Fast Fusion Recensione

Questa Fast Fusion Recensione potrebbe rispondere a molte delle domande che chiunque si sia interessato alla nuova ammiraglia della Nintendo si è sicuramente fatto: la line up non è troppo debole? E’ possibile trovare giochi third party che non siano conversioni di titoli già presenti sul mercato? Come superare i dubbi inerenti gli sconsiderati aumenti di prezzo dei giochi?
Rappresentare la soluzione a questi quesiti così diffusi nella finestra di lancio della Switch 2 potrebbe essere un ottimo viatico per entrare nelle case degli appassionati; è probabile che i ragazzi di Shin’En Multimedia si siano detti qualcosa del genere, anche a giudicare dal prezzo di € 14,99, vero e proprio unicum nel catalogo Nintendo.

Fast Fusion Recensione: nel solco della tradizione
Ma che cos’è Fast Fusion? Indubbiamente il seguito di Fast RMX per Switch (a sua volta seguito di Fast Racing Neo su WiiU, sempre by Shin’En Multimedia), ma anche e soprattutto la speranza a cui si aggrappano gli orfani di Wipeout ed F-Zero. Data l’enorme popolarità dei capisaldi del sottogenere “corse futuristiche”, e vista l’assordante scarsità di concorrenti, le aspettative, così come le insidie, sono assai ingombranti.
Come in tutti i racing games che si rispettino, è necessario possedere riflessi e sangue freddo, tanto più se si considera che occorre padroneggiare, in una frazione di secondo, la direzione, il turbo, gli aereofreni per pendere in curva, ma anche e soprattutto i tasti per cambiare colore in base al colore delle frecce (che donano il turbo se calpestate), nonchè il tasto per saltare. Quest’ultimo rappresenta la novità rispetto al passato, ed è sia utile per evitare degli ostacoli che si parano improvvisamente davanti al veicolo – a volte la conformazione stessa della pista rende necessario saltare – sia per raccogliere monete o turbo altrimenti inaccessibili.
Le monete servono per comprare veicoli o sbloccare piste – ci torneremo – ma soprattutto sono fondamentali in quanto riempiono la barra per il boost, che come potete immaginare fa tutta la differenza del mondo. Anche il turbo è stato in parte modificato, in quanto non è più utilizzabile in una sola volta, ma si stacca automaticamente dopo un 15% circa del pieno.
Non ci sono armi come in Wipeout, nè items di altro tipo, ma ciò che ha sempre contraddistinto la serie (ed in parte è stato ripreso da Death Sprint 66 – qui la nostra recensione) è l’adrenalina sprigionata dal guidare a folli velocità dovendo tenere sotto controllo molteplici fattori, nonchè la responsività dei comandi e la precisione delle traiettorie a seconda delle caratteristiche del veicolo utilizzato. Quanto a ciò Fast Fusion non è da meno e non teme rivali.
Comparto tecnico ed artistico
Graficamente Fast Fusion è molto definito e dettagliato, sia nei veicoli che nei fondali; le piste non sono mai banali e spesso sono piene di ostacoli di ogni tipo (molto azzeccate Tempesta, in cui dovrete guardarvi anche dai tornado, e la pista con i tronchi che ondeggiano, che ricorda molto da vicino la corsa con gli Ewok nel Ritorno dello Jedi). Nel complesso il gioco è dannatamente fluido, e restituisce quella sensazione di appartenenza ad un ecosistema reale, nel senso che ad ogni input dato al joypad corrisponde un movimento preciso nel mondo di gioco.

Insomma non c’è latenza e, pur non trovandoci di fronte a chissà quale meraviglia tecnica, il frame rate è costante e granitico a 60 frames, a meno che non si opti per la modalità Ultra Quality, con l’HDR ed il 4k, ma a 30 frames. In tv francamente tale modalità è un pugno in un occhio da evitare come la peste. In modalità handled il gioco è una vera goduria, ma francamente tutti i giochi visti sinora rendono veramente bene, Oled o non Oled, su questo schermo troppo frettolosamente bistrattato da alcuni critici.
Mensione a parte merita la colonna sonora, assai coinvolgente e degna dei migliori esponenti del genere, che da sempre ne fanno un punto di forza imprescindibile.

