne).

Callender ha ribattuto che Pitchford organizza party per adulti in cui sono presenti anche minori, storia molto pittoresca secondo il portavoce Gearbox: Pitchford organizzerebbe sì feste, ma sarebbero regolari “show di intrattenimento” organizzati con la moglie di comune accordo. Nessun minore o risvolto pornografico, solo una favella piuttosto fantasiosa dell’ex avvocato, insomma.

Tutto è ancora da vedere. Sicuramente, finché questa questione non sarà risolta Randy Pitchford e Gearbox Software hanno una macchia in più sul loro vestito. Potere leggere i documenti integrali Gearbox v. Callender e Callender v. Gearbox su Scribd, cliccando sui nomi delle cause, o su Kotaku, alla fonte a fine news.

Fonte: Kotaku

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