The Binding of Isaac: Afterbirth Plus – Recensione

E Dio disse: “Prendi il tuo figlio Isacco, il tuo unico figlio, che tu ami molto, e va’ nel territorio di Moria. Là, su un monte che io ti indicherò, lo offrirai a me in sacrificio.”

A volte ci si dimentica che i migliori horror non hanno una deriva moderna e giovane ma, al contrario, sono antichi e sotto gli occhi di tutti. Il più sacro dei libri, il più scritto e pubblicato e senza dubbio il più letto è la Bibbia: proprio questo sacro tomo è colmo di sofferenze, punizioni, piaghe e chi più ne ha più ne metta. Quindi perchè non sfruttarne a dovere i risvolti cupi e sanguinosi.

Potrebbe essere questo ciò che hanno Edmund McMillen e Florian Hims quando nel 2011 diedero vita a The Binding of Isaac; di sicuro il risultato li ha sorpresi in particolar modo quando un videogioco così irriverente e maleducato ha conquistato il cuore di milioni di giocatori in tutto il mondo. Non sono mancati ovviamente i detrattori, ma questo non ha impedito a Nicalis di uscire con due espansioni: RebirthAfterbirth. Ma quello di cui parleremo oggi è The Binding of Isaac: Afterbirth Plus, ultima fatica del team approdata finalmente su Nintendo Switch.

The Binding of Isaac: Afterbirth Plus

La semplicità della trama è disarmante, pur essendo frutto di un background complesso e decisamente ben orchestrato: una madre, pervasa più dalla grazia divina che dall’istinto materno, riceve una chiamata dall’alto che le impone il sacrificio del povero figlio in onore a Dio. Naturalmente Isacco non si dimostrerà entusiasta dell’immolazione sull’altare biblico e farà giustamente tutto il possibile per sottrarsi all’affetto materno.

The Binding of Isaac: Afterbirth Plus

Il tema generale è a dir poco irriverente e ha causato al team di sviluppo non poche problematiche, difatti oltre agli evidenti e frequenti riferimenti biblici – che hanno fatto storcere il naso ai puritani non in grado di apprezzarne l’ironia – sangue, escrementi, fluidi corporei, arti mozzati e interiora animate sono solo alcuni degli ingredienti che incontreremo nei dungeon.

The Binding of Isaac: Afterbirth Plus

I dungeon che andremo ad affrontare sono stracolmi di insidie e pericoli, e generati proceduralmente ma con un algoritmo preciso e non soltanto in maniera casuale. Con il prosieguo dell’avventura, man mano che affronteremo nuovi nemici e scopriremo nuovi tesori, i dungeon assumeranno una conformazione precisa, adatta a tenere alto e concitato il ritmo di gioco.

The Binding of Isaac: Afterbirth Plus

Oltre 20 finali diversi, ottenibili terminando il gioco consecutivamente o rispondendo a precisi requisiti allungheranno ulteriormente l’avventura di gioco, tenendo il ritmo costantemente elevato e la morte ben pronta a ghermirci dietro a ogni angolo.

In generale lo schema è sempre lo stesso. Una stanza, diverse uscite: a ogni nuova stanza corrisponde una serie di nuovi nemici da sconfiggere per ottenere la possibilità di procedere. Uccidere i nemici otterrete un premio: potremo ottenere un item (permanente, rigenerabile o a utilizzo singolo), monete, vita, chiavi o bombe.

The Binding of Isaac: Afterbirth Plus

Le chiavi e le bombe hanno esattamente l’utilizzo che ci si aspetta, ma diverso è il discorso riguardo agli item. In The Binding of Isaac: Afterbirth Plus per Nintendo Switch abbiamo il set completo mai realizzato per la serie. Ci sono oltre 520 itemi differenti e dai risvolti inaspettati. Infatti una delle caratteristiche del titolo è che non è affatto detto che prendere un item sia un vantaggio. Nomi altisonanti come “Emofilia” e “Diarrea Esplosiva” celano perdita di vita e valanga di bombe: e questo è solo un esempio.

The Binding of Isaac: Afterbirth Plus

Non si è assolutamente in grado di prevedere l’effetto di un oggetto prima di averlo provato, e, vista la moltitudine di scelte, il giocatore di ritroverà a scegliere item molesti più di una volta prima di ricordarsi che effetto abbiano. Così il livello della vita scende, lo sparo impazzisce, o ci si ritrova teletrasportati ovunque nella mappa senza poter battere ciglio. Gli item, come accennato in precedenza, possono modificare in maniera permanente i nostri valori, possono essere di tipo usa e getta, e possono essere ricaricabili. Trovare la giusta conformazione da adottate è parte del divertimento e rende l’esperienza ipnotica e gustosamente irriverente.

