Stellar Blade (PC) Recensione

A distanza di un anno dall’arrivo su PlayStation 5, Stellar Blade approda finalmente su PC. L’ormai ex esclusiva Sony, targata ShiftUp, ha riscosso un ottimo successo (qui la nostra recensione), sia per la critica specializzata sia tra i giocatori, a testimonianza dell’ottimo lavoro fatto da un team al primo “tripla A” della propria carriera.
L’arrivo su PC, tramite Steam, è un passaggio ormai scontato per le grosse esclusive di Sony, e l’attesa per l’action gdr con protagonista la bella e chiacchieratissima Eve era nell’aria già da diversi mesi. Del resto, il team di sviluppo ha già confermato l’arrivo di un sequel, verosimilmente previsto tra il 2026 e il 2027 e non c’era momento migliore per lanciare sul mercato PC un titolo che, di fatto, ha dato il via a una nuova IP potenzialmente longeva, su cui Sony sembra puntare veramente tanto.
Dopo aver passato un bel po’ di ore in compagnia di Eve e, soprattutto, di una NVIDIA GeForce RTX 5070, punta di diamante di una configurazione PC finalmente all’altezza delle mie ambizioni, sono pronto a tirare le somme su uno dei titoli più attesi di questa prima metà di un 2025 che non smette mai di stupire e che ha ancora tantissimo da dire.
Che cos’è Stellar Blade?
Prima di partire con l’analisi tecnica di questa versione PC, la vera protagonista di questa recensione, voglio comunque spendere due parole per presentare il progetto Stellar Blade. Per molti giocatori questa sarà il primo valzer in compagnia di Eve, specialmente considerando il discorso fatto in precedenza relativo alle versioni PC delle esclusive Sony sempre più normale e scontato che potrebbe aver spinto tanti giocatori, magari anche quelli in possesso di una PS5, ad attendere questa versione, magari per godere di un’esperienza più solida, anche dal punto di vista tecnico.
Stellar Blade è un titolo delle tematiche oscure, insospettabilmente profonde – se si lascia guidare dai tanti pregiudizi sul gioco – e che riesce a sorprendere il giocatore per buona parte del tempo. In un futuro remoto, la razza umana ha perso il proprio “dominio” sulla Terra, ed è stata costretto all’esilio dai Naytiba, una popolazione aliena che ha decimato gli ormai ex abitanti del Pianeta e ha costretto i pochi superstiti a vivere in condizioni pietose, in una vera e propria lotta continua per la sopravvivenza.
Eve, la tanto discussa e meravigliosa protagonista, arriva sulla Terra proprio per provare a salvare la razza umana e a sconfiggere una volta per tutte i terribili invasori. Quello che l’aspetta – e che attende anche il giocatore – è un viaggio brutale, un viaggio di sofferenza e di dolore, anche bello carico di momenti drammatici e colpi di scena capaci di sconvolgere una monotonia narrativa che sembra guidare i primi frammenti della storia, che diventa man mano sempre più interessante con il passare delle ore.
Da Nier a Sekiro: le influenze esterne più importanti
Ludicamente palando, Stellar Blade attinge a diverse gloriose IP e riesce a farlo in una maniera intelligente, funzionale. L’amore del director Tae Kim-Young per la serie NieR di Yoko Taro è evidente, non è un mistero, e per buona parte (e non solo per le fattezze sessualmente generose della protagonista) dell’avventura si avverte indistintamente, tanto nella gestione della narrazione quanto sull’economia del gioco in termini più pratici.
Il DNA di Stellar Blade, però, è quello di un action molto più puro. Il core dell’esperienza è il combattimento, e gli scontri sono quasi sempre spettacolari, complessi e appaganti. Sotto questo punto di vista è evidente l’ispirazione ai lavori di FromSoftware, a quei soulslike divenuti un po’ ormai la consuetudine nel mercato videoludico. In particolare, Stellar Blade si rifà parecchio a Sekiro. Il titolo, infatti, pone molto l’accento sulle meccaniche difensive, sulle schiavate e la parate, trasformando così le battaglie in vere e proprie danze mortali, dall’inizio alla fine, e con una curva di difficoltà decisamente tarata verso l’alto.
