Game Party: In Motion – Recensione Game Party: In Motion

Game Party: In Motion è uno dei titoli che abbiamo trovato sugli scaffali contemporaneamente al lancio della periferica Kinect di Xbox 360. Il gioco, sviluppato dall’americana FarSight Studios e pubblicato da Warner Bros Interactive, è in verità il quarto capitolo dell’omonima serie lanciata nel 2007 sull’allora neonata Nintendo Wii. Composto da 16 mini-giochi esclusivamente arcade, il titolo è quindi un’esclusiva della console di casa Redmond proposto ad un pubblico casual di ogni genere ed età.

Quantità tanta e Qualità poca

Game Party: In Motion prova a riscattare l’onore di una serie che, nonostante le tre pubblicazioni all’attivo, non ha mai saputo conquistare il consenso del pubblico. Dopo le consuete raccomandazioni sul corretto uso della periferica Kinect ed il rapido riconoscimento del proprio avatar, un breve tutorial ci introduce ai comandi ba si del gioco. Il menu interattivo si presenta semplice ma estremamente intuitivo, condizione necessaria per giochi che non richiedono l’uso del pad. Per facilitare la navigazione e l’accesso ai giochi, questi vengono raggruppati in tre categorie differenti, “Azione”, “Precisione” e “Esterno”. Nella prima categoria sono raggruppati giochi che richiedono velocità e prontezza di riflessi, nel secondo calma e precisione, mentre nel terzo l’ambientazione cambia da buia sala giochi a un verde e soleggiato parco.

I giochi, ad onor del vero, sono abbastanza variegati e propongono regole e situazioni differenti, troviamo classici da bar come "Freccette", "Hockey da tavolo", "Biliardo", ma anche giochi più impegnativi come "Super Squash" e "Quaterna" o ancora sfide d’altri tempi, come "Bocce" o "Febbre da cavallo", fino ad arrivare a esperienze di gioco più bizzarre come "Disco bowling", "Pesta il troll", "Quaterback" o "Spilla alla spina".

 

Feeling

La sensazione provata, partita dopo partita, è quella di trovarsi tra le mani una versione in hd di un gioco per la Wii; certo, non pretendiamo scenari realistici o interazione ambientale, ma nemmeno un porting di un titolo di qualche anno fa. Si, perchè dal punto di vista tecnico il gioco non è assolutamente portatore di novità, anzi, una delle critiche che si potrebbero muovere al titolo è proprio la somiglianza con gli ultimi titoli della serie. A parte un risultato finale, ovviamente più definito, gran parte degli elementi e della struttura di gioco sono stati riportati fedelmente da un titolo all’altro quasi fosse un sorta di “family feeling” del videogame. Certo, il titolo viene da subito commercializzato ad un prezzo budget ed è uno dei primi titoli disponibili per Kinect, ma era lecito aspettarsi qualcosa in più. 
 

La risposta del Kinect

Il binomio tanti giochi, tanto divertimento ahinoi  in questo caso non è valido, i motivi possono essere molteplici, ma è doveroso citarne i principali. Se da un lato è bello pensare di poter giocare a freccette senza correre il rischio di infilzare il quadro preferito di mamma, dall’altro, che si giochi a freccette, febbre da cavallo o lancia il sacco, i movimenti che dobbiamo eseguire risultano sempre gli stessi con conseguente monotonia e susseguirsi di azioni ripetitive; come se non bastasse, sembra che l’impegno e la bravura del giocatore siano totalmente ininfluenti, non di rado infatti alcune partite a centra il cesto si concluderanno con il 100% del punteggio, altre invece, con ben più miseri risultati, e tutto questo forse secondo un’oscura volontà indipendente dalla nostra.

Concludendo

Il gioco risulta adatto ad un’utenza eterogenea: bambini, adulti, giocatori bravi e meno bravi; tutti verranno trattati alla stessa maniera, e forse questo potrebbe essere un punto a favore di Game Party: In Motion, e l’unico momento in cui il gioco vale la pena di essere giocato è in compagnia. Potrete gareggiare fianco a fianco con un amico, o cimentarvi in bizzarri tornei; i vostri sforzi saranno premiati da una foto ricordo che dimostrerà a tutti chi è il re della serata, ma non impegnatevi troppo, divertitevi e basta. 

 

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