The Midnight Walk Recensione

Quando ero bambino rimasi affascinato da alcuni film che in quell’epoca facevano degli effetti speciali uno dei loro punti di forza.
Uno in particolare è il cosiddetto stop-motion, una tecnica che consiste nello scattare molteplici fotogrammi di un oggetto o soggetto in diverse posizioni per poi riprodurle consequenzialmente così da dar vita e movimento al personaggio.
Tale tecnica venne utilizzata in film come “il mondo perduto” o la prima trilogia del mitico Star Wars. Ne rimasi da sempre affascinato perchè quell’effetto riusciva nella sua bidimensionalità a dare vita a qualsiasi cosa di materialmente inanimato.
Ebbene, perchè sto parlando proprio di questo? Perchè esattamente lo stop-motion è la stessa tecnica (in questo caso è un effetto più che tecnica creativa) utilizzata da MoonHood per il suo The Midnight Walk.
Nella mia recensione di questa piccola perla creata dagli ideatori di Lost in Random, vi racconterò e spiegherò perchè The Midnight Walk è esattamente uno di quei giochi che deve per forza far parte della vostra libreria videoludica.
Parlerò prettamente del gioco nella sua controparte in VR, che è la versione da me giocata, ma ti rassicuro che il gioco è tranquillamente giocabile quanto godibile anche in versione “flat”, senza dover scaricare o comprare versioni aggiuntive o extra, è tutto integrato nella versione base.
Fatta questa premessa, scopriamo perchè The Midnight Walk è entrato di prepotenza nella lista dei miei giochi preferiti.

Il fascino di The Midnight Walk
Quando vidi per la prima volta il trailer di The Midnight Walk la mia attenzione era già salita alle stelle catturato da quello che era la proposta del design del mondo di gioco e della prima citata stop-motion. Strani e meravigliosi modelli 3D sono stati scansionati e poi animati per dare vita a questo mondo inquietante, toccante e bizzarro. Ero rimasto sbalordito dalla sua bellezza e dalla sua rappresentazione.
Dopo aver mosso i primi passi nel gioco, con una sequenza iniziale inaspettata e unica in cui dobbiamo letteralmente appropriarci dei nostri sensi della vista e dell’udito (lascio scoprire a te come nel dettaglio), facciamo da subito la conoscenza di una piccola creatura chiamata Potboy, il quale dovrà guadagnare la vostra fiducia spaventato anch’egli dal mondo oscuro che lo circonda. Come? dandogli da mangiare. Semplice.
Fatta la sua conoscenza, Potboy vi accompagnerà durante il tragitto dove dovrete esplorare un mondo incredibilmente inquietante, popolato da una serie di mostri deformi che cercano tutti di spegnere la fiamma che vi guida. Una fiamma che non ha solo un valore ed una utilità fine al gameplay, ma che rappresenta la vostra luce interiore che vi farà avanzare e sentire più sicuri durante il viaggio.
Potboy può essere incaricato di usare il suo fuoco per risolvere enigmi sulla mappa e illuminare la strada. È un tipo strano, ma nel corso della storia imparerai ad innamorarti di lui. Il fatto che la storia non sia affascinante solo dal punto di vista della costruzione del mondo, ma anche a un livello più intimo e personale contribuisce a creare più immersione ed empatia con il personaggio che impersoni, nonostante non ne conosci neanche il volto.
Il mondo che ti circonda è oscuro, popolato da mostri che si muovono in modo contorto e inumano. Poi come menzionato già prima, i movimenti e l’estetica delle creature realizzate in stop-motion li rendono ancora più inquietanti. Una delle prime creature da cui devi scappare si aggira come un ragno con un gigantesco volto deforme. Se ti cattura, devi ripartire dall’ultimo checkpoint.
Sfuggire a questi esseri non è sempre facile, ma ci sono molti modi per nascondersi e sfuggirgli. Sebbene opere come La sposa cadavere e Coraline siano facilmente riconoscibili, il film del 2021 di Phil Tippett, Mad God, è un paragone molto più appropriato (e dovreste vederlo tutti).