Stellar Blade è un titolo complesso, e padroneggiarne al meglio tutte le caratteristiche non è semplice come sembra. Gli elementi di “corredo”, in stile GDR sono sicuramente importanti, e le varie abilità che la protagonista può sbloccare nel corso dell’avventura rendono sicuramente l’esperienza di gioco più completa e sfaccettata. Il cuore dell’esperienza di gioco però rimane quella sul campo, quella del frastuono delle lame di Eve che si infrangono contro quelle dei nemici, in un’infinita danza mortale contro un mondo ostile e minaccioso.
Configurazione di prova
- CPU: AMD Ryzen 9 7900x
- GPU: Nvidia GeForce 5070
- RAM: 32 GB GDDR 5 Kingston Fury
- SSD: 1TB Nvme
- SO: Windows 11 Pro
Come si comporta su PC?
Come ho già accennato in precedenza, Stellar Blade è un titolo che nasce già baciato dalla dea bendata, almeno per quel che concerne l’aspetto tecnico e grafico. Chiaramente, con le maggiori possibilità concesse dallo sviluppo su PC, con l’abbandono di quelle rinunce tecniche dovute dai limiti degli hardware delle console, il comparto audiovisivo diventa a tratti spettacolare. Stellar Blade parte da una qualità generale veramente altissima.
L’immagine su schermo è limpida, con colori forti e una pulizia generale veramente encomiabile. La densità poligonale è decisamente generosa, specialmente andando a prendere in esame il design e la “fattura” dei personaggi umani e dei tantissimi nemici sparsi per il mondo di gioco. Tale livello di dettaglio, ovviamente, comporta piccole rinunce, che riguardano quei dettagli meno impattanti e centrali, come alcuni elementi dello scenario meno ispirati e un livello di dettaglio non sempre sullo stesso piano, ma si tratta di alcuni unicum decisamente trascurabili.
Chiaramente, l’essere partiti da una solida base di partenza ha giocato un ruolo fondamentale in tal senso. Stellar Blade anche in versione PS5 è un titolo dal comparto tecnico imponente che è stato perfezionato a dovere per il debutto su PC. Il grande lavoro svolto non si nota soltanto apprezzandone principalmente la potenza “bruta”, ma anche e soprattutto un’ottimizzazione di altissimo livello. Stellar Blade ha un livello di personalizzazione e scalabilità elevatissimo. Il gioco offre diversi preset con opzioni singolarmente modificabili per poter aiutare i giocatori ad avere la massima resa, al netto dell’hardware di configurazione, e ci riesce benissimo, seppur non sempre.
L’aspetto più preoccupante, sotto questo aspetto, è il consumo eccessivo di VRAM. Durante i miei test ho tenuto sotto controllo spesso questo fattore, e ho notato che anche tirando giù il preset grafico la richiesta di memoria video rimane comunque sempre molto elevato. Credo e spero che sia un discorso da rifare magari anche dopo il rilascio del gioco, giacché sono convinto che questo aspetto potrebbe essere sistemato con qualche patch correttiva.
Il test su RTX 5070
Proprio considerando i potenziali problemi di VRAM della mia scheda (quei dannati 12GB) mi sono approcciato al test con un po’ di preoccupazione, per fortuna però largamente ingiustificata. Tornando al discorso fatto sull’ottimizzazione, Stellar Blade si è dimostrato un porting sviluppato con grande cura e conoscenza, e non si è mai esposto a problematiche di alcune genere. Grazie alla mia configurazione ho potuto selezionare ogni impostazione al massimo livello possibile, ottenendo in cambio un’immagine sempre pulitissima, se non fosse per un po’ di aliasing in alcune specifiche sezioni, e una stabilità granitica.
Ho giocato a Stellar Blade con due “modalità” differenti: su televisore 4K con frame-rate bloccato sui 60fps e su monitor, un MSI OptixMag da 27” con un refresh ratio di riferimento di 165hz e un risoluzione in WQHD. Nel primo caso, considerando il limite sul frame rate imposto dalla TV, ho potuto constare una stabilità generale elevatissima, talvolta anche superiore, anche considerando la risoluzione più pesante del 4K. In entrambi i casi, comunque, non ho mai faticato a tenere il frame rate ancorato al cap di riferimento, tranne per qualche calo, a volte vistoso, relativo all’utilizzo del Frame generator e, dunque, in riferimento all’utilizzo sul monitor e con un frame rate decisamente più alto.
