Street Fighter 6 Nintendo Switch 2 Recensione

Street Fighter 6 è arrivato su Nintendo Switch 2 da qualche settimana ormai. Andiamo a scoprire insieme i pro e i contro di questo porting del picchiaduro di casa Capcom sull’ammiraglia di ultima generazione di Kyoto.
Street Fighter 6 approda su Switch 2 in formula smagliante, con la versione comprendente i primi 2 season pass e i relativi personaggi venduta intorno ai 60 euro, mentre la versione base in fascia budget sui 40. Ottimo entry point per il titolo?
Street Fighter 6 | Tra vecchie e nuove modalità
Tutti i contenuti e le modalità presenti nelle versioni per le altre piattaforme si ripresentano, con gli scontri a schermo ancorati solidamente ai 60 FPS, mentre la modalità avventura single player (Il World Tour) eredita dalla precedente versione il fastidiosissimo lock di 30 FPS.
Per la versione di Street Fighter 6 su Nintendo Switch 2 sono state aggiunte due modalità esclusive: Lo scontro giroscopio e la sfida calorie. Nella prime saremo chiamati a mimare il gioco di carta, sasso e forbice al fine di trionfare nello scontro.
La sfida calorie invece ci propone la bizzarra gimmick di agitare come pazzi i Joy-con, portando a schermo la follia casual di Nintendo, ammiccando più a Mario Party che a un picchiaduro. Idee simpatiche, che dopo aver provato non credo avvierò mai più in vita mia.
Street Fighter 6 | Online e crossplay
Superate le sessioni da divano, la longevità di Street Fighter 6 si manifesta naturalmente nel comparto online, laddove il rollback netcode granitico riesce anche su Nintendo Switch 2 a simulare perfettamente gli scontri in locale.
La presenza del Crossplay è cruciale al fine di garantire un futuro all’esperienza senza doversi crucciare troppo sulla scelta della piattaforma in base all’utenza online e posso assicurarvi che la stabilità degli scontri online contro utenti distanti e verso altre piattaforme è risultata semplicemente granitica.
Tuttavia non sono riuscito a godermi l’esperienza online come avrei immaginato a causa dei Joy-con 2, che naturalmente non si prestano minimamente ad un approccio competitivo e che relegano il loro utilizzo ad un’esperienza più casual.
Street Fighter 6 | La visione di Nintendo
Questa recensione esce con qualche settimana di ritardo rispetto al previsto a causa della consegna della mia Nintendo Switch 2 e soprattutto perché una volta avuti console e gioco alla mano, ho avuto parecchio da riflettere sul significato intrinseco dei picchiaduro e dei diversi approcci al genere sopracitato.
Se vogliamo intendere i picchiaduro sotto forma di party game da avviare scanzonati durante le serate tra amici, Street Fighter 6 su Nintendo Switch è una vera bomba: 60 FPS fissi, 2 piccoli pad sempre a portata di mano e un titolo granitico che si è imposto sul panorama fin dal suo day one.
Se tuttavia cerchiamo un’esperienza competitiva, al pari di quanto offre la concorrenza (ad esempio Playstation 5 o PC), le assi del pavimento iniziano a scricchiolare. E questo non perché ci siano problemi di frame rate o downgrade grafici, anzi.
Il principale problema è rappresentato non dal lavoro di ottimizzazione e porting di Street Fighter 6 ad opera di Capcom, che è sopraffino, ma dai limiti imposti da Nintendo stessa. Sorvolando sull’input lag di qualche millisecondo (dovuta dal pad?), ci troviamo di fronte al solito problema di compatibilità che si ripete.
Nintendo è come sempre chiusa su sé stessa, imponendo le sue periferiche (e quelle di alcuni third party selezionati come Hori) per il gioco, rendendo la maggior parte dei pad, arcade stick e leverless sul mercato, semplicemente incompatibili in maniera nativa.
La configurazione nativa dei Joy-Con 2 di Nintendo rende impervio il loro utilizzo perfino in Smash Bros. Ultimate, che dovrebbe essere il titoli di punta proprietario in qualità di platform Fighter, che impone l’acquisto di un Pad del Gamecube per essere goduto al meglio o di un controller pro. Figuriamoci su Street Fighter 6.
Non voglio asserire che il titolo sia “ingiocabile” su Nintendo Switch 2, perché risulta in ogni caso godibile per qualche game casual, ma se proviamo ad alzare l’asticella oltre il button mashing, la tecnologia dei bottoni e la conformazione del pad rende imprecisi la maggior parte degli input.
Nel mio caso tutto ciò si traduce in un potenziale acquisto di un adattatore per Nintendo Switch 2 o di un Arcade stick compatibile, laddove sulle altre console ci siamo lasciati alle spalle da tempo questa tipologia di imposizioni di mercato. Davvero un peccato.
La questione voto mi ha dunque dato parecchio da riflettere, perché i limiti di Street Fighter 6 su Nintendo Switch non sono da imputare al lavoro di Capcom, ma alla visione di Nintendo e alla sua chiusura verso periferiche di terze parti, che possono essere facilmente risolte acquistando il mio quarto arcade stick.
La scelta per me è piuttosto ovvia: continuare a giocare su Playstation 5 o su PC e ignorare questa versione, con il grande dispiacere che ne consegue. La portabilità di Street Fighter 6 è un sogno che continuerò ad inseguire, ma non oggi.
I Lottatori di Capcom sono approdati su Nintendo Switch 2
Pro
- 60 FPS graniti negli scontri
- Rollback Netcode e crossplay perfetti
- I contenuti di Year 1 e 2
Contro
- World Tour Lockato a 30 FPS
- Input Lag
- Controller Third party non supportati