Kingdom Come Deliverance II: Mysteria Ecclesiae Recensione

Recensito su PC

kingdom come deliverance II nuovo dlc
Mysteria Ecclesiae è il terzo e ultimo DLC narrativo di Kingdom Come Deliverance II

Quello con Kingdom Come Deliverance II è stato un viaggio ricco di emozioni. Il percorso creativo di Warhorse Studios, del resto, con questo sequel, si è perfezionato, ha trovato nuove giunzioni a cui legarsi con forza, confezionando un prodotto perfettamente in linea con il suo predecessore ma straordinariamente migliore. Sotto ogni punto di vista. 

Sin dall’arrivo sul mercato della versione “base” del gioco abbiamo elogiato – giustamente – un aspetto fondamentale: la capacità di raccontare una storia, in maniera autentica, genuina. Senza filtri. Questa caratteristica, spesso lasciata in disparte nelle produzioni contemporanee, ha saputo fare da go della bilancia nel percorso creativo del titolo, cosa che è andata man mano perfezionandosi con l’arrivo di nuovi contenuti e di nuove idee.

I ragazzi del team polacco, insomma, sembrano avere tanto da dire e tanta voglia di coinvolgere lo spettatore. Ne abbiamo avuto la certezza, qualora ce ne fosse ancora il bisogno, dopo aver intrapreso, insieme a Henry, il viaggio nel monastero di Sedletz, verosimilmente l’ultima nuova tappa di un’epopea dai tratti a volte surreali, ma straordinariamente ordinaria.

L’ultimo DLC di Kingdom Come Deliverance II, disponibile dall’11 novembre su tutte le piattaforme sia per l’acquisto singolo o facente parte dell’edizione Deluxe del gioco, del resto, decide proprio di partire da qui, dall’abilità del team di saper raccontare una bella storia. Una storia fatta di “umani”, di debolezze e virtù, di forza e paura. Ancora una volta, la scelta del team si è rivelata vincente. La nuova espansone arricchisce e approfondisce un quadro narrativo curatissimo, a tratti geniale, seppur dobbiamo ammettere che, forse, essendo l’espansione finale ci saremmo aspettati forse qualcosina in più, soprattutto sul piano della longevità. 

Kingdom Come Deliverance II Henry è il protagonista indiscusso anche di questa nuova avventura
Henry è il protagonista indiscusso anche di questa nuova avventura

Kingdom Come Deliverance II Mysteria Ecclesiae: l’ultimo viaggio di Henry?

Quella di Kingdom Come Deliverance II Mysteria Ecclesiae è una missione delicata. L’ultimo contenuto narrativo del pacchetto, del resto, porta sulle spalle il peso di dare una giusta “conclusione” a un percorso creativo, soprattutto narrativamente, intelligente e – come già detto più volte – straordinariamente coerente. Vogliamo – in tal senso – tranquillizzarvi subito: la nuova espansione non tradisce le aspettative e si conferma un altro piccolo tassello a un mosaico che – via via – ha raggiunto una dimensione creativa e qualitativa di primissimo rilievo. 

Il viaggio di Henry in, Kingdom Come Deliverance II Mysteria Ecclesiae, prende un po’ le “distanze” dalla linea narrativa principale. Certo, la battaglia infinita tra Venceslao e Sigismondo è un pezzo molto rilevante anche del core narrativo di questo terzo e ultimo DLC, ma è evidente che il fulcro dell’esperienza risiede altrove. Mysteria Ecclesiae, con la sua linea narrativa, circoscrive la storia ai suoi confini e non è certamente un difetto. La linea narrativa, per quanto ottimamente contestualizzata, è evidentemente pensata per essere sufficiente già da sé, ed è per questo motivo che avremmo gradito – forse – qualche oretta in più in compagnia dei nuovi personaggi. 

Quest’ultimo viaggio di Henry ci è piaciuto, ci ha appassionato sinceramente, ma abbiamo avuto la sensazione che – stavolta – il team di sviluppo abbia deciso di non strafare, soprattutto in termini di espansione e dimensioni. Il monastero di Sadletz, raggiungibile solo dopo aver sbloccato l’area di Kuttenberg, è un luogo meraviglioso, solenne, la cui incontaminata purezza è deturpata da una serie misteriosa di morte e pestilenza. Henry, dunque, è chiamato a far luce sul misterioso ciclo di morte che ha imbrigliato in una stridente morsa di sangue e terrore gli “abitanti” del luogo sacro. 

