System Shock 2 Remastered Recensione
Dopo avervi parlato dell’ottimo remake di System Shock uscito l’anno scorso per console, non potevo che continuare il recupero di questa serie leggendaria con System Shock 2 Remastered, in uscita il 25 di Agosto per Playstation 5 e già disponibile su PC.
Il secondo capitolo è estremamente importante nella storia del videogioco. Si tratta del primo grosso progetto di Ken Levine, designer che poi andrà alla ribalta con Bioshock e Bioshock Infinite, amplia in tutto il primo capitolo e presenta un’atmosfera molto affascinante che ha ispirato moltissimi altri titoli tra cui anche il fantastico Prey di Arkane Studios.
Reduce dell’esperienza positiva con il primo gioco e consapevole dell’importante di questo seguito, mi sono approcciato a System Shock 2 Remasterd con grande ottimismo e devo dire che il gioco ha rispettato più o meno le mie aspettative…tuttavia, forse a causa dell’approccio preso di Nightdive Studios col progetto, mi trovo a preferire il suo predecessore.

System Shock 2 Remastered
Sin dai primi istanti di gioco si capisce subito quale sia la più grande aggiunta di System Shock 2 rispetto al predecessore. Il gioco inizia con un breve tutorial nel quale si dovranno scegliere degli addestramenti da intraprendere, questi determineranno non solo la backstory del protagonista (che rimane comunque molto poco “personaggio” e molto più “avatar”) ma anche le abilità di partenza.
Queste abilità sono essenziali e cambiano completamente l’approccio alla partita, ampliando notevolmente le possibilità date al giocatore. Si può scegliere di intraprendere gli addestramenti militari per avere un aiuto iniziale nel combattimenti, oppure di puntare sull’hacking in modo da racimolare molto più facilmente equipaggiamenti o anche di ampliare le proprie abilità psichiche per adottare approcci alla battaglia più sicuri.
Scegliere uno stile di gioco è molto importante, subito dopo il breve tutorial sarà chiaro a chiunque si approcci al gioco. Ho apprezzato molto la cosa ma è proprio in questo enorme pregio di System Shock 2 Remastered che ho cominciato a percepire una cosa che, nel precedente, mi pesava molto meno.
Il gioco è molto difficile, non aiuta il fatto che il combattimento sia estremamente legnoso essendo rimasto legato al suo codice arcaico, quindi ho pensato che puntare su un addestramento militare mi avrebbe aiutato. Una volta libero, mi son pentito tantissimo della scelta, in quanto il gioco spinge molto a farti utilizzare i suoi tratti più particolari, tipo hacking e ricerca.

Questo non è un male ma è l’inizio di un trend che ho percepito per tutte le ore di gioco su System Shock 2. Il divertimento non mi veniva molto dallo scoprire cosa mi aspettava nel settore successivo o dall’esplorare una nave sconosciuta, invece ho trovato molto più affascinante rigiocare le sezioni con conoscenza pregressa.
Praticamente, mentre System Shock 1 mi ha donato la sensazione di dungeon crawling difficile ma affascinante, il secondo capitolo mi è sembrato puntare più sull’essere una serie di zone trial and error, dove l’informazione è la moneta più importante.
L’approccio ha il suo fascino e la conoscenza di un videogioco ha sempre un grosso impatto sull’esperienza, specie dinnanzi a un titolo difficile, tuttavia in System Shock 2 Remastered non ho percepito l’appeal della prima run, la gioia della scoperta, quanto piuttosto una serie di “prime run” quasi da roguelike, in preparazione per la “vera partita”.
Più labirintico, meno connesso
Un altro aspetto particolare di System Shock 2 è la mappa. Rispetto al primo è migliorata estremamente in complessità e sfrutta benissimo le varie abilità imparabili dal protagonista per cambiare l’esperienza di gioco ogni volta che le si attraversi.
Tuttavia con questa complessità si è andata a perdere un po’ della naturalezza che caratterizza la nave del primo titolo. Qui per un settore possono esserci anche 3 o 4 sotto-settori separati da caricamenti e considerati, a livello di game design, come zone a sè stanti, ognuna con un proprio replicatore, generatore, venditore etc…
C’è quindi un compromesso, una mappa più varia in cambio di un ritmo di gioco più spezzettato. L’esplorazione infatti l’ho affrontata sempre a pezzi relativamente brevi e anche qualora il backtracking fosse richiesto, la sensazione era quella di star camminando da un livello all’altro, piuttosto che vedere un singolo posto in continua espansione.
Generalmente, apprezzo molto di più il level design di System Shock 2 Remastered rispetto al primo Remake. Il compromesso di cui ho parlato permette al titolo di essere molto più vario, cosa che nel gioco precedente ho percepito solo nella sezione dei due giardini da staccare.

Remastered e non Remake?
Però, al netto della mia esperienza, non posso che tornare a pensare a una cosa. Che bello sarebbe stato un Remake di Nightdive, come quello fatto col primo capitolo? System Shock 2 Remastered è un titolo che può essere valutato sulla stessa bilancia del remake riservato al predecessore, certo, tuttavia penso ne esca sconfitto.
Entrambi mantengono una legnosità di base nel combattimento, ma nel 2 questa è palesemente dovuta a limiti tecnici e può portare a combattimenti frustranti, con persone che ti sparano prima che tu esca da un angolo o combattimenti corpo a corpo che a volte non funzionano.
La complessità extra aggiunge un certo fascino ma ho preferito la struttura metroidvaniana del precedente. Di contro, questo è estremamente migliore da rigiocare e da anche il meglio di sé quando affrontato con già un’esperienza alle spalle.
Peccato solo che poteva essere ancora meglio a mio parere. Capisco il voler preservare una pietra miliare del videogioco cercando un compromesso tra modernità e classicità, lo ammiro persino. Semplicemente penso che System Shock Remake riesca meglio del suo successore in questo salto.
System Shock 2 Remake Recensione di un gioco che probabilmente piacerà a chi già vuole giocarlo. Lo so, detto così sembra una cosa stupida, ma lo intendo nel modo più pratico possibile. Se la vostra intenzione è recuperare un gioco vecchio ma importantissimo per la storia videoludica, vi piacerà.
Se volete vedere da dove nascono le radici di Bioshock, vi piacerà. Tuttavia penso sia un progetto molto meno adatto per avvicinarsi al genere rispetto a quanto ho trovato in System Shock Remake, dove comunque erano palesi alcuni segni dell’età.
System Shock 2 Remastered è un bel viaggio da intreprendere per conoscere la storia del videogioco
Pro
- Atmosfera fantastica
- Le abilità cambiano veramente tanto nel gioco
- Level design evoluto...
Contro
- ..ma anche compromesso
- L'età si sente molto sia esteticamente che meccanicamente
- Scomodo da console
- Ritmo meno serrato dell'originale