Kingdom Come Deliverance II Brushes With Death Recensione

Kingdom Come Deliverance II è, senza troppi giri di parole, uno dei migliori giochi di questo 2025. Il sequel di quel tormentato primo capitolo, amatissimo da molti ma detestato da tanti altri, ha saputo convincere un po’ tutti quanti, portando su schermo un prodotto, sì, ancora una volta fieramente particolare e “spietato” ma decisamente più aperto alle esigenze del grande pubblico. Quella che è stata partorita dai ragazzi di Warhorse Studios, è un’avventura unica, ancor più speciale, capace di portare sotto i riflettori, in maniera ormai definitiva, una software house rifulgente, il cui lavoro trasuda amore e passione per i videogiochi, ma anche per il valore della storia nella società contemporanea.
Va di per sé che l’arrivo della prima espansione maggiore, dopo aver salutato il nuovo pellegrinaggio di Henry, Brushed With Death, ha portato nuovamente sotto i riflettori un titolo che ha lasciato un grande vuoto in tantissimi videogiocatori. Devo ammetterlo: anche io, dopo aver apprezzato tantissimo il gioco base, mi sono preso un bel po’ di tempo per poter gustare questa prima espansione, che arricchisce il titolo con nuovi contenuti, tra cui – ovviamente- nuove missioni, nuovi personaggi e tante cose da scoprire.
Prima di parlarvi della mia esperienza con Brushes With Death voglio ricordarvi che l’add on è disponibile dallo scorso 15 maggio, ed è parte della Gold Edition del gioco. Quindi, se magari non lo sapeste, non avete alcuna scusa per non scaricare questo nuovo contenuto, in caso.

Kingdom Come Deliverance II Brushes With Death Recensione
Per accedere ai contenuti del DLC Kingdom Come Deliverance II Brushes With Death, anche se le nuove missioni sono separate da quelle dell’avventure principale, c’è comunque un requisito d’accesso. Per poter abbracciare questa side story è necessario aver raggiunto e completato la missione “Per chi suonano le campane”, in verità una delle più lunghe e complesse della prima parte del gioco. Una volta raggiunta designata, è un’icona con un teschio viola vi porterà ai piedi di un albero, nei pressi del castello di Trosky. Lì, farete la conoscenza di Maestro Voyta, una figura enigmatica che sembra avere tanto da dire, da fare e, forse, anche da dare nell’economia della scrittura del gioco.
Una volta scelto di aiutarlo, perché lo troverete legato a un albero, chiaramente in pericolosi vita, l’uomo vi spiegherà di essere un pittore. Da qui, ovviamente, il legame con titolo e con la tematica cardine stessa di questa prima espansione, di cui chiaramente Voyta ne è un po’ la figura cardine. Subito dopo aver fatto la sua conoscenza, anche fortemente impietositi dallo stato in cui si trova l’uomo, si sceglierà (per forza di cose) di provare ad aiutarlo, anche se è subito facile notare che il buon artista sembra avere più di uno scheletro nell’armadio.
Dopo aver concluso la prima missione di questo nuovo blocco, si inizierà a capire qualcosa in più su Voyta e sulle sue strane abitudini, tipo quella di parlare con un teschio, che si trascina dietro gelosamente. L’uomo dei voli pindarici è però una persona colta, sembra aver viaggiato molto e saper usare bene l’infida arte della parola, motivo per cui si finisce con il seguirlo nella sua crociata, senza troppi ripensamenti. Come ogni artista, Voyta vuole realizzare il quadro perfetto, l’opera magna della sua carriera, e per questo chiederà l’aiuto nostro, di Henry, desideroso di mettersi alla ricerca di luoghi misteriosi e “particolari”, da usare come soggetto delle proprio opere d’arti.

