Street Fighter IV – Anteprima Street Fighter IV

Dal vecchio al nuovo… a suon di arti marziali.

In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un cambiamento radicale nel mondo dell’intrattenimento. C’era un periodo dove i cartoni animati erano il frutto di un duro lavoro di disegnatori ed animatori. Le storie prendevano vita dalla carta, dai tratti di penna e dai pennelli. Ora, invece, la magia è tutta digitale. I disegnatori sono diventati computer grafici e tutto il mondo che sta di contorno a questo calderone di sogni è mutato, radicalmente. Anche per il cinema sta accadendo la stessa cosa, con timidi e sporadici attori digitali che prendono il posto di quelli veri e navigati.
Nel mondo dei videogame tutto questo è successo ormai da tempo. Le console a 16 bit, fatte di pixel grandi come una casa e tanta immaginazione, hanno lasciato il passo a mondi sempre più realistici e ricchi di dettaglio. Eppure, qualche vecchio nostalgico, ancora rimpiange quei personaggi spigolosi che si muovevano a scatti, ma comunque coloratissimi ed accattivanti, quei pupazzoni digitali che hanno riempito i suoi sogni da bambino.
Una delle più grandi fucine di sogni, fatta di pixel e fantasia, è sempre stata la saga di Street Fighter, sbarcata nel mondo videoludico nel lontano 1987. Ogni qual volta, però, si è provato a trasformare i lottatori di strada, da picchiatori in due dimensioni a lottatori tridimensionali, il gioco sembrava perdere parte della sua attrattiva.
Capcom sembra aver preso al volo la sfida, apprestandosi a far sbarcare il suo picchiaduro di punta su consolle di nuova generazione e PC. Ciò che è stato mostrato quest’anno, al Tokyo Game Show 08, ha fatto ben sperare. Che sia la volta buona? Non ci resta che indagare meglio.

Lottatori di strada in tre dimensioni

Abbiamo parlato della grande novità di questo Street Fighter IV: il comparto grafico. Ora non resta che esaminare a fondo questo aspetto ed iniziare a toccare con mano quello che dovremmo aspettarci alla data d’uscita del titolo.
A primo acchito, i grafici di Capcom sembrano aver svolto un lavoro davvero ammirevole, riuscendo a trasportare ciò che di significativo ed accattivante esisteva in due dimensioni, finalmente al mondo del 3D. Il modo in cui il tutto è stato impostato resta a metà strada tra un disegno, colorato a mano, ed elaborazioni grafiche digitali. L’aspetto cartoonesco che da sempre ha caratterizzato la saga di Street Fighter riesce finalmente a divenire una realtà anche in tre dimensioni, nel modo in cui Street Fighter Ex-Plus Alpha non era riuscito a fare. In quel titolo, infatti, i lottatori sembravano cubetti in movimento e, nonostante l’utilizzo di colori brillanti, le animazioni erano lente ed impacciate, lontane anni luce dalle frenetiche lotte alle quali SF ci aveva abituati.
Il mondo che, invece, ci mostrerà lo Street Fighter IV è un mondo colorato e cartoonesco, vicinissimo alla tradizione, apparendo mai così brillante, movimentato e luminoso come ora.
Una menzione particolare va fatta per i fondali, spettacolari e particolareggiati come non mai. Ciò che su consolle a 16 bit e con grafiche bi-dimensionali era impensabile realizzare, col 3D risulta decisamente più semplice. I luoghi dove i nostri lottatori di strada se le daranno di santa ragione appaiono stracolmi di particolari e abbellimenti. Gente che osserva e si sbraccia, macchine parcheggiate, mercati affollati, ponti su rigagnoli e anche di più. Sembra, dunque, che tutto il repertorio di Street Fighter sia stato mantenuto ma, col passaggio al 3D, sia stato anche decisamente migliorato. Da questo punto di vista la Capcom sembra aver centrato il bersaglio.
Per quanto riguarda animazioni, mosse ed effetti speciali, come già accennato, SF IV non smette di stupirci. Chi si aspettava movimenti lenti ed impacciati come in SF Ex-Plus Alpha rimarrà piacevolmente sorpreso. Vedere i vari lottatori darsele di santa ragione in maniera velocissima ci riporterà subito davanti alle macchinette arcade sulle quali SF andava davvero forte poiché, ed è un piacere poterlo affermare, tutto, dai movimenti alle mosse, è rimasto pressoché invariato. Invariato, certo, ma trasformato, da quello che era un 2D folle e colorato, ad un 3D altrettanto folle e colorato.
Per ora, dunque, per quel che concerne il sistema grafico, la Capcom sembra aver fatto faville, proponendo un titolo dallo stile old school, ma con capacità decisamente new generation.

