Mortal Kombat – Recensione Mortal Kombat

Mortal Kombat è una delle saghe preferite da tutti gli amanti del genere picchiaduro. Il brand ha raccolto successi alterni fin dal 1992 ad oggi. L’anno scorso il marchio è tornato a nuova vita e soprattutto alle origini con un titolo per Xbox 360 e Ps3 ricco e divertente. Un ritorno ai fasti insomma, che i fan attendevano da tempo. Il gioco infatti proponeva una formula da picchiaduro bidimensionale con un comparto tecnico al passo con i tempi. Oggi il titolo approda sulla nuova console portatile Sony e probabilmente questo è uno dei migliori titoli di MK mai usciti. 

 
Ci sono tutti, ma proprio tutti

Il titolo in questione, nonostante si tratti di una versione portatile, è il più completo mai visto finora. Il roster dei personaggi infatti tocca quota 32 elementi, poiché contiene al suo interno tutti i DLC rilasciati a scaglioni in precedenza sulle console maggiori: questo significa che oltre ai leggendari Scorpion, Sub Zero e Liu Kang potremo vestire i panni anche di Kratos di God of War che era uscito in esclusiva per Ps3, così come di Skarlet, Kenshi, Rain e direttamente da Nightmare, Freddie Kruger. Una scelta molto ricca, non c’è che dire. Per tutti gli appassionati della serie dobbiamo mettere in evidenza che i programmatori hanno inserito in questa versione di MK per Ps Vita una chicca molto interessante: la possibilità di utilizzare i vari costumi extra degli episodi del passato, per molti dei personaggi coinvolti. Per intenderci, potremo ancora una volta utilizzare Sub Zero senza maschera così come apparve qualche anno fa in Mortal Kombat 3. 

 
Scala la torre

Il gioco vede come sempre i vari personaggi coinvolti prendere parte al torneo più sanguinoso di sempre, ognuno con i propri motivi personali e tutti accomunati da un odio incontrollabile nei confronti di Shao Khan, il temibile boss finale, o nei confronti di qualche altro personaggio. Nella modalità Storia potremo quindi interpretare un personaggio e seguire le sue vicende personali durante il torneo fino alla fine. Le varie storie daranno parecchi dettagli inediti sulla maggior parte dei personaggi storici, anche se sono i medesimi raccontati nell’ultima versione di Mortal Kombat per Xbox360 e Ps3. 
 
Altra modalità disponibile è quella del Kombattimento, ossia la classica modalità in cui dovremo scalare la torre fino alla vetta per affrontare Shao Khan. In Kombattimento avremo cinque diversi livelli di difficoltà e la possibilità di affrontare i combattimenti con uno o due personaggi che si alterneranno. Presente anche la cosiddetta Torre delle Sfide in cui saremo chiamati ad affrontare trecento prove differenti che consisteranno nell’affrontare degli incontri con particolari handicap oppure con l’obbligo di realizzare mosse specifiche per porre fine al combattimento. Sarà presente anche un’altra torre, chiamata Bonus, le cui prove sfruttano a pieno le caratteristiche della console portatile di casa Sony. Alcuni esempi: in una prova dovremo pulire il sangue schizzato a schermo tramite il touchscreen, mentre in un’altra dovremo scuotere la console per raddrizzare il setting dell’incontro. Questa modalità vi consentirà di sbloccare due mini games aggiuntivi che sfruttano il touch e il giroscopio. Nel primo mini game, un po’ come accade in Fruit Ninja, dovremo tagliare tramite touch screen le teste che balzeranno a schermo evitando le bombe che vanno fatte esplodere scuotendo la console, mentre nel secondo dovremo mantenere un personaggio in equilibrio sul bordo di una fossa, tramite l’utilizzo del giroscopio. Non mancano inoltre i classici Test della Forza, della Fortuna, dei Riflessi e dell’Attacco. In tutte queste modalità, attraverso i  nostri risultati, potremo guadagnare dei gettoni da spendere nella Necropoli, per sbloccare nuove fatality, costumi particolari e bellissime artwork. 
 
Dulcis in fundo il gioco propone una modalità multiplayer eccellente e velocissima. Le partite sono sempre molto fluide e il server ci impiegherà un nano-secondo per trovarvi un avversario. Di lag particolari non ne abbiamo mai riscontrati. Un’offerta molto ricca che aumenta in maniera esponenziale la longevità.

 
Picchia duro con i polpastrelli

Dal punto di vista della giocabilità la formula è sostanzialmente invariata rispetto a quanto visto su Ps3 e Xbox360; questo significa che ci ritroveremo ancora una volta di fronte a un picchiaduro 2D con controlli immediati e funzionali. Come sempre accade in MK, gli uppercut avranno un’importanza fondamentale. Le combo, sistema piuttosto facile da apprendere, dona ai combattimenti spettacolarità e rapidità. Con la levetta analogica destra gestiremo le sfide due contro due, dando il cambio al proprio compagno oppure, con l’uso della levetta sinistra, dare vita all’attacco combinato Tag Special. Con il dorsale L effettueremo le prese, mentre con R utilizzeremo la parata. Le mitiche fatality, le babality e le stage fatality saranno eseguibili in maniera molto più semplice rispetto al passato, sia con la levetta sinistra che con la croce direzionale: la facilità di esecuzione è dovuta soprattutto dalla totale assenza di posizioni predefinite per eseguire queste mosse finali. Anche in questo capitolo è presente la barra X-Ray, attivabile con un tocco a schermo, che con una sola mossa vi consentirà di abbassare del circa 30% la barra di energia dell’avversario. Un picchiaduro facile e immediato che strizza l’occhio ai giocatori non propriamente esperti di questo particolare genere di videogame.
 
Rosso sangue

Il comparto tecnico è inferiore a quanto visto in HD. I personaggi infatti hanno un numero di poligoni inferiori rispetto a quanto visto sulle console di casa e la texture non è eccellente. La fluidità e le animazioni in compenso sono molto buone. Anche le ambientazioni sono state ricreate in maniera fedele anche su Ps Vita, comprese le varie animazioni di tutti i particolari scenari. Il comparto sonoro è di livello, con musiche lugubri e d’atmosfera, effetti sonori classici della serie (soprattutto nel caso delle fatality) e un doppiaggio in lingua inglese nel pre battaglia molto credibile. Un po’ meno buono il doppiaggio in Italiano nella modalità Storia. 

 
Concludendo

Questo Mortal Kombat per Ps Vita provoca dipendenza, soprattutto se siete degli appassionati del franchise creato da Ed Boon. Non termineremo mai di giocarci infatti, tentando di seguire ogni storia di ogni personaggio, provando ogni singola fatality e testando tutti i mini giochi e le prove. Tralasciando il comparto tecnico, comunque buono ma non all’altezza delle possibilità della console, questo Mortal Kombat è forse il migliore e il più completo della serie. Di sicuro questo gioco è uno dei migliori picchiaduro disponibili per console portatili.    
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