In questi frangenti, in particolare, si apprezza parecchio il pieno supporto alle tech, nel mio caso specifico, offerte dalla suite NVIDIA, che riescono ad avere un impatto importantissimo sull’esperienza di gioco. Stellar Blade arriva su PC con il pieno supporto al DLSS 4 e alla Multiframe gen, due variabili capaci di spostare fortemente gli equilibri della valutazione finale. Il DLSS 4 rende l’utilizzo degli upscaler decisamente più interessante, con prestazioni di alto livello unite a una qualità dell’immagine solidissima e con pochissimi compromessi.
A onor del vero, va detto che il gioco offre anche agli utenti AMD di utilizzare l’FSR e tutte le tech del pacchetto AMD, anche se, purtroppo, al momento la versione compatibile è l’FSR3 e non il 4, e sappiamo bene quanto quest’ultimo sia stato in grado di far segnare un netto passo avanti a tutta la suite.
Consumi, benchmark, temperature
Venendo ai tanto amati, ma anche odiati, numeri è tempo di parlare di consumi e temperature. Stellar Blade, con 5070, a un consumo medio che si attesta sui 200W, con picchi massimi intorno ai 220W. Questi numeri più elevati si manifestano disattivando gli upscaler e nelle fasi più complesse da elaborare, ma rappresentano comunque un valore tutto sommato nella media e non da strapparsi i capelli, nel bene e nel male.
Anche le temperature seguono lo stesso schema. Con un impiego alla massima risoluzione, il gioco raggiunge un picco massimo di 71° e un picco minimo di 68°, con una media di circa 68°. Considerando la capacità di raffreddamento della mia 5070 Gigabyte, una custom triventola, siamo di fronte a un valore decisamente ottimale, anche considerando le elevate temperature esterne che si stanno registrando in questi giorni, specialmente al sud Italia (io vivo a Napoli).
Tornando agli FPS, il valore di riferimento con upscaler off è di 135,9 di media, che aumentano tranquillamente a quasi 200 (197.3) con il DLSS 4 abilitato e in modalità DLAA. In entrambi casi siamo in presenza di numeri importanti, anche se devo sottolineare che il frame gen espone il gioco a uno stutterign più marcato, praticamente assente, invece, in raster.
Stellar Blade arriva su PC a un esatto (o poco più) dal debutto su PlayStation 5. ShiftUp ha dimostrato di sapere il fatto suo e di saper lavorare molto bene con la nuova versione, confezionando un prodotto visivamente eccellente e molto ben ottimizzato. Grazie anche al supporto alle ultime tech di Nvidia, quel DLSS 4 che ormai gioca un po’ una partita a sé nel medium del pc gaming, il gioco gira in maniera solida e risulta molto ben ottimizzato e scalabile. Io ho potuto testarlo con una configurazione di buon livello, grazie alla combo Ryzen 7900x e RTX 5070, potendo settare tutto al massimo senza fronzoli.
L’unica cosa da segnalare è l’utilizzo della VRAM che, complice anche il “limite” della 5070 di 12GB può sicuramente dare qualche piccolo problema, ma sono convinto che il tutto verrà sistemato senza grosse fatiche. Per il resto, non ci sono novità in termini di contenuti, se non quelle cosmetiche ottenibili collegando un account PlayStation ma, del resto, stiamo parlando di un porting e quindi non mi sento di segnarlo come un vero difetto. Stellar Blade rimane un ottimo action/gdr e in questa nuova veste spicca certamente ancora di più. Se non l’avete provato su console, dunque, non avete alcuna scusa per lasciarvelo scappare.
Stellar Blade su PC arriva in forma smagliante, più bello e colorato che mai!
Pro
- Comparto tecnico ancor più sontuoso
- Supporto totale alle tech, specialmente quelle di NVIDIA
- Prestazioni solidissime, con un'ottima scalabilità
- Rimane un titolo solidissimo
Contro
- Assenza del supporto all'FSR 4
- Nessuna vera novità degna di nota