Ys VIII: Lacrimosa of Dana – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Ormai da molti anni il genere dei Jrpg propone titoli con meccaniche e ambientazioni moderne, allontanandosi dai classici canoni del passato. Scelta comprensibile, ma non sempre apprezzata da tutti. E poi giunge Ys VIII: Lacrimosa of Dana, un action Jrpg che conferma la possibilità di riuscire a concretizzare un ottimo titolo senza allontanarsi dalle basi del genere, da molti considerate antiquate e riciclate. Chi conosce Ys sa già qual è lo stampo della serie, che vede come protagonista Adol Christin, un giovane spadaccino che si fregia del titolo di avventuriero. Impegnato tra un viaggio e l’altro alla ricerca di nuovi misteri da svelare, Adol si ritrova sempre a fronteggiare grandi minacce e, questa volta, l’avventuriero finirà naufrago nella misteriosa e pericolosa Isola di Seiren.

Un’avventura spronata dalla sopravvivenza

Adol Christin è in viaggio per mare, a bordo della mastodontica Lombardia insieme al suo partner presente in altri titoli della serie, Dogi. I due sono stati assunti come marinai durante il tragitto per il continente di Eresia. La rotta per la destinazione include l’avvicinarsi, seppur per pochi minuti, all’isola di Seiren, temuto luogo che le voci dicono essere maledetto. Adol rimane incuriosito da questi pettegolezzi, ma è comunque determinato a giungere a Eresia per nuove avventure. È a questo punto che una creatura marina dalle dimensioni spaventose  affonda la Lombardia, mettendo a repentaglio la vita dei passeggeri. Da solo, con alcune parti distrutte della Lombardia al suo fianco, Adol si ritrova così naufrago sull’isola di Seiren, pronto a rimboccarsi le maniche per uscirne vivo. Il ragazzo dai capelli rossi non sarà l’unico naufrago della nave nell’isola: si riunirà presto con Dogi e farà con lui nuove conoscenze. Stabilito un piccolo gruppo di sopravvissuti, nasce il Castaway Village, un rifugio per gli sfortunati passeggeri a bordo del veliero affondato. Parte del gruppo faticherà per trovare le risorse e sostentarsi giorno dopo giorno, mentre escogitare il metodo di fuga dall’isola maledetta sarà la priorità. Adol farà inoltre amicizia con Laxia Von Roswell, una giovane tedesca di famiglia nobile, e Sahad Nautilus, un rinomato pescatore greco. Questo trio esplorerà l’Isola di Seiren, alla ricerca di altre vittime dell’assalto subito alla Lombardia. Ben presto il trio scoprirà che l’isola è un luogo non solo abitato da temibili creature, ma anche pieno di misteri e segreti che vanno ben oltre le più fantasiose aspettative.

Un’isola da esplorare, ricca di ambientazioni e atmosfere diverse

Come la serie insegna, l’esplorazione è uno dei punti fondamentali di Ys VIII. Adol girerà l’Isola di Seiren in lungo e in largo, dalle vaste piane alle invalicabili vette, passando per coste deserte a pericolose segrete. La ricerca di materiali utili per la fuga e degli altri naufraghi della Lombardia avrà la priorità, ma lo spirito da avventuriero di Adol porterà quest’ultimo al desiderio di svelare il perché l’Isola di Seiren sia considerata un luogo maledetto e dimenticato. A rendere più intricati i misteri nell’isola sono i ricorrenti sogni del nostro protagonista, nei quali vedrà spesso le vicende di una fanciulla di nome Dana, apparentemente una prescelta che ha vissuto sull’isola. I paesaggi sono ben realizzati e colorati, conferendo un’esperienza gradevole all’occhio del giocatore, così come l’alternarsi delle ambientazioni non renderà mai monotone le esplorazioni. A distogliere l’attenzione da queste intervengono i ricorrenti sogni di Adol sulla misteriosa Dana. Mentre l’avventuriero dormirà, prenderemo il controllo della ragazza dai capelli blu e andremo a conoscerla meglio, al fine di indagare su alcuni strani avvenimenti dell’isola di Seiren. Il tutto accadrà in un’epoca passata e più agiata, lontana dai mostri e all’interno di un prosperoso regno chiamato Eternia.

