Touch Detective – Recensione Mystery Detective

Il Nintendo Ds sembra essere la console delle meraviglie: su di essa vengono sviluppate nuove avventure, epocali saghe (Final Fantasy o il bellissimo Zelda) e non ultimo il ritorno di alcuni generi che stavano venendo progressivamente abbandonati, come il genere "Punta e Clicca". Touch Detective sancisce il ritorno di questo genere e lo fa con un colpo di pennino e tanta tanta fantasia!

CSI?MI FA UN BAFFO!

La "non-sense videoludica" ha una storia molto articolata che trova i suoi esponenti più illustri in saghe senza tempo, come "Monkey Island". Fu proprio Lucas Arts, infatti, a dare il via a questo divertentissimo genere di avventure grafiche, dove le vicende del protagonista di turno prendevano pieghe inaspettatamente demenziali coinvolgendo il giocatore in un crocevia di equivoci esilaranti. Dopo la "saga stendardo" avente come protagonista il "temibile" pirata Guybrush Threepwood, si sono fatti largo altri esponenti del genere, come GrimFandango, o saghe più recenti come Runaway. Questa doverosa introduzione è stata fatta per spiegare dove l’idea del team operativo Atlus ha avuto origine per concepire , se vogliamo rilanciare a nuova vita, questo genere di punta e clicca su console. Ma addentriamoci più nello specifico: di cosa parla Touch Detective (titolo italiano Mystery Detective)?

La protagonista di questa avventura è Mackenzie, ragazzina dalle spiccate doti investigative, che, come un piccola Mrs. Marple, cerca di districare gli intrighi che coivolgono la sua grottesca rosa di comprimari, tra cui spiccano le amiche Chloe, un’arrivista dal cuore tenero, e Penelope, sognatrice dalle cui sbadataggini avranno origine la maggior parte dei casi su cui dovrete indagare. L’atmosfera del gioco sembra ricalcare quella suggerita dai film di appendice "Burtoniana". Infatti, non appena gli schermi del Ds si accenderanno il collegamento a "Nightmare before Christmas" o " La Sposa Cadavere"  vi sembrerà quantomeno automatico.

ATLUS DI’ LA VERITA’…TI SEI RIVOLTA A TIM BURTON?

La Grafica utilizzata nel Punta e Clicca Atlus è a dir poco spettacolare. La scelta è ricaduta sull’utilizzo del 2D, e lo  stile dei "disegni" sembra, come già detto precedentemente, essere uscita dalla penna di Tim Burton. L’atmosfera grottesco- comica di cui è impregnato il gioco si rivela in ogni più piccolo elemento, dalla costituzione dei personaggi, curatissimi nel rivelare con ogni singola espressione i tratti del loro carattere, allo scenario surreale, coloratissimo e bellissimo. Il gioco presenta un sonoro che ben s’implementa nella struttura generale, dando ancora più forza a questa sorta di "Halloween Ville". I dialoghi sono ben costruiti e il passaggio dal comico al serio è talmente fluido da risolversi a volte in poche battutte. Apprezzabile anche la "chimica" che si viene a creare tra i vari comprimari con il ripetersi di alcuni sketch che renderanno subito un’atmosfera familiare a cui non sarà difficile affezionarsi. Si registra l’assenza assoluta di doppiaggio, del quale però non si sente la mancanza, vista la tipologia di gioco. Nota di merito va anche all’idea di dividere gli schermi del Ds quasi fossero bocca e testa della nostra Mackenzie: lo schermo superiore ospita il pensiero della piccola investigatrice, quello inferiore il dialogo in tempo reale.

PUNTA E CLICCA: QUESTA VOLTA E’ PROPRIO IL CASO DI DIRLO…

Il gioco riprende la classica formula del "Punta e Clicca", formula in grande auge sulle avventure grafiche solitamente facenti capo al personal computer. Il sistema di gioco, quindi, consisterà nel puntare con il nostro fidato stilo l’oggetto da esaminare o la persona con cui parlare per vedere la nostra Mackenzie , accompagnata del suo fido aiutante fungo Funghi, zampettare verso l’oggetto del nostro interesse pronta ad interagirvi. La nostra piccola alter-ego virtuale investigherà a fondo esaminando, interrogando e archiviando. Si, perchè, oltre i quattro casi principali da risolvere, ci saranno una serie di divertenti extra, tra cui un caso aggiuntivo, mini-giochi, un archivio delle stranezze osservate nel corso dell’avventura principale e le traccie componenti la colonna sonora.Touch Detective è un’avventura grafica dal buon ritmo narrativo con una longevità molto limitata. L’intera avventura durerà un sei o sette ore ad essere ottimisti. Il gioco in sè ha la capacità di tenervi incollati allo schermo, sebbene anche gli enigmi presenti, per quanto per essere risolti abbisognano di una certa dose di irrazionalità, non sono poi così difficili, soprattutto per i veterani che si cibano di "pane e avventure grafiche".

ESAMINANDO ESAMINANDO…

Touch Detective è un’avventura grafica che non splende nel firmamento dei capolavori, ma non sarà nemmeno una perdita di tempo e di soldi per coloro che vogliono divertirsi con un genere che è sempre un gran piacere rigiocare. Se invece siete amanti delle avventure a base di colpi di scena girate pagina e cercate qualcos’altro.

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