Trident’s Tale Recensione

Recensito su Nintendo Switch

Trident's Tale Recensione

L’estate sta finalmente arrivando. Siamo pronti per salpare in mare, o al massimo farci i bagni nell’acqua. Nel caso della prima, meglio immedesimarsi in un pirata e mettere in piedi una propria ciurma, con personaggi che c’aiutano non solo a sbarazzarsi di altri pirati e ufficiali della marina, ma anche a far luce su un artefatto molto potente. Questo, in parole povere, è Trident’s Tale.

Trident’s Tale RECENSIONE di un’avventura piratesca tutta italiana

Nella prima parte del 2025 abbiamo visto uscire già diversi titoli provenienti dagli studi del nostro Stivale, come lo sfrecciante Star Overdrive dei romani di Caracal Games (qui la recensione del titolo ispirato a Zelda: Breath of the Wild) e il futuristico Steel Seed di Storm in a Teacup, anch’essi romani (ecco qua la recensione del titolo furtivo).

Effettivamente, all’appello manca un gioco con un’ambientazione completamente diversa dagli altri menzionati, magari dal sapore estivo. Anche se On Your Tail ci aveva già deliziato tempo fa (recuperate la nostra recensione del titolo di Memorable Games) per via del suo forte richiamo all’estate italiana, Trident’s Tale vuole portarci in un’avventura per i sette mari, vestendoci i panni di una giovane pirata di nome Ocean.

Un nome non dato così per puro caso da 3DClouds, autore milanese conosciuto per il ben noto King of Seas. Un forte eco di quelli che sono la base di questo gioco e la stagione estiva praticamente davanti alla porta. E nel complesso, questo viaggio piratesco è stato burrascoso o limpido come un cristallo? Diciamo che la risposta sta nel mezzo.

Trident's Tale Recensione
Ocean, la protagonista di Trident’s Tale dagli iridi di diverso colore

La leggenda del Tridente della Tempesta

Richiamata dal suo patrigno Laertes a sbrigare una faccenda per il suo conto, Ocean scopre nella totale casualità un particolare frammento appartenente al leggendario Tridente della Tempesta, un potente artefatto magico temuto in tutti i mari che, stando dai racconti, è stato spezzato in molti pezzi disperdendosi ovunque nel mondo.

Quello che sembrava solo una leggenda per Ocean è invece diventato realtà. Ciò alimenta l’entusiasmo della giovane, che decide così di andare a chiedere ulteriori dettagli al suo mercante di fiducia. Nel mentre, compie anche il suo primo atto piratesco: il furto di una sciabola sequestrata dai soldati della marina.

Un gesto, unito al ritrovamento di un frammento del tridente, che conduce la piratessa a una lunga sequela di eventi. Soldati che rivogliono indietro la sciabola rubata, un gruppo di bucanieri scheletrici che hanno messo a soqquadro l’isola e rapito il povero Laertes.

Ocean inizia così la sua avventura da pirata a bordo del suo veliero, allo scopo di ritrovare il suo patrigno e mettere mano sui frammenti del tridente. Alle sue calcagna ci sono i consueti guastafeste, rappresentati dagli scheletrici tirapiedi di Cornelia, l’antagonista principale del gioco.

La storia di Trident’s Tale è modesta per longevità e nel complesso molto semplice e leggera, quasi indicata più per un pubblico di giovanissimi. L’incipit parte piuttosto bene, mettendo in scena un avvio già concitato e diversi pretesti per spingere Ocean all’avventura. Andando avanti si scoprono altre cose sul passato della piratessa, sul rapporto con Laertes e sui misteri legati al Tridente della Tempesta.

Certo, non aspettatevi una profondità di chissà quale tipo sulla storia, né tantomeno sui personaggi che, per quanto carini esteticamente, si mostrano poco incisivi, complici anche le espressioni facciali non sempre sincronizzate con i dialoghi. Ad ogni modo, i toni scanzonati di Trident’s Tale si sposano positivamente in un’avventura del genere.

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Le ambientazioni isolane di Trident’s Tale sono abbastanza varie

Insieme all’arrembaggio!

Il sistema di gioco di Trident’s Tale ricorda un mix tra uno Zelda: The Wind Waker, Sea of Thieves e Assassin’s Creed: Black Flag, formato da una base con combattimenti a terra o in mare in terza persona, alternati a momenti di pura esplorazione e alla risoluzione di enigmi e mappe del tesoro.

In tutto questo si può dire che da una parte ci sono diverse criticità importanti penalizzate dal comparto tecnico, dall’altra abbiamo degli aspetti positivi degni di nota. Iniziamo dai lati negativi spiegando prima di tutto i combattimenti, tra i più colpiti in tal senso.

Le battaglie di Trident’s Tale si strutturano in due modi: sulla terraferma e sul mare a bordo della nave. A piedi, Ocean è equipaggiata principalmente di un’arma da mischia, con la quale effettua un attacco leggero in combo e un attacco pesante, e di una pistola per colpire a distanza i nemici.

Ocean può anche utilizzare le abilità dei suoi alleati, arricchendo così il suo bagaglio combattivo. Ad esempio, la sciamana Aleq fa lanciare un anatema a distanza, il pirata violinista Pedro fa curare e infligge lievi danni ad area, e così via. Inoltre, ognuna di esse può essere potenziata attraverso un albero delle abilità spendendo un certo quantitativo di Grog.

E a proposito di potenziamenti, l’arsenale di armi e il vestiario di Ocean può essere ulteriormente raffinato tramite il tavolo da lavoro presente sulla nave, utilizzando i materiali raccolti durante il viaggio. Sempre con il tavolo si possono produrre nuove armi da combattimento, nuovi vestiti e nuovi consumabili per la piratessa.