Un gameplay classico, ma dinamico e player-friendly

Gran parte di questa recensione si baserà sul gameplay e il battle-system, in quanto c’è molto da dire, fortunatamente in termini positivi. Falcom ha fatto centro, sviluppando delle meccaniche che rendono piacevole, rapida e semplice l’esperienza di Ys VIII: Lacrimosa of Dana. Sebbene il nome “Isola di Seiren” possa suonare come un luogo relativamente piccolo, la mappa sembrerà invece non avere mai fine. La notevole presenza di quest secondarie, così come il dover andar e venire dal Castaway Village, renderebbe pesante lo scorrere del gioco: per questo motivo saranno disponibili dei Warp Point per teletrasportarsi velocemente in ogni singola area dell’isola, anche all’interno dei dungeon stessi. L’esperienza in termini di gameplay è resa semplice e scorrevole grazie a un’immediata ma efficace interfaccia, che permette di accedere a tutte le funzionalità più utilizzate del gioco con un tocco. Potrete pescare, controllare il diario di Adol – che contiene tutte le informazioni ricavate tramite esplorazioni e combattimenti – accedere agli oggetti da utilizzare e controllare la mappa (ed eventualmente usare la modalità Warp) premendo un semplice pulsante direzionale sul pad, senza bisogno di aprire il menù principale. Quest’ultimo, infatti, sarà utilizzato dal giocatore per lo più allo scopo di salvare la partita, cambiare i membri del party e assegnare loro nuove tecniche da usare durante le battaglie.

A proposito di combattimenti, che dire se non l’impeccabilità con cui Falcom realizza action jrpg dai ritmi veloci e mai noiosi? Ys VIII: Lacrimosa of Dana è la prova vivente che la compagnia è in grado di far risaltare al meglio il suo stile senza le limitazioni tecniche di una console come la PlayStation Vita. La mia esperienza su questo titolo si basa sulla versione PlayStation 4, che da un taglio netto alle lag e ai frame a rilento durante gli scontri, regalando una fluidità di movimento priva di impedimenti, differentemente a quanto accaduto in altri titoli della Falcom su PlayStation Vita (come il recente Tokyo Xanadu). Non a caso, alcune modalità di gameplay sono esclusive della versione PlayStation 4, modalità che sarebbero state impossibili da riprodurre su PlayStation Vita: Interception e Suppression.

Queste due modalità si incentrano sui territori da proteggere e conquistare. I naufraghi della Lombardia si stabiliranno in quello che verrà nominato “Castaway Village”, ma alle bestie che dominano il luogo da tempo immemore non piacerà, e tenteranno di assalire il villaggio. Toccherà ad Adol e compagni, avvisati dagli abitanti, intervenire a difesa del forte combattendo i nemici e potenziando le difese del villaggio fornendo materiali a Dogi. Con le giuste attrezzature il Castaway Village sarà dotato di catapulte, barricate e trappole destinate a facilitare la respinta dei nemici. Questa modalità, Interception, permette ovviamente di acquisire esperienza e ottenere rari materiali ricavati dai mostri, oltre a salvaguardare il villaggio e i naufraghi. Proseguendo nel gioco si avrà la possibilità di conquistare altri territori, in modo da decimare la popolazione dei mostri aggressivi. Le Suppression funzionano in un modo molto simile alle Interception, con l’eccezione che la squadra di Adol andrà all’attacco dei nemici, distruggendone i nidi e tentando di sconfiggere il boss della zona, con i membri del villaggio nelle retrovie a fornire supporto. Queste due modalità, in sintesi, sono degli ottimi metodi per accumulare materiali e ottenere fiducia da parte degli altri naufraghi. Nel video qui sotto vi mostriamo una fase di Interception dal gioco. Il video ha lo scopo di svelare le motivazioni per cui questa modalità non è presente su PlayStation Vita, per via dei requisiti che richiede. Inoltre, potrete approfittarne per avere un assaggio del Battle System.

