Tokyo Twilight Ghost Hunters: Daybreak Special Gigs – Recensione

Un annetto fa era uscito sulle piattaforme Sony old-gen Tokyo Twilight Ghost Hunters, un curioso mix tra visual novel e rpg sviluppato da Toybox Inc. A più di 12 mesi di distanza ci troviamo ora qui a parlarve della versione aggiornata del gioco, che guadagna il sottotitolo Daybreak Special Gigs e un nuovo episodio, oltre a sbarcare sull’ammiraglia di Sony. L’esperimento di ToyBox Inc. e Arc System Works è piuttosto interessante, ma nonostante questo è macchiato da diversi limiti che, nonostante non possono essere definiti dei veri e propri difetti, ne fanno un prodotto dedicato esclusivamente ad una piccola nicchia di appassionati. Vediamo insieme se dovreste giocare a Tokyo Twilight Ghost Hunters: Daybreak Special Gigs o meno.

Tokyo Twilight Ghost Hunters: Daybreak Special Gigs si apre come il più classico dei giochi giapponesi. Interpreteremo l’ultimo arrivato del liceo, un ragazzo di cui potremo scegliere molte caratteristiche, tra cui gli interessi. Durante la sessione di presentazione di Rito, un suo compagno sulla sedia a rotelle gli domanderà secco se crede nei fantasmi. Sul finire delle lezioni, una ragazza con cui c’era stato un malinteso durante l’entrata nell’edificio scolastico guiderà il protagonista in una visita che culminerà al quarto piano. L’utilità di quest’ultimo è dubbia dato che, a quanto pare, è caratterizzato dalla totale assenza di aule o stanze deputate a qualsiasi attività scolastica. Ma facciamo un passo indietro.

Proprio nella mattinata il ragazzo aveva incontrato una giornalista che gli aveva detto di occuparsi di paranormale. Questa la ritroveremo nuovamente in occasione della visita all’ultimo piano della scuola. Si scoprirà così che lei, come il ragazzo in sedia a rotelle di cui sopra, fanno parte di un’agenzia di Ghostbusters giapponesi, il cui scopo è ovviamente quello di rimuovere le presenze. Così il nostro protagonista si ritroverà a dover affrontare la sua prima minaccia, che ovviamente infesta la scuola. Da questo momento in poi si susseguiranno una lunga serie di situazioni strutturate ad episodi, come nel migliore degli anime, in cui dovremo far sparire questi sgraditi ospiti per conto di diversi committenti.

Tokyo Twilight Ghost Hunters Daybreak Special Gigs

Abbiamo già accennato alla natura ibrida del titolo di ToyBox Inc., che mescola la visual novel all’rpg. Ebbene, la parte visual novel è quasi quello che tutti ci potremmo aspettare, ovvero dialoghi e risposte multiple. La peculiarità è nel sistema di risposta, o di reazione per essere ben precisi. Infatti quando dovremo reagire a quanto ci viene detto, compariranno sovente a schermo due ruote da cui selezionare tra cinque opzioni. La prima di queste determina l’intenzione che si vuole usare, quindi amicizia, amore, o rabbia, per citarne alcune. La seconda ruota invece presenta i cinque sensi, e sta a significare con quale di questi vogliamo agire. Usando amicizia e tatto, quindi, si darà un’amichevole pacca al nostro interlocutore, per dirne una. Il problema di questa meccanica è che non è chiara, e spesso ci si ritrova con i personaggi che rispondono a un amichevole carezza come se questa gliela avessimo fatta nelle parti basse. Non che il sistema abbia particolari ripercussioni in fondo, ma tant’è.

La parte più propriamente ludica, invece, si risolve nel sistema di combattimento e di gestione dell’equipaggiamento. Gli scontri si svolgono su una scacchiera, visivamente molto povera, che rappresenta la mappa del luogo di combattimento. I turni di gioco si svolgono contemporaneamente, così il giocatore dovrà prevedere le mosse dei fantasmi avversari per riuscire a raggiungerli e portare a compimento gli attacchi. Tutto questo può essere facilitato dall’utilizzo di trappole, mentre dei colpi a vuoto significano spesso spaccare elementi dello scenario che verranno poi detratti dalla parcella. Il sistema è piuttosto macchinoso in prima battuta, ma prevede un bel po’ di strategia che non potrà che far contenti i fan del tattico a turni.

