Final Fantasy XV: Platinum Demo – Hands-on

L’evento svoltosi questa notte allo Shrine Auditorium di Los Angeles è stata una vera e propria bomba mediatica per Square Enix e il suo titolo di punta dell’anno, l’attesissimo Final Fantasy XV. Chi pensava di trovarsi di fronte a un semplice evento stampa dedicato all’ufficializzazione della data di uscita del gioco, e magari un nuovo trailer, ha dovuto ben presto ricredersi già dai primi secondi, quando Hironobu Sakaguchi ha fatto il suo ingresso sul palco, seguito nei minuti successivi da ospiti e personalità internazionali di tutto rispetto.

Possiamo dire che in generale Uncovered: Final Fantasy XV è stato un successo nel suo voler ravvivare l’attenzione dei fan, oltre che rialzare la posta in gioco proponendosi come un titolo cross-media senza precedenti, grazie ai contenuti rivelati che vi abbiamo elencato nell’articolo riassuntivo dell’evento.

È quindi con più di un sopracciglio alzato che siamo emersi da una Platinum Demo assolutamente anti-climatica rispetto alla pompa magna esibita solo una manciata di ore fa.

 

La demo ci mette nei panni di un giovanissimo Noctis durante un sogno dal quale dovremo risvegliarci attraversando vari ambienti, guidati da un adorabile Carbuncle. Si inizia in un paesaggio roccioso, per passare poi a una sorta di stanza da thè di Alice nel Paese delle Meraviglie, con un Noctis dalle dimensioni minuscole, giungendo in seguito in una città e infine nello spiazzale davanti il Palazzo Reale di Lucis.

Situazioni random e dall’avanzamento abbastanza lineare, ma si tratta di un sogno, inutile andare troppo per il sottile. Negli ambienti sono sparsi dei globi gialli, tramite i quali potremo sbloccare dei pulsanti piazzati sul terreno che avranno effetti diversi: dall’ottenimento di armi e magie più potenti, alla trasformazione di Noctis in creature diverse, dal passaggio giorno/notte al mutamento meteorologico.

 

In particolare è la somma di elementi “fuori posto” che ha destato la nostra perplessità. Non perché si tratta di un sogno, ma perché non vi abbiamo riconosciuto il FFXV che abbiamo apprezzato in Episode Duscae, e che indubbiamente ci aspettiamo di trovare come prodotto finale. Il nostro fidato Carbuncle (creatura dai poteri magici) comunica con noi tramite uno smartphone, con tanto di emoticon allegre. Noctis, nella sua condizione di bambino, combatte usando armi giocattolo al posto di quelle vere, e magie “camuffate” da fuochi d’artificio. La stanza gigante sembra un ipotetico livello di Kingdom Hearts dedicato a Toy Story. Solo nell’ultima parte la demo si ridimensiona e ci propone alcuni attimi del FFXV che conosciamo.

Dal punto di vista tecnico rimangono alcune incertezze, in particolare abbiamo notato elementi come le ombre e persino gli importanti globi gialli spariscano a una distanza fin troppo breve. Nella stanza gigante è possibile far cadere e spostare delle costruzioni di legno con una gestione delle collisioni e della fisica decisamente discutibile per un gioco di questa portata, e paradossalmente ci siamo ritrovati a sperare che nel gioco finale non ci siano molti elementi con cui interagire. Senza contare che proprio mentre spostavamo tali mattoncini la telecamera è diventata ingestibile.

 

Abbiamo quindi terminato la demo rimanendo un po’ interdetti, chiedendoci soprattutto a cosa sia servita una demo paradossalmente così diversa dal gioco vero e proprio, e che sembrava più evidenziare i limiti del gioco (che speriamo vengano accomodati) che evidenziarne i punti forti. Diversamente da Episode Duscae, questa mini-avventura è un capitolo a sé, non sarà incluso nel gioco.

Nel viaggio onirico non troviamo dettagli o riferimenti alla trama (o se ci sono non sono evidenti, e da qui al 30 settembre nessuno ci penserà più), a parte pochissimi e generici accenni al rapporto di Noctis con il padre. Nel cercare in ogni angolo i globi gialli, una cosa apprezzabile è stato lo spaccato del tipo di esplorazione che potremmo trovare nel gioco completo. Il battle system, dal canto suo, è rimasto praticamente inalterato, e abbiamo finalmente provato le meccaniche dedicate alle magie.

Ribadiamo comunque che, per come è stata presentata, la Platinum Demo rispecchia poco e male quello che dovrebbe essere il gioco vero e proprio. È bene che i giocatori sappiano che si tratta di una tech demo che permette permette un’esperienza lineare con il sistema di illuminazione, il tempo, il tutorial del sistema di combattimento, i personaggi, i veicoli e le creature che incontreranno nel gioco principale.

Il problema sta semplicemente nel fatto che, giustamente, i giocatori si aspettavano qualcosa di simile a Episode Duscae, invece sembra più una strizzata d’occhio alla fetta di giocatori più casual. Un tentativo di piacioneria di cui un titolo enormemente atteso come Final Fantasy XV avrebbe potuto tranquillamente fare a meno. Da parte di Square Enix questa demo costituisce forse l’aspetto di marketing meno riuscito arrivatoci dalla conferenza di Los Angeles.

Con questo non stiamo cercando di abbassare le aspettative per Final Fantasy XV, anzi è l’esatto contrario. Come già spiegato nell’hands-on di Episode Duscae, pensiamo che il prossimo big di casa Square Enix abbia grandissime potenzialità. Semplicemente non dà il meglio di sé in questa tech demo.

Ricordiamo ovviamente che terminare la mini-avventura permetterà di sbloccare Carbuncle nel gioco vero e proprio, e anche personalizzarne il nome.

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