Per quanto riguarda i combattimenti navali sono semplicemente costituiti da attacchi con i cannoni, ponendo la visuale della telecamera nella direzione dove si vuole attaccare (c’è un apposito indicatore nell’HUD). Analogamente alle armi e ai vestiti, anche la nave di Ocean può essere potenziata al tavolo da lavoro, come del resto si possono costruire nuove vele, cannoni e tanto altro.

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Quando vuole, Ocean può colpire i nemici dalla distanza con la sua pistola

Arriviamo adesso alle criticità del sistema di combattimento di Trident’s Tale, che come detto prima sono legate un bel po’ al comparto tecnico. Innanzitutto, la gestione della telecamera non aiuta come dovrebbe in certi frangenti, trovandosi a combattere con la visuale coperta da alcuni elementi scenici (es. alberi, colonne) che non dà modo di capire la situazione.

A questo si aggiunge un problema che mi è capitato poche volte, ma quando è successo è stato fastidioso. Ossia, lo sbattere contro muri invisibili nelle zone dove non ci sono ostacoli o barriere. Questo di fatto rende più confuso l’approccio difensivo, con il rischio di una spiacevole sconfitta per colpa di un inspiegabile “blocco inesistente” che complica gli spostamenti.

Inoltre la tenuta dei fotogrammi non è sempre omogenea (prendendo in esame Nintendo Switch, la versione testata). Precipita nelle aree aperte in cui c’è una maggior densità di elementi a schermo, ma migliora – e di tanto – negli spazi al chiuso o in zone aperte con poca quantità di elementi scenici; nell’ultimo caso, la fluidità è rimasta granitica per tutto il tempo, garantendo così dei combattimenti puliti.

Allontanandosi dalle questioni più tecniche, la qualità delle battaglie è di base funzionale, per quanto a tratti sia un po’ ridondante nella varietà dei nemici (compresi i boss) e nel pattern dei loro attacchi. Se alla fine consideriamo a chi si rivolge il gioco (giovanissimi, e aggiungo anche i neofiti di videogiochi), questo titolo rappresenta una sufficiente base di partenza.

Tante isole in questo oceano blu

Nell’altro specchio della medaglia, Trident’s Tale regala dei buonissimi pregi. Gli enigmi ambientali a cui prenderemo parte nei templi o nelle zone all’aperto sono semplici per struttura, però variegati e divertenti. Spesso ci ricompensano a dovere, che sia un oggetto per Ocean e la nave, o un frammento del Tridente (quest’ultimo solo nei templi).

O perché no, pure le mappe del tesoro che indicano approssimativamente il punto dove è seppellito un baule, mettendo quindi alla prova le proprie capacità di lettura della mappa. Questo ne va a beneficio dell’esplorazione, che nel complesso è fatto molto bene e non risulta mai frustrante.

Ogni angolo di ciascuna isola nasconde i suoi segreti. Un baule, delle risorse per il crafting o un enigma ambientale con una ricompensa da prendere, esplorare in Trident’s Tale è piacevole nella sua semplicità. Il tutto agevolato dalle scorciatoie che, una volta attivate, evitano all’occorrenza di dover ripetere il medesimo percorso fatto la prima volta, eliminando ogni possibile tedio.

Il senso di progressione, pur sapendo di già visto in altre opere, non è male e si percepisce mano a mano che si va avanti, incentivato dalla crescita dei parametri vitali e magici di Ocean, dal potenziamento dei poteri degli alleati mediante un albero delle abilità, e da un sistema di crafting di facile immediatezza già spiegato in precedenza.

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In Trident’s Tale si possono fare brutti incontri con dei mostri marini, come lui!

Conclusione della recensione di Trident’s Tale

Trident’s Tale è un’avventura nel mondo dei pirati che, attingendo ad alcune opere ben note nel panorama videoludico, si pone come un’esperienza leggera e scanzonata, con una storia tranquilla senza particolari profondità a livello di regia e personaggi, e un gameplay semplice ed immediato.

L’opera dei milanesi di 3DClouds propone sul piatto un lavoro riuscito a metà: da un lato ci sono una buona componente esplorativa, un buon sistema di progressione e degli enigmi ambientali simpatici ed eterogenei; dall’altro i problemi tecnici riguardanti la visuale della telecamera, i fotogrammi e le collisioni macchiano significativamente il feeling del sistema di combattimento, che di base è abbastanza discreto per quanto poco profondo.

Trident’s Tale è quasi un peccato, insomma, a causa di quelle magagne di natura tecnica. Ma nonostante ciò, merito dei suoi pregi elencati qui, non è neanche un titolo da meritarsi una bocciatura secca. Per quello che mi ha lasciato, posso dire che un po’ di cuore messo dagli sviluppatori in questo progetto si vede. Confido tuttavia in qualche patch post-lancio che aggiusti dove necessario.

Ricordo che Trident’s Tale è attualmente disponibile per l’acquisto su PC (Steam ed Epic Store), Nintendo Switch, Xbox e PlayStation.

6.5
Un'avventura piratesca colorata e sufficiente.

Pro

  • Buona componente esplorativa
  • Enigmi variegati e ben strutturati nella loro semplicità
  • Buon senso di progressione
  • I personaggi sono tanto belli nell'estetica...

Contro

  • ... però meno incisivi sulla caratterizzazione
  • Visuale della telecamera non sempre accurata
  • Varie imperfezioni tecniche che penalizzano il sistema di combattimento
Vai alla scheda di Trident’s Tale
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