World Cup Manager 2010 – Recensione Scudetto 2010

Per dimenticare il 2009

Ci sono voluti due anni, uno di riposo, decisioni, scelte, attimi da spettatori ­mentre Football Manager e la SEGA continuavano ad attirare sul loro prodotto tutta la cerchia dei giocatori manageriali. Ci sono voluti due anni per la Eidos e Championship Manager (Scudetto in Italia) per tornare sulla scena e tornare ad essere una valida alternativa al prodotto SEGA. Valida alternativa, sì, non sostituto in tutto e per tutto.
Scudetto, come spiegato, nel 2009 non si è presentato sulla scena videoludica, dopo che si era parlato di un rinvio al mese di Aprile: sicuramente una mossa inutile dato che FM, pubblicato ben cinque mesi prima, aveva già messo le radici offrendo un prodotto tempestivo e ottimale. Ecco quindi che, anticipando stavolta il manageriale SEGA di quasi due mesi, Eidos torna con Scudetto 2010: tempestivo, sì, ma nulla più.

Allenare

Prima di inoltrarci nel capire cosa ci offre di nuovo Scudetto, soffermiamoci un attimo sull’aspetto tecnico e grafico, dato che, come solitamente accade in queste produzioni, c’è ben poco da disaminare.
Con un sonoro ovviamente limitato solo agli effetti della tifoseria nel momento della partita, la schermata si presenta più colorata e allegra, quasi più coinvolgente.
Il momento della partita è sempre ben strutturato, con cartelloni, stadi e contorni ben architettati, e stavolta Scudetto 2010 presenta anche una validissima aggiunta che era già stata punto fermo di Football Manager 2009: la partita in 3D. Sebbene nel gioco SEGA in molti abbiano storto il naso per la gestione poco interessante e appassionante del sistema 3D, il prodotto Eidos colpisce grazie alle sue 500 e più animazioni dei calciatori, ben più realistici rispetto alla controparte manageriale. Dopo ogni azione ci sarà una reazione e si noterà facilmente lo scontro tra il giocatore forte e quello debole, anche a suon di dribbling e finte. Ovviamente questo sistema, a lungo andare, se siete manager da quattro o cinque stagioni, può diventare monotono e poco rapido per chi ama solo curare l’aspetto finanziario e appunto gestionale della propria squadra. E quindi ecco che entra in gioco, così come fu per FM, la possibilità di tornare alla modalità 2D, con i classici "pallini" colorati che daranno meno realtà alla partita ma che renderanno di più l’idea del classico manageriale calcistico. Mera copia di un sistema già sviluppato? Forse sì, ma era d’obbligo per Scudetto rilanciare un sistema perfezionato: le migliorie si notano, ma c’è da calcolare che ci sono voluti due anni per mettere su un sistema del genere.
 



Una partita in 3D


Organizzare

Passando al contesto manageriale, la Eidos ci darà la possibilità di caricare un database fermo al primo Luglio 2009, con tutti i trasferimenti quindi aggiornati a Gennaio 2009, stagione passata, così da concederci la possibilità di gestire al meglio l’intera campagna acquisti estiva e casomai evitare di ripetere errori che la nostra squadra prescelta ha commesso in questo inizio di campionato. Potremo anche scegliere di avviare tutto con un database fermo al primo Settembre, quindi con tutti gli aggiornamenti avviati, tanto per farne un esempio Snejder all’Inter o Semioli alla Sampdoria, entrambi acquisiti in extremis: questa scelta ci darà comunque la possibilità di partire dal primo Luglio, ma per poter usufruire del dabatase in questione dovremo effettuare un aggiornamento dal peso di 100 MB. Non una cosa piacevole dato che si tratta di un’ulteriore installazione per il gioco, ma diciamo che in questo caso la Eidos decide di farvi pagare con un po’ di fatica la scelta di partire con la campagna acquisti già fatta.
Una volta fatta la nostra scelta ecco che dovremo inserire, come di consuetudine, le nostre generalità e prendere in mano una squadra a nostro piacimento: ricevuto il benvenuto dalla digirenza ci catapultiamo subito nel sistema di news aggiornate "ora per ora", ovviamente in maniera aleatoria dato che le ore in un gioco manageriale trascorrono come i minuti. Insomma non ci sarà da premere ogni volta un pulsante "avanti" o "continua" per passare alla notizia successiva. Magari questa è una cosa che fa piacere a chi non sopporta l’attesa, ma può dar fastidio a chi ha bisogno di fermarsi a ragionare ore e ore sulle scelte da fare.
Innovazione ancora più interessante sull’aspetto della giocabilità si ritrova nelle tattiche da impostare per le partite. Laddove andremo a creare la nostra formazione avremo la possibilità di organizzare, come se stessimo disegnando su una lavagnetta, il movimento dei nostri giocatori in tre fasi: posizionamento, cross, tiro, andando a decidere chi tirerà, chi si sposterà sulla fascia per attirare a sè il difensore e chi si infilerà in area di rigore per effettuare il tiro decisivo. Un sistema davvero molto accattivante che potrete testare in qualsiasi momento in allenamento portando la vostra squadra alla prova pratica su campo. Questo sarà possibile con qualsiasi calcio di punizione o calcio d’angolo, quindi per ogni movimento da palla inattiva. Per il resto ritroveremo sempre le immancabili istruzioni ai diversi giocatori: corri sulla fascia, effettua passaggi filtranti, fai da centravanti boa e le classiche indicazioni che si possono dare.
 