Giocabilità e longevità
Il divertimento è assicurato, soprattutto per i fan del genere, da troppo tempo costretti a rimpiangere il passato (solo gli italiani Redout 1 e 2 ed appunto Fast RMX hanno saputo lenire questa ferita) ed impazienti di tirare una bella botta, turbo alla mano, e far deragliare l’incauto avversario di turno. I centesimi di secondo qui contano, e fa piacere guadagnarne sul tempo migliore. Più giochi, più impari, più ti diverti. Così devono essere gli arcade puri di tutto rispetto, e così è Fast Fusion.

La longevità rischia invece di essere il tallone d’Achille del gioco, ed è, a mio parere, minata dall’esiguo numero di piste – alla fine dei conti 12, anche se in 3 velocità differenti – e dalla mancanza di multiplayer on line. Un supporto nel tempo con dei DLC potrebbe ovviare a questo primo problema, ma al momento il prodotto venduto è questo, e nonostante il prezzo così economico, ne va tenuto di conto. Gli sviluppatori hanno cercato di ovviare mediante il sistema di sblocco delle piste da pagare con valuta ottenibile gareggiando, il che effettivamente ha un senso ed invoglia ancora di più a giocare, ma ovviamente alla lunga non rappresenta la soluzione alla questione.
Il livello di sfida è proporzionale alle tre modalità con velocità che aumentano gradualmente (Hypersonic dà del filo da torcere anche ai veterani) e le altre modalità sono divertenti quanto usuali; ottima l’Hero Mode, dove il turbo si ricarica anche con le frecce ma coincide con l’energia del veicolo e perciò va dosato sapientemente, conta solo il primo posto e basta una distruzione del veicolo per essere eliminati. Discreta anche la modalità Time Attack, con la quale potrete sfidare voi stessi ed i tempi degli sviluppatori, senza avversari a rompere le uova nel paniere.

Confronto Fast Fusion-Fast RMX, Switch 2-Switch
Oltre alle poche novità descritte sopra, Fast Fusion può vantare la possibilità di creare nuovi veicoli con la fusione, un interessante elemento che non stravolge comunque il gameplay, assai simile a quello del predecessore, il che non è necessariamente un difetto, visto il divertimento che ancora oggi garantisce. Forse Fast Fusion è leggermente più facile, se non altro perchè quando il veicolo si schianta si perdono secondi ma ci si ritrova con la barra del boost piena.
Giocato immediatamente a ridosso del nuovo capitolo, devo dire che Fast RMX per Switch regge bene il confronto, e rimane un gran bel titolo. Fast Fusion è senz’altro un ottimo seguito, ma l’impressione è che spremendo al massimo la Switch 1 avrebbe potuto girare anche lì. Perchè è un gioco agli albori della nuova console, o perchè alla fine non c’è questo incredibile salto generazionale? Ai posteri l’ardua sentenza.
Certo è che, proprio come della Switch 2, a distanza di anni avevamo bisogno del seguito di Fast RMX.
La vera differenza si nota giocando in portabilità entrambi i giochi sulle rispettive console originarie: il nuovo schermo rende l’esperienza infinitamente più convincente e piacevole.

Considerazioni finali
Fast Fusion costituisce un’ottima riproposizione della serie, ed un ottimo esordio su Switch 2. Considerando il rapporto prezzo/qualità mi sento di consigliarlo a chiunque, nonostante la pecca della longevità non eccelsa. Ma in fondo non è quello che i videogiocatori stanno cercando – anzi riscoprendo – ultimamente? Meglio un gioco che ti prenda ogni minuto delle 20-30 ore del suo ciclo vitale, piuttosto che sandbox ed open world da 100 ore pieni zeppi di niente. Che poi chi ha così tanto tempo?
Se vi preoccupa la ridondanza nella line up iniziale della nuova ammiraglia Nintendo state sereni: Fast Fusion può essere tranquillamente giocato parallelamente a Mario Kart World, appartenendo ad un sottogenere del tutto diverso e, se vogliamo, complementare.
Ottima riproposizione della serie ed ottimo esordio su Switch 2
Pro
- Rapporto prezzo/qualità impagabile
- Adrenalina e divertimento a fiumi
- Colonna sonora ipnotica
- Nel solco della tradizione dei migliori racing game futuristici
Contro
- Longevità in forse
- Niente multiplayer on line