https://www.youtube.com/watch?v=9fxAdFIADMo

Non c’è molto da dire invece sul sistema di crescita e di sviluppo dei membri del party: la formula è una tra le più classiche, che vede il semplice level up come sistema per far diventare più forte il personaggio, così come fargli apprendere nuove tecniche, posto che il personaggio in questione sia attivo in battaglia. Fortunatamente i sei personaggi che saranno disponibili nel party hanno velocità di movimento e stili di combattimento molto diversi l’uno dall’altro, permettendo al giocatore di sbizzarrirsi. Se Adol è un personaggio abbastanza bilanciato da tutti i punti di vista, il forzuto pescatore Sahad compensa la sua scarsa velocità di movimento con una forza fisica devastante e con delle possenti tecniche a corto raggio. D’altro canto ci sono anche personaggi come il tiratore Hummel, rapido e capace di colpire a distanza con la sua arma da fuoco, a scapito di una debole difesa. I personaggi sono divisi in 3 categorie: Slash, Pierce e Strike. Ogni tipologia di attacco è efficace su certi nemici e debole su altri.

Il Castaway Village apre i battenti!

Se c’è qualcosa che potrà veramente rapirvi in Ys VIII: Lacrimosa of Dana, è la nascita e lo sviluppo del Castaway Village. Adol, insieme a Dogi, al capitano della Lombardia Barbaros e ai primi sopravvissuti fonderanno questo villaggio, che sostenterà i suoi abitanti durante la permanenza all’Isola di Seiren. Nato inizialmente come rifugio temporaneo, il Castaway Village diventerà il fulcro vitale per il miglioramento del party e fare scorta per le esplorazioni. Man mano che Adol salverà altri naufraghi sperduti nei vari angoli dell’isola, questi si aggregheranno al gruppo e forniranno assistenza secondo le loro vocazioni. Potreste salvare un dottore, il quale vi fornirà pozioni ed erbe mediche in cambio dei materiali, oppure una commerciante che aprirà un vero e proprio mercatino basato sul baratto (in quanto il denaro, date le circostanze, non ha alcun valore). Ogni singolo naufrago che andremo a salvare contribuirà per rendere migliore la permanenza nell’isola maledetta, ma non solo. Alcuni ostacoli presenti nelle varie mappe non saranno rimovibili con soltanto a disposizione i membri del party. Avere più abitanti nel Castaway Village espanderà gli orizzonti di questa esplorazione, in quanto grazie ad essi sarà possibile rimuovere dei macigni enormi che bloccano nuovi sentieri, oppure costruire un ponte per collegare due vette.

Con il passare del tempo sull’Isola tutti gli abitanti si apriranno l’uno con l’altro, rivelando le loro origini e i loro ceti di appartenenza. Per un motivo o per l’altro, i passeggeri della Lombardia vengono da regioni differenti, e alcuni di questi interessanti personaggi sono dei nobili, altri dei guerrieri, altri ancora malfattori. Tali differenze saranno comunque tralasciate in vista dell’unico obiettivo in comune: fuggire dall’isola di Seiren. Ogni naufrago fornirà inoltre supporto durante le Interceptions e le Suppressions, attivando un’abilità che conferirà bonus al party: Licht, che di professione è dottore, sarà in grado di rigenerare gli HP del party durante questi scontri, mentre personaggi come Dogi attaccheranno direttamente i nemici. Fondamentalmente, allargare il più possibile il villaggio fornirà diversi profitti, come il poter craftare equipaggiamenti di vario tipo, dar vita a una fattoria per realizzare ingredienti e migliorare l’umore dei sopravvissuti. Al villaggio sarà infine presente una bacheca di annunci, ove è possibile accettare delle quest secondarie, volte sia a migliorare il sostentamento del villaggio che a soddisfare le richieste di un personaggio in particolare. Esaudire le richieste degli abitanti farà sì che la stima e fiducia nei confronti di Adol salga e ciò comporterà una maggiore compattezza di gruppo, permettendo agli abitanti di aprirsi con Adol (oltre a essere una delle condizioni necessarie per assistere al finale positivo). Per concludere, il Castaway Village è un vero e proprio centro operativo dove il giocatore trascorrerà parecchie ore di gioco al fine di potenziarsi e migliorare i rapporti all’interno del villaggio, dovendone anche gestire l’andamento.