The Binding of Isaac: Afterbirth Plus

Completano l’aspetto della trama un set di personaggi di prim’ordine che spazia da Caino, Lazzaro, Maddalena, Azazel e molti altri: ognuno avrà caratteristiche intrinseche di partenza in grado di rendere l’avventura sempre diversa e sempre divertente. Lazzaro, per esempio resuscita una volta, e Azazel è in grado di volare, ma data la sua natura maligna non ha la possibilità di curare la propria salute. Il suo cuore nero, una volta spento, scompare e non può più essere rigenerato.

Non preoccupatevi, indipendentemente dal personaggio di partenza potrete, grazie agli item, ottenere tutto ciò che desiderate, sempre a patto di ricordare che item raccogliere.

The Binding of Isaac: Afterbirth Plus

Il gameplay è di una semplicità estrema. La leva di destra ci permette di muoverci mentre quella di sinistra permette di sparare nelle quattro differenti direzioni. Questa meccanica, per quanto semplice, si rivela essenziale per proseguire nell’avventura. Infatti spesso si rende necessario muoversi in una direzione e sparare in un altre per portare a casa la pelle. Sparare però forse non è il termine più adatto: quelle lanciate dal protagonista sono lacrime di infelicità e paura e, in qualche caso vomito o sangue.

The Binding of Isaac: Afterbirth Plus

La discesa nel cuore della paura è sempre lineare ma si allunga man mano che aggiungerete finali alla vostra storia. La prima sarà “mamma”, ma una volta giunti qui siete solo all’inizio della vostra avventura. Raccogliere tutti gli item e gli oltre 20 diversi finali sarà un impresa titanica che vi porterà via ore e ore di gioco quasi senza che ve ne accorgiate. La componente roguelike del titolo infatti è a dir poco ipnotica e vi costringerà che lo vogliate o meno a ricominciare e ricominciare a giocare di continuo.

The Binding of Isaac: Afterbirth Plus

L’aspetto tecnico di The Binding of Isaac: Afterbirth Plus è ineccepibile e non ci si poteva naturalmente aspettare nulla di meno da un titolo che giunge ora su console di ultima generazione dopo sei anni dal lancio. In ogni caso, è apprezzabile la fluidità nonostante i numerosi elementi a schermo e la graniticità dei 60FPS anche sul piccolo e portatile schermo di Nintendo Switch. Portabilità che dona al titolo quella marcia in più a cui i fan sono abituati ma che risulta comunque una feature importante per un gioco da sessioni brevi come The Binding of Isaac: Afterbirth Plus.

The Binding of Isaac: Afterbirth Plus

Il comparto audio si rivela essenziale sia sotto l’aspetto di una colonna sonora che accompagna le emozioni, angoscianti e divertenti allo stesso tempo, sia sotto l’aspetto dei rumori prodotti dal protagonista nel corso dell’avventura. Gocciolamenti, fluidi corporei, gas, cacche moventi sono tutte caratterizzati da suoni inconfondibili e che spesso sono in grado di strappare qualche risata al giocatore.

The Binding of Isaac: Afterbirth Plus

The Binding of Isaac: Afterbirth Plus è un titolo senza pecche o lacune. A voler fare i puritani a tutti i costi, alcuni riferimenti davvero espliciti potrebbero urtare la sensibilità di chi ha fatto della religione un baluardo di luce per la propria vita. Bisogna comunque sempre tenere conto delle opinioni di tutti, così come bisogna rendersi conto che l’umorismo dissacrante è comunque e sempre solo umorismo.

Una chicca è stata aggiunta nella versione europea del titolo, o meglio due. Infatti nella confezione retail troverete gli stickers di Isaac The Binding of Isaac: Afterbirth per personalizzare i vostri oggetti e l’intero manuale di gioco è stato trasformato in una divertente storia a fumetti narranti l’incipit di The Binding of Isaac: Afterbirth. Un must per gli intenditori e i fan accaniti.


The Binding of Isaac: Afterbirth Plus è un titolo eccezionale ed eccezionalmente ben sviluppato, la sola pecca che gli si può attribuire è di essere arrivato tardi su Nintendo Switch. Divertente e irriverente, presenta una componente roguelike estremamente valida e ipnotizza il giocatore a livello da primato. Vario sia negli schemi sia negli item, si rivela essere il passatempo ideale per sessioni brevi, che diventeranno lunghe se vi lascerete coinvolgere troppo. Decisamente consigliato.

8.5

Pro

  • Irriverente e divertente
  • Ipnotizzante
  • Gameplay al top di categoria
  • Ottimo comparto tecnico

Contro

  • Terzo aggiornamento di un titolo che ormai ha qualche anno sulle spalle
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