La qualità tecnica ed il gameplay
Non è solo l’animazione di The Midnight Walk a essere incredibile. L’uso dell’illuminazione, così come altre scelte visive come il motion blur, offrono un’esperienza complessivamente appagante. Se a tutto questo si aggiunge il sound design, è difficile non definirlo come un gioco speciale. Il rumore delle creature, i gemiti e gli scricchiolii provenienti dall’ambiente circostante e la colonna sonora lo rendono a mani basse uno dei migliori titoli dell’anno. È divertente da giocare, il che significa che lo sviluppatore non ha puntato tutto sull’aspetto estetico tralasciando il gameplay.
Gli enigmi ambientali da risolvere sono intelligenti, mai scontati seppur quelli iniziali siano molto semplici, probabilmente utilizzati quasi da tutorial per il giocatore per prendere dimestichezza con le meccaniche di gioco ed i comandi. Non sono mai frustranti e anzi fungeranno da piacevole distrazione agli orrori del mondo in cui ti trovi e dai pericoli che si nascondono dietro ogni angolo.
A tratti, Midnight Walk potrà sembrarti un walking simulator. Ma ciò a mio parere non è affatto un difetto. Trascorrerai molto tempo ad assorbire la meraviglia delle ambientazioni che ti circondano, trovando oggetti collezionabili e registrazioni audio spesso inquietanti. Il doppiaggio poi è incredibile, e si insinua sempre in quella sensazione di disagio mentre esplorate le zone della mappa di gioco.
Avrai a disposizione una casa mobile con le gambe, qualcosa che rimanda al castello errante di Howl, dove potrai osservare tutto ciò che hai trovato. Offre un piccolo rifugio dall’oscurità, elemento base del gioco che vi farà annegare pian piano nella follia. The Midnight Walk marcia molto sulla sensazione di immersione nell’oscurità, perché l’obiettivo è quello di illuminare la tua strada utilizzando il nostro piccolo amico Potboy.
A volte il gioco potrà sembrare un pò troppo buio, elaborato in maniera impeccabile grazie ai pannelli Oled del PSVR2, ma ricordati che il fuoco in questo gioco è praticamente il tuo migliore alleato (oltre a Potboy ovviamente). Ti servirà per accendere candele e altri oggetti per aiutarti a vedere, ma può anche essere usato per ferire i nemici durante il tragitto.
Un’altra meccanica di gameplay è quella di poter chiudere gli occhi concentrandoti su determinati punti per rivelare nuovi percorsi. Questo ti permette anche di sentire e individuare determinati obiettivi concentrandoti sul suono e sulla percezione dello stesso. The Midnight Walk offre novità man mano che vai avanti, ma tali novità di gameplay non ti faranno assolutamente sentire disorientato.
Si nota quanto uno degli obbiettivi di MoonHood è stato quello di volerti far immergere in ogni aspetto del gioco, dandoti tutto il tempo necessario durante il tuo viaggio, e direi che ci sono riusciti pienamente perchè spesso e volentieri mi fermavo qualche minuto in più per guardarmi intorno e ammirare o anche solo capire dove mi stavo addentrando.
Cosa non funziona in The Midnight Walk?
Per rispondere a questa domanda, direi che qualcosa c’è ma nulla che va a comprometterne davvero la qualità. Come detto all’inizio dell’articolo, il mio provato è stato su PSVR2 ma siccome il gioco permette di poter switchare facilmente alla versione flat ho potuto paragonare bene o male le due esperienze complessive. Come anticipato il gioco è godibile in entrambe le sue versioni ma se devo trovare una piccola nota dolente all’esperienza visiva, devo dire che sul PSVR2 graficamente non è molto all’altezza di altri titoli presenti per il visore come ad esempio Skydance’s Behemoth (qui la mia recensione).
Attenzione, il gioco resta visivamente bellissimo, soprattutto la resa dei colori e del buio ma paragonato ad altri titoli usciti negli ultimi due anni si poteva fare qualcosina in più, cosa diversa invece per la versione non VR in cui i dettagli delle texture sembrano più curati.
Nella mia esperienza inoltre ho avuto a che fare con qualche piccolo bug, anche nei comandi, che mi hanno fatto sbuffare ma che fortunatamente si è risolto tutto da solo e in modo abbastanza immediato.
Tutto qui, sul serio. Non riesco a trovare altri dettagli negativi a questa piccola perla indie che mi ha letteralmente stregato fin dal suo primo trailer.
The Midnight Walk è un viaggio recondito permeato dalla sensazione di sentirsi dispersi in un mondo irriconoscibile, irto di pericoli, ostile e ingannevole. Quella sensazione di sentirsi sottratti di qualcosa che dovrete ritrovare, qualcosa da raggiungere consci di potercela fare.
Qui entra il gioco il vostro compagno di viaggio Potboy, pronto ad illuminare i tuoi passi e sopratutto nell’eliminare quella sensazione di oppressione, paura e soprattutto solitudine.

Conclusione
The Midnight Walk è uno dei migliori giochi d’avventura del 2025. Non vedevo niente che mi piacesse così tanto da molto tempo. L’impegno profuso nello stile artistico è evidente, in un gioco anche piacevole da giocare dall’atmosfera terrificante. Ho adorato il rapporto con Potboy e, sebbene “venato” di tristezza, la speranza era ancora al centro di tutto. Non mi stancherò mai di ripeterlo: tutti dovrebbero giocare a questo gioco, e la sua versione in VR migliora ulteriormente l’atmosfera e l’esperienza.
The Midnight Walk lo si può trovare solo in versione digitale, disponibile sul Playstation Store e su Steam.
The Midnight Walk è di gran lunga una delle esperienze migliori uscite negli ultimi anni nell'ambiente indie. La sua atmosfera dark, il suo messaggio intrinseco e la compagnia del piccolo Potboy, vi terranno compagnia per un pò di ore in un'esperienza assolutamente da non perdere.
Pro
- Capolavoro dal punto di vista del design
- Sonoro e doppiaggio azzeccati in pieno
- Gameplay divertente e piacevole nonostante gli enigmi semplici
- Potboy è un amore
Contro
- Grafica in VR non proprio all'altezza di altri titoli recenti
- Alcuni bug qua e la