Nintendo Switch 2 Welcome Tour è uno dei prodotti che ha fatto maggior discutere della lineup di lancio di Nintendo Switch 2. Il titolo, anche giustamente, si è preso un bel po’ di odio da parte dei giocatori, che l’hanno velocemente additato come un vero e proprio “tutorial a pagamento”, facendone un po’ il capro espiatorio di un percorso di approdo sul mercato sempre meno attento al consumatore, simbolo di un mercato videoludico sempre più vorace e feroce.

Nintendo Switch 2 Welcome Tour è un’idea interessante, per giunta anche ben sviluppata, ma è impossibile non prendere in considerazione, durante la sua analisi, il fatto che si porto dietro un biglietto d’ingresso da 9.99€. Non è una cifra astronomica, certo, ma contestualizzandone il valore morale e se vogliamo anche strategico, diventa pericolosamente un unicum poco invidiabile, specialmente in un momento del genere, in cui tra aumenti di prezzi e scelte di marketing poco chiare, Nintendo non aveva il bisogno di portarsi dietro una cosa simile.

Tranquilli: non sarà Nintendo Switch 2 Welcome Tour a rovinare la già apparecchiata festa di Nintendo Switch 2, certo, ma è evidente che si tratta di una trovate meno geniali degli ultimi anni, anche se il prodotto in sé è ben realizzato e funziona anche abbastanza bene e rappresenta un buon modo per conoscere vita, morte e miracoli della nuova console appena uscita, che è poi l’obiettivo che si era prefissato dall’inizio. Ma ce n’era veramente il bisogno?

Nintendo Switch 2 Welcome Tour: Nintendo Switch 2 come non l’avete mai vista

Nintendo Switch 2 Welcome Tour è esattamente quello che pensavo e pensavamo un po’ tutti: un gigantesco viaggio interattivo per scoprire le nuove funzioni e le nuove ambizioni di Nintendo Switch 2. Appena avviato il “gioco” e scelto un avatar, attraverso una pletora di personaggini stilizzati, è possibile entrare in questo vero e proprio Tour, una sorta di gigantesco museo a marchio Nintendo in cui ogni cosa è messa lì, apposta, per far scoprire, conoscere e apprezzare ogni singola funzione della macchina.

Per farlo, ovviamente, bisogna andare avanti, bisogna camminare, bisogna esplorare. Nintendo Switch 2 World Tour strizza un po’ l’occhio alle avventure sci-fi degli anni 90’, è una roba futuristica che lascia tutti gli avatar con la bocca aperta, guidandoli in una gigantesca struttura super tecnologica, simbolo di un progresso sconosciuto e con quel fascino a cui è impossibile resistere.

Da questo punto di vista, l’obiettivo di Nintendo è in larga parte centrato. Una suggestiva versione gigante e tridimensionale di Switch 2 rappresenta il luogo da esplorare, il gigantesco agglomerato fatto di superfici ruvide, giganteschi simboli (i tasti) da scoprire e un display, una sorta di lago ghiacciato, su cui scivolare da un luogo all’altro, sull’altare di un percorso formativo interessante e strutturato esteticamente in maniera accattivante, ma non per forza di cose necessario.

Muoversi da un pezzo e l’altro della macchina, infatti, non è così immediato. La libertà di esplorare, in Nintendo Switch 2 Welcome Tour, viene continuamente interrotta da un numero imponente di tutorial, di messaggi su schermo e step da superare per poter passare da una zona all’altra, il che va, chiaramente, a rovinare un po’ la navigazione e il piacere stesso della scoperta.

Tra un timbro e l’altro…

L’espediente ludico legato alla scoperta delle feature della console passa per la raccolta dei Timbri. In sostanza, ogni segmento della console ce potete circumnavigare, possiede una vera e propria lista numerata, cha lascia spazio ai timbri da raccogliere, a testimonianza del vostro effettivo passaggio in quella determinata zona. Per applicare i timbri dovrete inoltre trovare un pannello, che esce all’occasione sullo schermo una volta trovata la giusta posizione.