In compagnia del precettore Albich, uno dei nuovi personaggi introdotti con il DLC, il protagonista parte alla volta del monastero, aprendo così le porte a una nuova linea narrativa. Quello che ci ha stupito di questa nuova storia è la qualità della scrittura. Le missioni principali di Mysteria Ecclesiaea, per quanto – a essere ancora onesti – forse un po’ troppo poche, sono scandite da una narrazione  intelligente, curata e minuziosamente distribuita, in cui gli avvenimenti vengono saggiamente snocciolati e cuciti addosso all’abilità del giocatore, in un ecosistema ludico e narrativo assolutamente funzionale. 

Kingdom Come Deliverance II una location meravigliosa e solenne
Una location meravigliosa e solenne

Tra opere d’arte e minacciose verità

Quello che colpisce di più, ancora una volta, è la cura con cui il team ha saputo mettere insieme tante nuove personalità, facendola amalgamare alla perfezione l’una con l’altra, rendendole centrali ai fini del racconto e della linea narrativa. Sotto questo aspetto, la direzione intrapresa dal team è vincente. I nuovi personaggi introdotti, per quanto non molto numerosi, hanno un valore inestimabile ai fini della storia. Su tutti, ovviamente, spicca proprio il precettore Albich, l’uomo con cui Henry collabora per portare luce sulla misteriosa epidemia che ha imbrigliato i monaci del ministero. 

Albich è un personaggio dalla grande carica autoriale e, soprattutto, possiede un carisma impressionante. È un pozzo di saggezza, una figura dalla grandissima carica morale, con cui interagire rappresentare uno dei punti più alti di tutto il DLC. La missione di Albich, del resto, è una vera e propria missione di “pace”.

Al di là del proprio credo e della propria origine religiosa, Albich è mosso dal più sincero e profondo senso di giustizia, desideroso come non mai di far luce sui misteri del monastero. Assieme a lui, Kingdom Come Deliverance II Mysteria Ecclesiae offre un ventaglio interessante di nuovi personaggi, tra cui un’antagonista, di cui non facciamo alcun riferimento per evitare di rovinarvi la sorpresa, a dir la verità molto intrigante, la cui “missione” funziona e colpisce al punto giusto.

Le missioni narrative che guidano l’incedere del DLC sono molto varie e danno modo, in maniera anche forse un po’ forzata, di conoscere a fondo il monastero e tutti i suoi abitanti. Le attività disponibili, anche quelle accessorie e complementari, spingono nella direzione di una ricerca continua e profonda. Il team di sviluppo ha creato un ecosistema ludico circoscritto ma molto sfaccettato e l’impostazione delle missioni è creata ad hoc per valorizzare questo aspetto molto importante. Quello che ne viene fuori, comunque, è un amplesso ludico dai ritmi molto soddisfacenti. 

L’alternanza delle missioni principali è intelligente e appassionante, e permette di fare la conoscenza non solo del monastero ma anche dei suoi abitanti. I vari personaggi coinvolti, al netto del loro voto religioso, hanno una loro storia, i loro interessi e ambizioni, e conoscere tutto è un’attività del tutto spontanea, naturale, per certi versi doverosa.

Ancora una volta, però, anche considerando il grande potenziale creativo, siamo rimasti un po’ delusi dalla “dimensioni”. I personaggi con più valore narrativo sono pochi e le missioni, per quanto a volte meravigliose e capaci di offrire uno spaccato su tanti temi – e diversi tra loro – tendono a concludersi sempre sul più bello, lasciando una voglia di voler saperne sempre di più che a volte diventa frustrante.

Kingdom Come Deliverance II la bellezza del monastero di Sadletz
La bellezza del monastero di Sadletz nasconde tanti misteri

Il monastero di Sadletz: tra stupore e paura

Quel che è certo è che la nuova ambientazione è una delle più belle di tutto il pacchetto ludico di Kingdom Come Deliverance II. In generale. La location principale in cui è ambientata la nuova linea narrativa è un vero e proprio gioiello per gli occhi, è un vero e proprio luogo di culto, nel senso più stretto della parola e non solo. Perdersi per le mura del monastero è un vero proprio balzo della fede, un percorso creativo continuo e profondo. Il viaggio di Henry è un’esperienza prima di tutto sensoriale, è una continua dicotomia tra oscurità e luce, sacro e profano, demarcati perfettamente da un confine sottilissimo e continuo. 

In questa nuova location c’è spazio per l’arte, per la cultura, per la creazione. La missione di Henry è quella di fare luce sulla misteriosa epidemia che sta flagellando il monastero, ma attraverso la ricerca di indizi, potenziali colpevoli o luoghi di interesse, è possibile perdersi in un vero e proprio tripudio di colori e capolavori di progettazione. Il grande problema, però, risiede ancora una volta nelle dimensioni. Considerando il grande lavoro svolto da Warhorse fino a questo momento, in termini anche di estensione e dimensioni, ci saremmo aspettati forse qualcosina in più anche per questa nuova location, che come abbiamo ripetuto più volte possiede un potenziale davvero enorme. 

