Call of Duty Black Ops 7 Recensione
Siamo finalmente giunti all’uscita di Call of Duty Black Ops 7.
Nonostante l’uscita, nel 2024, di Black Ops 6, Treyarch ha deciso di mettersi nuovamente sotto i riflettori, facendo uscire un titolo simile a quel che fu MW3 nel 2023. Anche se quella era una situazione ben diversa, con BO7 la storia si ripete.
BO7 prende tantissimo da BO6, e questo era scontato fin dal suo annuncio, ma sembra avere un obiettivo leggermente diverso: stimolare la nostalgia dei fan di vecchia data, ma soprattutto cercare di rimediare agli errori commessi negli ultimi anni e di trasmettere un feeling simile ai COD del passato.
Una modalità carina, SE non si fosse chiamata Campagna!
Piccolissima precisazione: ho odiato Warzone e lo odio tutt’ora.
Cosa c’entra questa affermazione con la campagna? Vi ricordo – o comunico, se non aveste giocato i COD dal 2020 in poi – che il processo di Warzonificazione, o meglio dire di integrare in qualche modo l’anima della modalità battle royale nel gioco “base”, è iniziato con MW2019/Cold War, e ad oggi la situazione è esplosa… in modo molto negativo.
Quasi subito è toccato al multiplayer, poi Zombies che è stato pian piano contagiato, e ad oggi, con Black Ops 7, abbiamo “perso” anche la campagna all’altare del “dio” Warzone. A giocare la parte single player, infatti, per quanto essa provi a innovare, rimane comunque il fatto che è impossibile non sentire e non vederci un po’ di Warzone, al suo interno.

Non parlo solo delle corazze, come potrebbe subito venir in mente a qualcuno. Ci troviamo infatti ad Avalon, e indovinate cos’è esattamente questa? Una delle tante mappe di Warzone. E in più, come se non bastasse, sembra che si sia avviato anche il processo di “Zombie-ficazione”.
Già in Black Ops 6, per quanto mi sia piaciuta la campagna, devo ammettere che ho fatto un po’ fatica a digerire il fatto di essermi trovato degli zombie all’interno delle missioni (mini boss e nemici normali della modalità Zombies): l’idea di mischiare diverse modalità è una cosa che non vorrei mai vedere, anche se amo follemente la – o le – modalità in questione. Nella campagna di Black Ops 7 Treyarch ha deciso di andarci giù pesante, dandoci zombie, vermin, e tanti altri nemici presenti in BO6 Zombies.
Ad avviare una delle poche missioni che questa campagna ci dà – la durata si aggira intorno alle 5 ore di gioco – avevo la costante sensazione di giocare a Warzone o a Zombies. Parlo inoltre di una campagna estremamente debole a livello narrativo, e un po’ meno a livello di gameplay, ma che comunque non ritengo degna di essere chiamata Campagna.
La storia dura veramente poco, c’è poco approfondimento e, soprattutto – cosa che trovavo scontatissima fin dai trailer – alcuni annunci, come il ritorno di Menendez o i riferimenti a Black Ops 1, servivano a Treyarch solo come palcoscenico per annunciare il nuovo Call of Duty.

Senza farvi alcun tipo di spoiler, sono stati toccati alcuni punti interessanti e importanti, ma che poi o si sono conclusi in modo sbrigativo e brutto, oppure sono stati ignorati, o proprio non si sono più presentati per il resto del gioco.
A livello di gameplay, BO7 tende a essere migliore del suo livello puramente narrativo: possiamo giocare con i nostri amici, e certe missioni permettono di giocare con delle abilità diverse – qui il rampino, lì un salto potenziato -, scelte che rendono leggermente più godibile l’esperienza.
Il Multiplayer: saliamo un po’ più di livello
Trattato quello che secondo me è il punto peggiore di Black Ops 7, posso agganciarmi a una delle modalità più giocate da chi compra Call of Duty, ossia la modalità multiplayer. Nella mia prova della beta (che vi lascio qui), il multiplayer non sembrava malvagio, ma non aveva quella “caratteristica” che gli permetteva di dissociarsi – e riconoscersi – dagli altri COD. Per riassumere: sembrava un Black Ops 6 e mezzo.