Un viaggio attraverso la conoscenza
Quel che ne consegue, è un blocco di quest decisamente interessanti e ben scritte, che possono portarvi via una buona decine di ore. Si tratta, chiaramente, di un ottimo value, specialmente rapportando il tutto al costo dell’espansione, anche perché Brushes With Death riesce nell’obbiettivo, voluto o meno, di smorzare con forza i toni cupi della storia principale e regalare momenti di diverso peso narrativo e morale all’esperienza di gioco.
È proprio la storia di Voyta e la sua crociata, che diventa un po’ anche quella di Henry, a rappresentare il collante principale per tutta l’avventura di Kingdom Come Deliverance II Brushes With Death. A livello narrativo e strutturale, infatti, le nuove missioni si piazzano su un livello qualitativo decisamente nella media del gioco base, superandole anche in alcuni momenti per qualità visiva e narrativa, ma diventano in alcuni momenti eccessivamente ripetitive e con poche alternative anche sul piano ludico.
È sicuramente questo uno dei punti meno interessanti di questo Brushes With Death: l’assenza di contenuti veramente originali a livello ludico, che portano alla ripetizione di dinamiche già abbondantemente sfruttate nel gioco base. Questa scelta è giustificabile, però, dal fatto che il DLC si colloca nella parte iniziale del gioco e probabilmente non avrebbe avuto senso introdurre qualcosa di veramente “grosso”, in grado di spezzare in qualche modo l’armonia ludica del prodotto.
Quel che rimane, è un viaggio per certi versi speciale. Grazie a Voyta e alla sua sete di conoscenza, è possibile visitare luoghi meravigliosi, notare dettagli nuovi e unici e perdersi in un’avventura particolare, un vero e proprio viaggio di crescita attraverso la conoscenza che solo l’arte può dare, per quanto questa sia inserita in un quadro ben più complesso di quanto si possa immaginare.

“Chiedo scudo”
Sul piano dei nuovi contenuti, Brushes With Death introduce l’interessante meccanica legata proprio alle arti creative di Voyta. Grazie al pittore, infatti, è possibile personalizzare il proprio scudo, attraverso la meccanica dello Shield Painting. Questa funzione, però, non aggiunge bonus o particolari vantaggi sul piano pratico, ma è un modo per rendere più unico l’aspetto del vostro personaggio, dandogli così un tocco di libertà creativa, che è un po’ anche l’elemento alla base di questo DLC.
Per il resto, Kingdom Come Deliverance II Brushes With Death arriva sul mercato insieme alla patch 1.3, che introduce, tra le altre cose, le Corse dei cavalli. Si tratta di una nuova attività che consente di partecipare a corse di cavalli contro tre avversari su percorsi con vari livelli di difficoltà. Ovviamente, tenendo fede al DNA del gioco, questa si pone sin da subito come una sfida ardua, tarata verso l’alto, in linea con le altre attività accessorie del gioco base.
Accedere a questa nuova attività, il cui starting point è sempre situato nei pressi del castello di Trosky, permetterà di sbloccare anche nuove quest, chiaramente legate a tutto ciò che riguarda le corse, con nuove e più difficili sfide da portare a termine in tutta la regione. Tirando le somme, è chiaro che questo primo DLC non può che essere giudicato in maniera positiva. Considerando il prezzo di listino (4,99euro) e la presenza all’interno della Gold Edition, riesce a offrire una bella storia e qualche nuovo contenuto di gioco, capaci di tenere nuovamente incollati allo schermo tutti quelli che hanno amato questo nuovo viaggio nella Boemia medievale.

La prima espansione “maggiore” di Kingdom Come Deliverance II è un viaggio particolare, curioso, fuori di testa, ma straordinariamente ordinario. La nuova porzione narrativa del Blockbuster di Warhorse Studios porta su schermo un’avventura dai toni particolari, con tematiche, se vogliamo, molto diverse da quelle del gioco base, e con un ritmo generale di buon livello.
La storia narrata è completamente slegata dal gioco base, e questo potrebbe non piacere a tutti, ma comunque funziona, riesce ad appassionare il giusto, grazie alla presenza di nuovi personaggi pittoreschi e dal background particolare. Il fatto, però, che non aggiunge nulla di veramente nuovo alla storia, ma anche al gioco in sé, frena un po’ l’entusiasmo vero un pacchetto aggiuntivo, onestamente, interessante, ma ben lontano dalla potenza autoriale dell’avventura principale.
Kingdom Come Deliverance II Brushes With Death è un ottimo contenuto, specialmente se si considera il rapporto qualità-prezzo.
Pro
- Maestro Voyta è folle e meraviglioso quanto basta
- La solita, grande, cura per i dettagli
- Tante ore di gioco per essere un'espansione venduta a prezzo bassissimo
Contro
- Il fatto che la storia sia fortemente slegata dalla storia "base" potrebbe non piacere a tutti
- Nessuna novità degna di nota in termini di contenuti