 

Zangief e Blanka, riconoscibilissimi nonostante la nuova veste 3D, se le danno di santa ragione

Personaggio che viene, personaggio che va

Una delle sezioni più importanti di un picchiaduro, si sa, è sempre stata quella inerente ai personaggi, cosa ancor più vera se parliamo di titoli ormai storici, come Street Fighter. Personaggi al pari di Ryu, Ken, Blancha, Zangief, Vega e company, sono oramai amatissimi e conosciutissimi. Era praticamente logico aspettarseli di ritorno in questo attesissimo quarto capitolo della saga picchiaduro più famosa di sempre.
Ritroveremo, dunque, molti personaggi della saga, tra cui lo sbloccabile Akuma e, per la felicità dei giocatori casalinghi, anche Dan (direttamente dalla serie Alpha) e Fei-Long ( Street Fighter II: the new challenger), che mancheranno nella versione arcade del gioco. Sembra logico anche pensare alla presenza di qualche lottatore segreto, da sbloccare lottando, ma Capcom pare non essersi ancora espressa a proposito.
Quel che invece pare certo, è l’inserimento di nuovi personaggi, per la gioia di nuovi e vecchi fan, che potranno destreggiarsi con dei parchi mosse completamente nuovi e con lottatori mai visti prima. Abel, Crimson Viper, El Fuerte e Rufus saranno i nomi di queste nuove macchine da lotta, perfettamente giocabili e, lasciatemi aggiungere, anche degnamente caratterizzate. Se El Fuerte pare attingere, per il suo look, alla lucha libre messicana, Crimson Viper si mostra come una killer con curve mozzafiato, tutina, e cosce dai muscoli d’acciaio. Abel e Rufus sono, rispettivamente, un grosso e nerboruto lottatore di Kick Boxing, ed un ciccione nordico con tanto di baffoni biondi e treccine che pare ispirato al dissacrante Ciccio Bastardo di Austin Powers. Infine, esiste anche una quinta new entry, tale Seth, boss del gioco dall’aspetto decisamente truce, a metà strada tra il pelato Sagat ed il demoniaco Akuma, che potrebbe essere un personaggio non giocabile. Staremo a vedere.
Resta da sottolineare, a parere di chi scrive, la bellezza dei personaggi, che si mantiene sproporzionata ed accattivante anche nel 3D. Vedere Guyle e Mr. Bison che se le danno di santa ragione in un mare di poligoni perfettamente Street Fighter non ha davvero paragoni.

 

Ryu mentre si prepara a scagliare l’ormai famosissimo Hadouken

Un gameplay old per un divertimento tutto New

Oltre ad un sistema grafico decisamente nuovo ed entusiasmante e ad un parco personaggi vasto e variegato, quello che contraddistingue un buon picchiaduro da un mediocre "premi il tasto e molla il pugno" è il gameplay. Nella sua lunga storia videoludica, Street Fighter ha sempre potuto vantare delle meccaniche di gioco estremamente veloci e complesse, così da dare al giocatore la possibilità di un allenamento lungo e divertente per riuscire ad imparare le mosse più devastanti ed usarle correttamente nel momento del bisogno.
La cosa sembrava però andata persa con gli ultimi capitoli della serie, forse troppo lenti, con mosse e animazioni a velocità di lumaca, che mal si sposavano con la dinamicità e potenza che da sempre distinguevano la serie.
Street Fighter IV ha l’enorme compito di bissare i precedenti titoli e di modificare e riportare in auge ciò che, con l’andare del tempo, si è corroso e snaturato.
Da quel che è possibile vedere da immagini e filmati, gli sviluppatori sembrano aver colto nel segno, regalando a tutti i fan qualcosa di finalmente in linea con il nome Street Fighter.
Mosse velocissime e potenti, tecniche dall’effetto scenografico eccitanti e ad effetto, animazioni pressocchè perfette e colori vivissimi arricchiscono un gameplay che, all’apparenza, si mostra di tutto rispetto e vivacissimo come un tempo.
Davvero esaltanti i colpi andati a segno, che bloccheranno per un attimo il tempo di gioco, così da dare ancor di più un effetto dinamico e potente, in linea con gli stilemmi attuali dei film d’azione. Quest’idea sembra sposarsi in maniera perfetta con l’universo di SF, rendendo le lotte davvero eccitanti ed avvolgenti.
La Capcom, saggiamente, ha voluto lasciare invariato gran parte di ciò che sancì il successo della saga, trasportandolo, con maestria ed eleganza, nell’universo in tre dimensioni di nuova generazione. Certo, per sapere davvero se il tutto si rivelerà eccitante e funzionale dovremo aspettare l’uscita del gioco, anche se tutto ciò fin’ora mostrato fa sperare decisamente bene.

 

Seth, il temibile boss del gioco, mentre maltratta il nostro povero Ryu

Tirando le somme

Attendiamo davvero con impazienza questo quarto capitolo della saga picchiaduro più amata di sempre, un’uscita che dovrebbe avvenire verso Febbraio 2009 e che già vede flotte di fan in febbrile attesa di posare le mani su quel che, a detta di molti, potrebbe rivelarsi uno dei picchiaduro migliori della nuova generazione. Senza sbilanciarsi troppo, comunque, si può già asserire che l’avvento di SF verso lidi più new generation pare avverrà sotto una stella davvero buona, che non smetterà di stupire sino all’uscita, ed oltre, del titolo.
Buona fortuna a Capcom dunque, per questo vecchio, nuovissimo titolo, che ha la non facile missione di accontentare, non solo i fan di vecchio stampo, ma anche le nuove generazioni, rubando utenti e mercato a concorrenti molto più giovani e, si spera, molto meno carismatici ed appassionanti.
Attendiamo Febbraio 2009 per sguinzagliare i lottatori di strada su PS3, X-Box 360 e PC, senza dimenticare le tanto amate macchinette Arcade. L’attesa è davvero tanta, ed ormai non resta che aspettare per picchiare duro.

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