Pro Evolution Soccer 2009 – Recensione Pro Evolution Soccer 2009

Fifa c’è. E PES?

La Eletronics Arts ha avuto l’onore di lanciare la sfida nei primi giorni di Ottobre, e ora, a distanza di poco più di una settimana, Konami risponde con Pro Evolution Soccer 09, per riavviare quella sfida che già da tempo stavamo pregustando a suon di nuovi arrivi, in fatto di licenze, migliorie grafiche, tecniche, sonore e screen decisamente allettanti. Disponibile, in un primo momento, su Xbox360, PlayStation 3 e PC, l’ultimo capitolo della simulazione calcistica nipponica, arriverà presto anche su PlayStation 2, DS, PSP e Wii, dando così a tutti la possibilità, ovviamente in maniera diversa, di essere protagonisti del calcio.
Andiamo subito ad analizzare, passo per passo, più a fondo cosa ci dà PES09 e come può, se gli sarà concesso, superare Fifa nella solita sfida annuale.

Le licenze

Ovviamente alla base di un buon gioco di calcio che faccia da ottimo simulatore ci dev’essere un database consistente, che possa donare al videogiocatore un’esperienza indimenticabile. Nelle edizioni precedenti la Konami aveva, purtroppo, fatto registrare una mancanza abbastanza abbondante sotto la voce licenze e, quest’anno, si sperava qualcosa potesse cambiare: il cambiamento, in effetti, c’è stato, ma vediamo in che senso.
Viene aggiunta la licenza della UEFA Champions League, che permetterà al giocatore di ritrovarsi proiettato in una dimensione identica a quella vista in televisione durante la manifestazione: tutti i loghi, le modalità, le tabelle visive, la presentazione e l’inno ufficiale, sono stati riprodotti al meglio, senza poter permettere ad un appassionato di trovare un modo per lamentarsi. Ovviamente è un qualcosa di positivo, dato che la licenza è stata acquistata anche per alcuni dei prossimi anni a venire. Fatto un passo avanti, però, se ne fanno anche alcuni indietro e non è sicuramente questo quello che farà piacere ai videogiocatori; andiamo, quindi, a stilare una vera e propria lista delle aggiunte e delle perdite a livello di logo e squadra. 
Non mancherà assolutamente la Serie A, completa in tutti i suoi punti tranne che per lo stemma della Lega Calcio: d’altra parte lo stesso Seabass si era giostrato, mostrando a tutti, nella demo, la nuova modalità del Diventa un Mito, impersonandosi giocatore del Napoli. Quindi, sicuramente un occhio di riguardo, da parte dello sviluppatore nipponico, verso il campionato nostrano. Stessa cosa vale per il campionato Francese e quello Olandese, quindi tutto sommato per ora solo conferme. Notizie negative invece arrivano dal campionato Spagnolo, la famosa Liga, che partirà decimato, con pochissime squadre a disposizione: Barcellona, Deportivo La Coruna, Espanyol, Real Madrid e Villareal, in ordine alfabetico. È stata comunque annunciata una patch, scaricabile nei primi giorni di Novembre, che permetterà l’aggiunta di Atletico Madrid, Sevilla, Racing Santander e Valladolid nella schiera delle squadre disponibili. Il campionato tedesco sparisce completamente e, con esso, anche il Bayer Monaco, unica squadra tedesca con licenza nell’edizione 2008: scordatevi quindi di poter vedere Toni e Oddo in azione con i loro veri nomi e le loro vere casacche. E per chi, poi, ama il calcio più estero del normale, la Konami ha deciso di donare le licenze di Besiktas, Fenerbache, River Plate, Porto e Benfica, ricordandosi anche di riconfermare la mancanza della licenza alle nazionali di Germania, Bulgaria e Galles. Dulcis in fundo, in Inghilterra saranno autorizzate solo Liverpool e Manchester United: il resto lo vedrete sempre negli allegri nomi fantocci che la Konami dedica da secoli alle squadre più blasonate dell’oltre manica.
Ovviamente l’assenza delle licenze in tutte queste squadre, in tutti questi giocatori, non vi vieterà di giocare come meglio credete: è sempre presente, per fortuna, un buon editor che potrete usare per modificare tutti i nomi sia dei giocatori che delle squadre. E poi non è detto che col tempo non arriveranno degli aggiornamenti come quello già annunciato per i primi di Novembre: sperare non costa niente. Intanto la prima nota negativa c’è, anche perchè Fifa, in fatto di licenza, è lontana anni luce.