Ora che però c’è la possibilità di esplorare anche le rimanenti mappe e di provare le restanti armi, cose che durante la beta erano inaccessibili, mi sento di affermare sempre di più il mio pensiero originale: Black Ops 7 è un DLC massiccio di Black Ops 6 che decide di cambiare tema (dato che torniamo nel 2025), che è spacciato come gioco nuovo ed è venduto a prezzo pieno, esattamente come MW2 e MW3.
Sia chiaro, MW3 per me in generale è superiore a MW2, ma questo perché Modern Warfare 3 prende la base di Modern Warfare 2 e aggiunge più contenuti, oltre a modificare e rimuovere alcuni problemi noti, rendendolo di fatto un gioco più completo e definitivo.
Black Ops 7 fa esattamente la stessa mossa.

Ci sono 18 nuove mappe, al lancio: molte le ho trovate interessanti, altre un po’ meno, ma bene o male sono… “giocabili”. Alcune di queste, però, tendono ad ignorare quasi completamente la nuova meccanica del salto sui muri, contraddicendo le promesse di Treyarch che aveva precedentemente affermato di aver creato queste mappe proprio con lo scopo di saltare tra le pareti.
Questa nuova meccanica è interessantissima e può aiutare in molti contesti, ma, come ho già detto, non sempre si applica all’interno di tutte le mappe.
Sempre Treyarch aveva annunciato la presenza, in BO7 Multiplayer, di una playlist nella quale lo Skill Based Matchmaking – funzione che sembrerebbe essere odiata dal 99% dei player online e non solo – sarebbe stato ridotto sensibilmente, rendendo le partite molto più casual e non regalando lobby piene solamente di “tryharder“.
Nel complesso questa playlist sembra proprio non funzionare, tanto che mi basta fare una partita decente per trovarmi subito in match con chi ha evidentemente un asciugamano accanto a mouse e tastiera, per asciugarsi la fronte del sudore che, copiosamente, sembrano perdere.

Quindi il Multiplayer di BO7 è divertente ed è giocabile, ma non è nulla di così speciale e innovativo; il feeling è lo stesso di Black Ops 6, e sembra proprio di giocare a quest’ultimo. Costantemente.
Inoltre, se vi ricordate, c’è stato un grande dibattito – prima ancora che uscisse il gioco – sulla crisi d’identità che COD sta riscontrando in questi ultimi anni, e Black Ops 6 stesso ne era consapevole e palese vittima. Black Ops 7, invece, migliora leggermente la situazione, ma c’è una cosa importante da considerare: i veri problemi li vedremo solamente quando inizieranno le varie Stagioni.
Solitamente è quello il periodo “d’inizio” per rilasciare tutte le varie collaborazioni e bundle nel negozio oggetti: tutti i COD pre-stagione 1 tendono a essere “normali”, quindi è difficile, per ora, valutare la situazione con onestà intellettuale.
Zombies, l’unica possibile salvezza

Ormai è scontato: se si parla di Treyarch, si pensa subito a quella casa sviluppatrice che è riuscita a regalarci, nel corso del tempo, una modalità Zombies incredibile. Probabilmente questa è il loro punto forte.
Black Ops 7 Zombies è la modalità zombies che si avvicina di più ai vecchi Call of Duty, superando di molto Black Ops 6. In primis, Treyarch ha deciso di creare una mappa enorme, prendendo spunto da Tranzit – chiamata da molti “Transhit” per via di alcuni problemi che la affliggevano.
Troviamo anche una modalità dedicata nella quale è possibile giocare nello “stile” dei vecchi Black Ops Zombies: quest’ultima non riesce a fornire un vero “effetto nostalgia”, ma ci sono elementi interessanti, come il ritorno del vecchio sistema dei punti, il limite dei 4 perk, la rimozione della cassa delle munizioni, e così via.
Ritornano inoltre Richtofen, Dempsey, Takeo e Nikolai, seppur in una versione leggermente differente da quelle che conoscevamo: interessante rivederli insieme alla crew di Black Ops 6, ma non sentivo la necessità di riprenderli, come personaggi, per spremerli di ulteriori contenuti.

Ashes of the Damned, ossia la prima mappa a round zombie di BO7, è una mappa che si ispira tantissimo a Tranzit, ma Treyarch prende i problemi che quest’ultima aveva e, grazie all’esperienza ottenuta nel corso del tempo e dai feedback ricevuti da parte della community, ne elimina una buona parte.
Tutto parte come in Tranzit: un veicolo disponibile fin da subito nella spawn room, pronto per permettere ai player di girare l’intera mappa e di viaggiare tra le vie ricoperte dai nemici della nebbia in “tranquillità”.
Il problema principale di Black Ops 2 era il Bus, che viaggiava per conto suo e sul quale non avevi praticamente alcun controllo; in Black Ops 7, invece, grazie a un sistema copiato e incollato da un’altra modalità dove già era possibile guidare – ovviamente parlo di Warzone -, è possibile comandare il veicolo a proprio piacimento.
In Black Ops 2, andare al Pack-a-Punch era una procedura lunga e confusionaria, mentre in Black Ops 7 il tutto si riduce di complessità, e il Pack-a-Punch è sempre insieme ai giocatori, dato che si troverà sul retro del veicolo.