Durante la traversata, che spezza con forza i ritmi e le soluzioni audiovisiva della storia principale, abbiamo potuto saggiare la grande maestria degli autori nel confezionare storie e linee narrative sempre più complesse e sfaccettata. Quello di Kingdom Come Deliverance II Mysteria Ecclesiae è un viaggio in una realtà meravigliosa, apparentemente incontaminata, ma allo stesso tempo oscura. Muoversi tra le mura del monastero è al contempo splendido e opprimente, perché il team è riuscito a trasmettere alla perfezione le giuste sensazioni, le stesse sensazione provate dal protagonista, chiamato a fare luce su un mistero sempre più oscuro. 

Ci siamo lasciati andare al piacere del viaggio e della scoperta, come e più che nell’avventura principale. Questo, ovviamente, è anche merito della qualità della location, ma anche dei misteri e dei segreti che è possibile trovare scavando un po’ più avidamente, lasciandosi, appunto, trasportare dalla curiosità e dalla voglia di scoprire. Di saperne di più. Sotto questo aspetto, il lavoro svolto dal team di sviluppo è solido, geniale, ma ancora una volta forse troppo timido e poco coraggioso. 

Kingdom Come Deliverance II Il nuovo DLC offre diverse attività interessanti
Il nuovo DLC offre diverse attività interessanti

Tra misteri, pozioni e qualche morte inspiegabile 

Kingdom Come Deliverance II Mysteria Eccelsiae vive, ancora una volta, di libertà. Henry è chiamato a fare luce sulle misteriose morti, in compagnia di Albich, ma ha tutto il tempo per potersi dedicare anche ad altro. A tal proposito, il DLC non offre nuovi contenuti in termini di dinamiche di gioco, ma rappresenta un buon alleato per ampliare le conoscenze e le peculiarità di Henry. Il viaggio di crescita del protagonista, del resto, è encomiabile ed evidente. Il suo rinnovato carisma è radioso, è un barlume di speranza anche per i monaci di Sadletz e per lo stesso Albich, seppur sono sempre le azioni del giocatore a influenzare il corso degli eventi.

Come da tradizione, infatti, l’ultimo DLC di Kingdom Come Deliverance II mette nelle mani del giocatore tanta libertà, ma completare le missioni e gli incarichi nel modo corrette consente di sboccare una sorta di “good ending”, legato al ritrovamento di ingredienti, materiali unici e oggetti misteriosi. Questo dettaglio non è assolutamente da sottolineare. Anzi. Il gioco spinge pesantemente in direzione del completismo, che serve quasi in maniera “obbligatoria” per ottenere il massimo da un contenuto comunque ben costruito e ben gestito alla voce delle attività principali e collaterali. 

Quello che ci ha convinto poco, come detto più volte, è che il contenuto ha una durata veramente esigua. Pur scandito da un’ottima varietà di situazioni e soluzioni ludiche, la longevità ci è parsa veramente troppo risicata. Ci è parso, per farci capire, che il gioco corresse, a un certo punto, a testa bassa verso i titoli di coda, in maniera troppo repentina e immotivata, anche perché dall’ultimo contenuto aggiuntivo ci saremmo aspettati qualcosa di più profondo, capace in qualche modo di lasciare il segno.

Kingdom Come Deliverance II Mysteria Ecclesiae è un buonissimo DLC, ma cade su alcune incertezze.

La più importante è sicuramente la longevità. Ci saremmo aspettati -forse – qualche ora in più di gioco, anche per approfondire l’ottimo materiale portato su schermo ma, purtroppo, si esaurisce sul più bello. Per il resto, siamo di fronte all’enesima prova di forza della software house polacca. Bella da vedere e ricca di segreti da scoprire, la nuova location è sicuramente una delle più ispirate di tutto il pacchetto e rappresenta il modo perfetto per salutare il viaggio di Henry. Almeno per ora.

7.9
L'ultimo DLC narrativo di Kingdom Come Deliverance II offre una storia appassionante, in una location meravigliosa, ma forse esaurisce troppo presto la propria carica narrativa.

Pro

  • Nuova location splendida e memorabile
  • I nuovi personaggi funzionano a dovere
  • Una storia di fondo appassionante, con tante buone attività a corredo

Contro

  • Durata troppo esigua della storyline principale
  • Le missioni secondarie potevano essere sfruttate meglio
  • L'esplorazione del monastero è limitata da alcune - discutibili - scelte di level design
Vai alla scheda di Kingdom Come: Deliverance II
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