CSI: Crime Scene Investigation: Dark Motives – Recensione CSI: Dark Motives

"Whoooooooo are you? Who, Who, Who, Whooooooo are you?" chi tra gli appassionati del genere forense non riconosce questa sigla?!!CSI Las Vegas è stato il primo telefilm ad occuparsi dell’azione della scientifica forense che, con le sue ricerche, giunge spesso alla risoluzione dei casi più complicati. Dopo il successo televisivo Grissom e compagni sbarcano sulla console portatile Nintendo. Avranno lo stesso clamore? Scopriamolo insieme.

Ops!! C’è scappato il morto!!

Un corpo senz’anima giace inerme al suolo in una pozza di plasma. Nessun movente, nessuna pista da seguire e nulla che faccia un po’ di chiarezza su quanto è accaduto. Irrisolvibile? Non per la squadra capeggiata da Gil Grissom per cui un crimine perfetto non esiste e non esisterà mai. Nei panni di un novizio investigatore muoveremo i nostri passi in questo affascinate mondo pieno di casi irrisolti e interminabili interrogatori; il tutto destreggiandosi tra mille strumenti, ultimi ritrovati tra le tecnologie forensi. A ogni delitto corrisponde un efferato omicida, il nostro compito sarà ovviamente quello di inchiodare tale pericolosa figura con l’ausilio di tutte le prove e le informazioni raccolte durante l’indagine. 
Il risultato ludico? Ahimè disastroso. La linearità dei casi è a dir poco eccessiva e il metodo d’indagine scontato e ripetitivo. L’incipit narrativo si presenta, dunque, come arrangiato alla "bene e meglio" rendendo macchinoso il procedere delle indagini.

Non è un gioco…da ragazzi!!

L’esiguo numero di locazioni disponibili, la stressante linearità sopracitata fanno si che anche il giocatore più smaliziato non fatichi più del dovuto per giungere all’agognata conclusione e, in più di un’occasione, i nostri colleghi interverranno con eccessiva "verve" servendoci la soluzione senza troppa fatica. Come se tale aspetto non bastasse a scoraggiare il più appassionato della serie, la complessità dei vari menù di selezione riesce nell’intento di donare il definitivo colpo di grazia; risulta infatti più simile a un libro interattivo (mal fatto!!) che a un "punta e clicca". Per interagire con l’ambiente basterà un semplice tocco del touch screen. Il tutto si risolve in un "picchiettare" lo schermo con nessuna altra peculiarità (microfono, pad) sfruttata minimamente. I cinque "sonnacchiosi" casi necessitano di una manciata di ore per essere risolti. Fatto ciò non si avranno stimoli per finire l’avventura.

Eppur si muove

Sotto il piano meramente grafico il lavoro svolto dai programmatori dà adito a numerose lamentele. Immagini statiche, sgranate all’inverosimile cedono il posto in rari casi a filmati davvero troppo compressi e caratterizzati da una risoluzione bassissima. Musiche anonime "sfasciano" completamente la reputazione del titolo Ubisoft e non invogliano di certo il giocatore a tenere sveglia la mente e il corpo per la risoluzione del caso. La presenza dei celeberrimi personaggi che animano la serie, unita a una simpatica serie di marchingegni tecnologici, non riescono a sanare questo (è proprio il caso di dirlo) cadaverico titolo.

Un’avventura grafica lineare, noiosissima e totalmente rovinata da un comparto tecnico a dir poco imbarazzante. Il gioco è completamente denaturato dal fascino della serie e non se ne consiglia l’acquisto nemmeno ai CSI-Maniaci che rischierebbero di emulare il cadavere e non i loro beniamini!!

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