Le minuscole pecche di Ys VIII: Lacrimosa of Dana

Anche Ys VIII: Lacrimosa of Dana, ha dei piccoli difetti sparsi qua e la, fortunatamente non abbastanza corposi da compromettere l’esperienza a chi vuole godersi questo titolo. Tuttavia, potreste rimanere leggermente delusi dal comparto grafico e dal doppiaggio. Sia chiaro, i modelli dei personaggi ideati in casa Falcom sicuramente non hanno mai spiccato per originalità, quindi tralasciamo anche il fatto che alcuni personaggi di Ys VIII: Lacrimosa of Dana siano molto somiglianti a certuni dei titoli precedenti. Il principale problema viene riscontrato nella mancanza di espressività in certe fasi di gioco. La quantità di cutscene animate è misera, se escludiamo quelle di introduzione e quelle verso le ultime fasi di gioco. Sebbene non sia una nota particolarmente negativa, certi momenti avrebbero trasmesso sicuramente un impatto maggiore qualora accompagnati da un filmato, specialmente se includiamo il fatto che le animazioni dei volti dei personaggi non sono sempre espressive come dovrebbero. Una piccola stonatura, che risalta soprattutto se confrontata con le magnifiche ambientazioni citate in precedenza.

Dal punto di vista del comparto sonoro è stato fatto un discreto lavoro, con delle soundtrack in grado di conferire la perfetta scarica di adrenalina durante le esplorazioni e combattimenti. Molto evocative anche le melodie che terranno compagnia al giocatore mentre si trova al Castaway Village, il cui scopo è trasmettere spensieratezza e serenità in quell’angolo di paradiso all’interno della maledetta Isola di Seiren. A lasciar desiderare un poco è invece un doppiaggio inglese non ottimale, accompagnato da un dislivello nel sonoro che quasi forzerà il giocatore a dover diminuire il volume degli effetti e delle musiche per riuscire a sentire le voci di alcuni personaggi come Hummel. Come detto inizialmente, per fortuna, queste piccole sbavature non sono in grado di compromettere, se non in maniera minima, le lunghe ore di gioco che si trascorreranno con Ys VIII: Lacrimosa of Dana.

Falcom tenta finalmente di spezzare le catene che limitavano i suoi titoli, grazie alla scelta di adoperare anche la PlayStation 4 come piattaforma, e lo dimostra con delle piccole esclusive di gameplay come le Interceptions e le Suppressions, impossibili da gestire (e infatti non presenti) sulla ormai datata PlayStation Vita. Ys VIII: Lacrimosa of Dana è indubbiamente uno dei migliori Action Jrpg di quest’anno. Un titolo di nicchia e classico, in grado di appagare pienamente il tipo di pubblico a cui è destinato, con il suo gameplay semplice, dinamico ed efficace e colpi di scena in una ricca avventura calata nella giusta atmosfera. Trascorrete le vostre ore su Ys VIII: Lacrimosa of Dana e sentirete quell’inconscio desiderio (a differenza di Adol) di non voler più lasciare l’Isola di Seiren.

8.8

Pro

  • Gameplay dinamico e accessibile a tutti
  • Interfacce semplici ed immediate
  • Il Castaway Village è un'ottima meccanica
  • Atmosfera godibile

Contro

  • Piccole sbavature sul comparto grafico e sul doppiaggio inglese
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