Siamo di fronte, chiaramente, a un’esperienza molto interattiva, che stimola il giocatore a viaggiare, a usare la propria mente e a cercare di sfruttare ogni e conoscere ogni componente della nuova ammiraglia di Nintendo, ma che però alla lunga diventa ripetitiva, forzata e poco stimolante, specialmente quando si comprende che, fondamentalmente, le meccaniche sono sempre le stesse e non vengono introdotte veramente nuove cose.

La cosa più stimolante da fare, di conseguenza, diventano i Quiz. Girando per le mappa di Nintendo Switch 2 Welcome Tour , o per meglio dire per la console gigante, si possono trovare diversi pannelli, che permettono di accedere a lunghe spiegazioni pensate proprio per esplicare tutte le caratteristiche di Switch 2, tanto tecniche quanto costruttive. È un qualcosa di interessante, onestamente, e che molti giocatori potrebbero apprezzare parecchio, ma come ho detto anche prima finisce imbrigliato in una nube in una tela di ripetitività impossibile da non avvertire e percepire addosso.

Minigiochi, quiz e poi?

I quiz in sé, comunque, sono ben strutturati. Le domande sono intelligenti e bagnate da un pizzico di ilarità che non gusta mai e svolgono perfettamente il loro compito. Completando i test è possibile poi sbloccarne altri, e la difficoltà è sempre ben stimolante, tarata complessivamente verso l’alto, ma mai veramente frustrante, anzi. Devo ammettere che mi ci sono anche abbastanza incaponito, in alcuni passaggi, e sotto questo aspetto è chiaro che il messaggio che vuole far passare Nintendo con questo software, in parte, è anche riuscito.

Per chi, invece, è alla ricerca di qualcosa di un po’ più soft, c’è sempre la possibilità di vivere la nuova console attraverso i diversi mini-giochi disseminati per la mappa di gioco. Questi, ovviamente, puntano a sfruttare le nuove funzioni, il Rumble, i Joy-Con 2 e tutto il resto, ma se devo essere sincero non mi hanno fatto impazzire. Per quanto alcune trovate sono decisamente geniali, come l’introduzione del primo Super Mario Bros come gioco nel gioco (non completo), ho trovato la gestione di queste attività poco ispirata e poco in grado di far apprezzare veramente le nuove feature della macchina.

Quello che, però, mi ha destato più dubbi, sin dall’inizio, è proprio il senso di tutta la produzione. Faccio veramente fatica a immaginare persone che decidono di farsi questo gigantesco viaggio, a discapito dei giochi e di giocare veramente, per poter conoscere ogni singolo aspetto di Nintendo Switch 2. Credo che la maggior parte dei giocatori vorranno scoprire in modo autonomo tutte le novità, anche considerando la scelta, che non comprenderò mai, di non rendere il software gratuito o, ancora meglio, di includerlo in ogni tipologia di Bundle.

Nintendo Switch 2 Welcome Tour fa è un gigantesco tutorial interattivo con delle buone idee strutturali e che, almeno nelle prime battute, riesce anche ad appassionare e a risultare stimolante. Progredendo nella “storia”, però, ci si rende conto che tutto è abbastanza ripetitivo, scontato e a tratti pesante.

Per com’è strutturato, per la varietà e la qualità dei minigiochi e, soprattutto, considerando il prezzo di acquisto di 9,99€, è un contenuto alquanto evitabile, anche e soprattutto per quei giocatori che vogliono vivere un’esperienza di gioco più “naturale”, senza il bisogno di lasciarsi trasportare da una lunga e interminabile sequela di informazioni.

Sia chiaro, è tutto molto interessante, ma faccio fatica a immaginare un utilizzo massivo e massiccio di un prodotto del genere, soprattutto tra l’utenza più giovane.