La Wonder Weapon di questa mappa è esteticamente bella e una vera arma meraviglia: al tempo, un’arma speciale come la Thunder Gun o anche una Wunderwaffe venivavo usate principalmente per la loro enorme utilità ai round alti, ma in Black Ops 7 quest’arma speciale fa venire davvero voglia di usarla ai round alti, non come una Ray-K 84, o il DRI-11, che potevano essere sostituite da altre armi comuni molto facilmente.
La particolarità del Guanto Necrofluido è che ti permette di scagliare chiodi su qualsiasi superficie e farli esplodere o riattirarli a te, danneggiando così gli zombie sul percorso. Inoltre, se si ritira/fa esplodere il chiodo, quest’ultimo ritornerà fisicamente dal player, e se nel percorso il chiodo non incontra alcun tipo di ostacolo, il colpo tornerà nel magazzino dei colpi, risultando così in, potenzialmente, dei colpi infiniti.

Parliamo ora dell’Easter Egg. Anche qui il feeling è molto da Black Ops 6: la boss fight finale è piacevole e, in parte, originale se prendiamo in considerazione le vecchie boss fight; alcuni step della main quest sono interessanti, e richiedono coordinazione e un minino di preparazione, ma dopo che si ripete lo step per un paio di volte sembra purtroppo tutto sin troppo facile.
Lo step delle bombe di Gorod Krovi, per esempio, sarà fonte d’ansia per chiunque non ricordi ad occhi chiusi l’ordine delle bombe, mentre lo step dei fulmini, uno degli step più difficili di Ashes, inizialmente si farà molta fatica a completarlo, ma diventerà passeggiata dopo un paio di volte.
Per finire, Treyarch ha deciso di modificare alcune cose QoL, come l’estrazione, che ora è più pratica, e i perk, che ora danno più scelta a livello di potenziatori, ma anche la rimozione di alcuni oggetti fastidiosi dalla cassa misteriosa, e tanti altri fix minori.
Anche in Zombies ri-affermo quasi lo stesso pensiero espresso nel comparto multiplayer: siamo davanti ad una modalità divertente ed efficace, che prova a regalare delle sensazioni stile Black Ops 2, ma senza riuscirsi completamente, risultando un Black Ops Zombies 6 e mezzo.

BO7 Recensione – Promosso o Bocciato?
Ovviamente, come ho espresso in alcuni punti della recensione, il parere che ho attualmente su Black Ops 7 ricade sui contenuti al lancio e non sul potenziale del suo futuro. Se Treyarch rilascerà dei contenuti incredibili o i soliti ricicli, mi è impossibile prevederlo.
Premesso questo, Black Ops 7 è un Call of Duty che prende la base di Black Ops 6 e ci mette dentro alcune novità interessanti, come la campagna coop, un multiplayer divertente, e una modalità zombie con un’ identità sempre più definita – ma non ancora al traguardo.
Se avete giocato a MW2 per poi passare a MW3, vi posso confermare che il feeling è esattamente lo stesso da Black Ops 6 a Black Ops 7.
Chissà come Treyarch deciderà di muoversi con le varie Stagioni, ma per ora quello che mi sento di affermare è che, pur essendo un titolo valido, non sarà certo Black Ops 7 a rivoluzionerà l’intera saga. Di lavoro ce n’è ancora da fare.
Black Ops 7 ruba la base di Black Ops 6 per migliorare, aggiungere cose interessanti e risolvere alcuni problemi del suo predecessore.
Pro
- Modalità Zombies sempre più convincente rispetto agli ultimi Black Ops
- La modalità Multiplayer fa quello che deve fare
- Migliorie sotto alcuni punti che erano carenti in Black Ops 6
- Un Call of Duty più completo rispetto al solito
Contro
- La campagna è semplicemente bocciata
- Warzonificazione allo stato puro
- Un DLC di Black Ops 6 spacciato come gioco nuovo