MLB The Show 18 – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Delle volte non serve la VR per immedesimarsi in un titolo: ci sono videogiochi che riescono a farti immergere nell’azione, che ti danno la sensazione di stare in mezzo alla scena o, come in questo caso, in mezzo a un diamante verde. Riesci a sentire il profumo dell’erba, il sibilo della pallina che viene lanciata, il rumore della mazza che la respinge, il rimbalzo sul campo, la presa di un guantone e il coro dei fan. Sony San Diego Studio ci ha abituati in questo, ha migliorato un prodotto che già di suo risultava eccellente, continuando quel processo di crescita verso il raggiungimento del voluto foto realismo.

Il titolo, esclusiva Sony, riesce ancora una volta a sorprendere per il dettaglio e la mole di contenuti.

MLB The Show 18

Una crescita costante, che si traduce in quella che è la migliore modalità carriera di sempre per il titolo, il cosiddetto Road To The Show: forse la migliore esperienza videoludica in termini di progressione e di crescita insieme a NBA 2K. Il grande lavoro della software house si capisce fin da subito, una volta giunti alla creazione del personaggio e dinnanzi al suo profondo editor. Creare il proprio alter ego virtuale è appagante, tante sono le possibili variazioni estetiche, fisiche e di accessori che possiamo scegliere ma non solo, perché anche la scelta del ruolo è diventata molto più dettagliata. Un lanciatore, quanto un battitore, potrà infatti scegliere fra diversi stili tecnici differenti. La scelta ovviamente si riferisce alla posizione che andremo a occupare in campo, a un lanciatore difficilmente verrà concessa l’opportunità di battere la pallina decisiva, quanto piuttosto a un battitore di lanciare nell’ultimo inning di una sfida. La posizione scelta tuttavia non sarà definitiva. Se inizierete come lanciatore dei primi inning, potrete chiedere al vostro coach di farvi spostare a lanciatore di chiusura. La decisione spetterà comunque sempre al vostro allenatore.

Una volta creato l’alter ego virtuale, inizierà la vera e propria scalata verso le World Series. Inizierete da un semplice allenamento sotto lo sguardo attento degli scout MLB, per poi giungere a una serie di amichevoli fra potenziali stelle. L’obiettivo è quello di ricevere una chiamata al Draft. Una chiamata che, qualora dovesse subito arrivare, potrete accettare o declinare, scegliendo di restare ancora un’altra stagione al college per migliorare le skill e ottenere un posizionamento migliore nel ranking. Firmato il contratto, verrete inseriti in una delle squadre della Minor League affiliate alla Major, il primo passo per ottenere un contratto in prima squadra. Da quel momento potrete iniziare a pensare di raggiungere le World Series. Basteranno tuttavia una serie di prestazioni sotto tono per venire di nuovo relegati nella Minor League o venire draftati a un’altra squadra.

Le prestazioni sul campo vi faranno crescere, aumentare le skill e ottenere dei bonus: infatti invece di guadagnare esperienza, saranno le vostre prestazioni sul campo che si rifletteranno nella progressione del vostro alter ego. Le numerose possibilità di allenamento vi permetteranno di migliorare ulteriormente sia le vostre skill, quanto il massimo potenziale che potrete raggiungere. Dovrete quindi bilanciare le caratteristiche del vostro personaggio per ottenere la migliore resa sul campo. La progressione continua della storia viene narrata come fosse un documentario, con una voce fuori campo che descrive le azioni e le decisioni più importanti prese dal vostro alter ego digitale, dalle risposte agli allenatori quanto piuttosto i dialoghi col vostro agente.

Sarebbe superfluo parlare di tutte le altre modalità, in fondo come in ogni sportivo a parte qualche nuova feature o rinnovamento grafico dei menu di gioco la software house ha ricalcato quanto già aveva fatto nelle altre edizioni, per questo vi consigliamo di leggere per un approfondimento la recensione della scorsa edizione.

MLB The Show 18

Se la modalità carriera risulta la più completa di sempre, una menzione d’onore va alla maestosità grafica del videogioco. I modelli poligonali dei giocatori sono a dire poco perfetti, gli stadi realizzati in maniera impeccabile: a livello grafico stiamo parlando forse del migliore sportivo sul mercato videoludico. Il gameplay consolidato, adatto sia agli esperti che ai neofiti, riesce a dare quel tocco di realismo extra al gioco.

Sia nel lancio della pallina, che nella battuta o nel passaggio da una base all’altra, avremo a disposizione tre tipi diversi di comandi, uno più arcade, uno intermedio e uno più simulativo. Si passa dall’utilizzare solo i tasti principali, quanto piuttosto utilizzare le levette analogiche. Sia graficamente, che a livello di gameplay, stiamo parlando di un videogioco che, nonostante la sua bellezza e tecnica, riesce sempre a migliorarsi edizione dopo edizione.

MLB The Show 18


MLB The Show 18 si presenta come il migliore videogioco sul baseball mai realizzato. Forte di un gameplay consolidato, di una grafica che rasenta il foto realismo e di una modalità carriera sviluppata nei minimi dettagli, viene naturale definirlo il migliore titolo della serie.

9.4

Pro

  • Grafica eccezionale
  • Miglioramenti alla modalità carriera
  • Comandai adatti ai neofiti

Contro

  • Niente da segnalare
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