L’organizzazione tattica su un calcio di punizione


Osservare

Tocca ora, infine, alla terza grande innovazione di questo nuovo titolo manageriale: gli osservatori. Da sempre punto chiave delle partite di chi riesce a vedere il calendario del 2020 in un gioco gestionale, l’osservatore ha il compito di trovare il valido sostituto al campione che nel 2010 sta regalando emozioni al tifoso. Pensatevi alla guida del Real Madrid e immaginate di dover in qualche modo sostituire il San Pietro della squadra, Raùl Gonzalez Blanco, oramai prossimo ad un’età avanzata e non avere un valido sostituto in squadra (sarà difficile, ma mai dire mai): l’osservatore avrà il compito di andare alla ricerca di un giovane campione che nel giro di un anno o massimo due possa prendere in mano le chiavi del centrocampo. Potrebbe essere mandato in Paraguay, così da scoprire un campione che non sarebbe mai venuto a galla, oppure mandato in Italia dovrebbe potrebbero proporvi un Giovinco o un campione a noi ancora sconosciuto, o, perchè no, decidere di lasciarlo cercare in Spagna così da poter ricevere un azzeccato consiglio per l’acquisto di Juan Manuel Mata.
Una volta che l’osservatore avrà poi avviato la sua ricerca nel posto prestabilito, vi comunicherà le sue scoperte, le sue idee, le capacità del giocatore, attuali e potenziali, andando a completare pian piano la percentuale di conoscenza su quel giocatore, che andrà da uno 0% ad un 100%: più tempo avrà l’osservatore per la sua ricerca, meglio sarà.
Un sistema interessante anche questo, senz’altro, che vi permette di mandare tutti in qualsiasi posto e grazie ad una buona mappa del mondo riuscirete a tenere sotto controllo l’intera situazione del vostro talent scout team. 

 



Le conoscenze del nostro osservatore

Insomma Scudetto 2010 presenta interessanti aggiunte all’edizione del 2008: la grafica in 3D è sicuramente superiore all’unica vista finora, quella di FM09, la gestione degli osservatori risulta più architettata rispetto a quella della controparte SEGA e anche l’aggiunta delle tattiche da disegnare come noi vogliamo non è da meno. Visto così si dovrebbe dire che Scudetto ha nettamente surclassato il colosso SEGA, ma purtroppo non ci possiamo sbilanciare ad affermare tanto. Football Manager regala ancora quell’esperienza che Championship Manager non riesce a donare: la possibilità di tenere conferenze stampe, di assistere a divertenti news di gossip o piccole sciocchezze del mondo del calcio, la schermata principale della propria squadra che presenta i giocatori con parametri totalmente diversi ( da 1 a 99 rispetto alle 20 possibili opzioni di FM) sono tutte caratteristiche che rendono il prodotto diverso quanto basta per non farlo sembrare una copia ma altrettanto sgradevole per chi ha deciso di legarsi ad una saga. In ultima analisi resta da dire anche che Scudetto 2010 ha presentato questo prodotto migliorato e superiore ad un prodotto che risale ad un anno fa; quando sarà la volta di Football Manager 2010, che vedrà la luce due mesi dopo il prodotto Eidos, allora potremo senz’altro tirare le somme e dire chi ne esce davvero vincitore da questa sfida che per un anno è mancata un po’ a tutti gli appassionati del gestionale calcistico.

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