Diventare un Mito o restare anonimi

Non ci sono sostanziali novità nelle modalità principali: esibizione, la canonica amichevole nella quale potremo fare conoscenza con alcuni avversari e con comandi senza la spada di Damocle sulla nostra testa e senza troppe preoccupazione. Non mancano nè l’allenamento, nè le coppe e i campionati, a secondo delle licenze, ovviamente. Troviamo l’aggiunta della UEFA Champions League, come detto già prima riguardo le licenze, che può essere intrapresa in maniera esatta a come accade nella realtà con lo stesso sfondo agonistico.
La principale aggiunta, di cui s’era ampiamente discusso nelle prime presentazioni del gioco e si era già vista nella demo, è rappresentata dalla modalità "Diventa una Leggenda". Tutto inizierà con la creazione di un vostro alter ego, la vostra protesi digitale, per la prima volta presente in un Pro Evolution Soccer, sia a livello tecnico che a livello fisico: sceglietene il ruolo e iniziate la vostra avventura. Trattasi, comunque, di una interessante simulazione di un processo evolutivo di un qualsiasi campioncino che parte dalla squadra di quartiere e raggiunge la squadra che vincerà la Champions League, tanto per restare in tema. Potrete migliorare, di anno in anno, non solo il vostro aspetto fisico, ma anche quello tecnico, diventando sempre più un grande talento.

Vediamo come, però, si svilupperà la vostra carriera seguendo passo passo i vostri progressi. All’inizio dovrete scegliere in quale campionato il vostro Mito diventerà famoso: sono divisi sommariamente per spagnolo, italiano, inglese e francese, ma è ovvio che potete modificarlo a piacimento, come accade nella Master League. Poi sarete coinvolti in una partita di talent scout, alla ricerca di talenti e voi giocherete in una delle due squadre, ovviamente inventate per l’occasione: alla fine della partita riceverete tre offerte che, se avete scelto il campionato italiano, verranno da Genoa, Catania e Napoli. Fatta la vostra scelta, che all’inizio non influenzerà niente, entrerete nella società da voi scelta e dovrete iniziare a fare esperienza: non potete giocare, ovviamente, in prima squadra, quindi le vostre partite si limiteranno a quelle di allenamento infrasettimanale contro la prima squadra, durante le quali sarete schierati nelle riserve e dovrete farvi notare in qualche modo. Spesso sarete schierati anche nel ruolo che meno vi compete, senza però esagerare e dovrete essere bravi ad adattarvi al meglio. Quando il vostro allenatore vi avrà notato vi sposterà a fare le partitelle in prima squadra, dove avrete sicuramente più occasioni per farvi notare: solitamente, dopo questo avvenimento, a seconda di come giocherete, sarete convocati in panchina per la prossima partita ufficiale o rimandati nella seconda squadra. Essere chiamati in panchina non significherà debutto sicuro, ma dovrete sperare che nel corso della partita il vostro allenatore decida di effettuare un cambio: magari un giorno sarete fortunati e vi troverete a dare il cambio ad Ibrahimovic o a Del Piero. Facendovi notare anche partendo dalla panchina state certi che non mancherà affatto una vostra prossima presenza da titolare. Ma attenzione, perchè al primo passo falso la vostra scalata sarà interrotta e tornerete di un gradino indietro.
Ogni volta che cambierete squadra, poi, dato che arriveranno offerte ad ogni pausa di mercato offrendovi uno stipendio diverso da quello che prendete, dovrete ricominciare tutto il processo di scalata, partendo dalle riserve della seconda squadra, fino alla prima, a meno che il vostro buon nome non vi preceda di tantissimo e il vostro allenatore non veda l’ora di mettervi in campo.
Tirando le somme: la modalità Diventa un Mito è davvero ben studiata ed è veramente un gioco nel gioco, dato che potrete connettervi anche online e giocare una partita insieme a tutti gli altri Miti che si collegheranno con voi.
Analizzata la parte tecnica, passiamo a quella pratica: nel campo da gioco controllerete un solo giocatore, il vostro, che partirà dal ruolo che gli è stato predisposto e spazierà per tutto lo spazio che volete voi. Non avete limiti e non avete obblighi di scelta se non quelli legati al vostro buonsenso: per chiamare la palla, termine di facile comprensione per dire che cercherete di attirare l’attenzione dei vostri compagni, basterà usare il dorsale di destra più volte e vedere il vostro alter ego alzare la mano per indicare che vuole darsi da fare. La telecamera, poi, potete impostarla a vostro piacimento: decidere se deve seguire il vostro giocatore o la palla. Analizzando pregi e difetti di una scelta o dell’altra notiamo che scegliere la telecamera sul giocatore vi permette di controllare perennemente, per tutti i novanta minuti, cosa state facendo in campo, ma non potrete vedere la palla, l’azione, tantomeno come si è svolto un goal se eravate lontani dall’azione, salvo perizia nell’osservare il replay; mettere la telecamera sulla palla significa vedere il vostro giocatore comparire dal nulla sul campo e non potrete avere libero movimento dato che la visibilità viene notevolmente ridotta. La scelta ovviamente resta vostra. A fine partita vi verranno dati dei punti esperienza in tutte le statistiche possibili, punti che saranno proporzionati alla vostra prestazione; troverete, inoltre, altri punti esperienza, distribuiti molto più lentamente e faticosamente, che vi permetteranno di aumentare statistiche per gruppi sotto la voce "qualità da migliorare". 

Oltre a tutto questo appena esplicato ricordiamo anche l’ottimo editor che vi viene dato per modificare i giocatori già presenti per renderli, qualora fosse necessario, sempre più simili ai veri. Presenti anche gli sponsor ufficiali della Nike, Adidas e Puma.

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