Tokyo Twilight Ghost Hunters Daybreak Special Gigs

Chiudiamo con l’aspetto tecnico, probabilmente uno degli aspetti più riusciti del gioco, almeno se vogliamo escludere le povere schermate di combattimento. L’impianto è quello della visual novel, quindi con le illustrazioni dei personaggi sullo schermo mentre in basso scorrono i testi. Gli artwork sono veramente stellari, e cosa non comune sono anche animati in modo brillante, così da dare un po’ più di espressività alle spesso statiche immagini. I fondali a colpo d’occhio si direbbero fotografie, opportunamente lavorate al computer ovviamente, e riescono a dare un senso di “realtà” piuttosto piacevole.

Le locations fotografate non sono niente di eccezionalmente complesso, siamo chiari, ma forse proprio in questa loro semplicità si ha la sensazione di essere di fronte ad un mondo più vero. Discorso diverso va invece fatto per l’interfaccia di combattimento, veramente brutta e statica, che concede un minimo piacere agli occhi solo in caso di attacchi andati a segno, quando l’inquadratura si sposta in prima persona e possiamo apprezzare gli artwork, di ottima fattura, dei fantasmi. Apprezzabilissima la soundtrack rock/punk, che si inserisce in un filone musicale decisamente noto ai fan delle produzioni videoludiche giapponesi.

Tokyo Twilight Ghost Hunters Daybreak Special Gigs

Tokyo Twilight Ghost Hunters: Daybreak Special Gigs è un prodotto che può dirsi in definitiva riuscito, anche se certamente non perfetto. I problemi principali sono da ricercare nella poca accessibilità e nel mix di generi che saprà intrattenere solo una nicchia di appassionati di un certo modo di intendere il videogioco. L’aspetto estetico è apprezzabile nella maggior parte dei casi, ma crolla nelle schermate di battaglia decisamente noiose. Il battle system non è certamente alla portata di tutti, soprattutto in virtù di un tutorial che definire povero sarebbe riduttivo e la cui curva di apprendimento è oltremisura sbilanciata. Se queste cose non vi spaventano, e vi piace questa tipologia di prodotto, Tokyo Twilight Ghost Hunter: Daybreak Special Gigs vi aspetta, soprattutto se avete mancato l’edizione dell’anno scorso.

7.2

Pro

  • Bellissimi artwork
  • Ottima soundtrack
  • Interessante commistione di RPG e Visual Novel

Contro

  • Poco accessibile
  • Sistema di risposta con le ruote poco chiaro
Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

  • Painkiller Recensione

    Painkiller Recensione

    Painkiller 2025, che in altro modo non potrei definire, è un concreto pastrocchio ludico che presenta un bel gunplay e delle idee pure ottime quando si tratta di sparare e basta. È sul resto che pecca in modo esemplare, facendo leva sui tipici errori che contraddistinguono sovente certe produzioni. Painkiller Recensione Quando penso a un…

  • Marvel Cosmic Invasion Recensione

    Marvel Cosmic Invasion Recensione

    Marvel Cosmic Invasion è l’ultima fatica dei ragazzi di Tribute Games, che tornano ancora una volta a cimentarsi con il genere beat ‘em up, del quale ormai padroneggiano il linguaggio, stavolta proponendoci un’avventura a tema Marvel. La formula è ben consolidata: dopo il successo di TMNT: Shredder’s Revenge, prepariamoci a imbarcarci in un viaggio composto…

  • Octopath Traveler 0 Recensione

    Octopath Traveler 0 Recensione

    Avete mai pensato “giocherei proprio questo videogioco, se sono non fosse un gacha”? Ebbene, Octopath Traveler 0 è il primo esempio che io abbia mai giocato di titolo mobile re-interpretato come avventura single player per console e PC. Sebbene Octopath Traveler Champions of the Continent non sia esattamente in cima alla mia lista di gacha…

  • Morsels Recensione

    Morsels Recensione

    Il genere roguelike deriva da Rogue, un videogioco del 1980 in cui l’obiettivo era esplorare il sottosuolo scendendo sempre più in profondità, attraversando un livello dopo l’altro. Il gioco già presentava le caratteristiche tipiche del genere di cui sarà capostipite, tra cui l’impostazione a livelli generati proceduralmente, la morte permanente con conseguente ritorno all’inizio del gioco,…

  • Lumines Arise Recensione

    Lumines Arise Recensione

    Lumines Arise non è soltanto il ritorno di una serie iconica, ma una dichiarazione audace nel mondo dei puzzle game. Sviluppato sotto la visione di Tetsuya Mizuguchi e il team Enhance Games, questa iterazione per PlayStation 5 e PSVR2 non si limita a un semplice aggiornamento grafico, ma mira a stabilire un nuovo standard nell’immersione…

Lascia un commento