Battlefield 6 è il ritorno al caos che mi mancava

Quest'autunno torna nuovamente Battlefield e dopo l'incredibile evento di reveal del 31 luglio è giunto finalmente il momento di provare il nuovo capitolo della storica serie. Ecco le mie prime impressioni.

Battlefield 6
Tutto quello che Battlefield 6 deve includere per essere un successo

Scrivere di Battlefield 6 non è affatto semplice per me: si tratta infatti della mia serie FPS preferita. La saga targata DICE avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, visto che sono cresciuto giocando per centinaia di ore ai suoi numerosi capitoli usciti nel corso dei decenni.

Nonostante gli ultimi nove anni siano stati complicati, continuo comunque a credere che Battlefield rappresenti il progetto FPS più riuscito dell’intero panorama videoludico.

Dopo tutto l’hype del reveal della scorsa settimana, non potevo certo lasciarmi sfuggire l’accesso anticipato dell’open beta. E ora, dopo svariate ore di gioco, sono pronto a condividere le mie prime impressioni.

Mancano ancora diverse settimane all’uscita ufficiale, prevista per il 10 ottobre, ma il sesto capitolo (seguendo l’ordine canonico) ha già tracciato chiaramente la sua strada e i risultati, almeno per ora, sono sorprendenti. I dubbi iniziali si sono in gran parte trasformati in piacevoli sorprese… ma non tutto è perfetto. Scopriamo insieme come si presenta Battlefield 6 in questo primo assaggio dell’open beta.

Battlefield 6
Le prime impressioni su Battlefield 6

Battlefield 6 | Guerra Totale

Nei numerosi materiali promozionali diffusi negli ultimi giorni, Electronic Arts ha più volte affidato a BF6 il pesante titolo di diretto successore di Battlefield 3 e Battlefield 4. I veri fan della saga sanno bene quanto sia difficile riuscire a replicare l’incredibile esperienza di gioco che quei due titoli regalavano, partita dopo partita.

Dalle soundtrack memorabili, alla distruzione totale e le mappe sconfinate, i titoli Battlefield usciti tra il 2011 e il 2013 hanno fissato uno standard che nessun successore (nemmeno Battlefield 1 a mio parere) è riuscito davvero a replicare.

E poi ci sono i due bocconi amari di Battlefield V e Battlefield 2042 che, ahimè, mi hanno fatto inevitabilmente passare al lato oscuro degli FPS: Call of Duty. Ma non c’è tempo per i rimpianti. Battlefield 6 è finalmente qui, pronto a riportare ai vertici dell’industria una delle saghe più longeve del panorama videoludico.

La parola d’ordine di BF6 è All Out Warfare: un termine preciso che descrive perfettamente il cuore dell’esperienza, il caos della guerra. Ed è proprio questo caos a rappresentare il punto centrale dell’esperienza proposta dagli sviluppatori di BF Studios. Gli scontri a fuoco sono crudi e violenti, il fuoco di soppressione rende caotica ogni azione di attacco e difesa e i veicoli (finalmente) fanno davvero paura.

Il livello di distruzione è davvero alto, ogni parete o livello degli edifici può essere completamente raso al suolo, modificando radicalmente la conformazione del campo di battaglia per l’intera sessione.

Il gameplay

Il gameplay di Battlefield 6 richiama direttamente i tempi d’oro della serie. Se siete veterani della saga, vi ambienterete in fretta. Le sensazioni pad alla mano sono familiari, ma con qualche novità interessante.

Inizialmente avevo qualche timore riguardo l’introduzione dello slide cancel e del dolphin dive, movimenti tipici di Call of Duty. Fortunatamente, pur essendo presenti, non rendono il sistema di movimento eccessivamente complesso. Il nuovo Kinesthetic Combat System funziona: correre accovacciati (già visto in BFV) o potersi girare a 360° mentre si è distesi a terra aumenta le possibilità tattiche in modo significativo.

Un arsenale vasto e personalizzabile

L’arsenale è ampio e ben bilanciato: fucili di precisione, carabine, mitragliatrici e lanciatori sono tutti presenti. La personalizzazione delle armi, ispirata chiaramente a quella di Call of Duty, si integra sorprendentemente bene nel contesto di Battlefield, permettendo di adattare il proprio loadout al proprio stile di gioco.

La vera punta di diamante, però, sono i veicoli. Guidare mezzi pesanti regala momenti davvero memorabili, soprattutto a bordo dei carri armati. I tank si muovono liberamente, sfondano le linee nemiche e offrono copertura mobile alla fanteria.

Anche i veicoli aerei sono divertenti e potenti, a patto di saperli usare. Il loro impatto sulla partita può essere decisivo, ma il livello di abilità richiesto per dominarli è piuttosto elevato – e questo, personalmente, lo considero un pregio.

Battlefield 6
Il gameplay di Battlefield 6 è completamente ispirato a quello dei titoli scorsi

Le prime mappe di gioco

Nella open beta sono presenti tre mappe. La mia preferita è Elevation Peak, grazie alla sua ampiezza e alla presenza di tutte le tipologie di mezzi. Siege of Cairo e Iberian Offensive, invece, sono pensate principalmente per la fanteria, con spazi stretti e combattimenti ravvicinati tra edifici e vicoli. I veicoli sono infatti limitati e le possibilità di imboscata sono pressoché infinite.

Dal punto di vista visivo, però, nulla da dire: le ambientazioni sono spettacolari. Muoversi tra palazzi sventrati, polvere e esplosioni è un’esperienza coinvolgente e spettacolare, come Battlefield ci ha abituati nei suoi momenti migliori.

Ovviamente le sbavature a livello tecnico non mancano

Punto dolente dell’esperienza (ma siamo ancora in pieno sviluppo) sono le animazioni e la realizzazione generale dei personaggi. I volti e le movenze appaiono poco naturali e piuttosto macchinose. Probabilmente in questi ultimi mesi di sviluppo i modelli di gioco verranno ulteriormente raffinati ma il feeling attuale è, appunto, quello di un’opera che necessita un polishing completo. 

Battlefield 6
L’esperienza ludica offerta da Battlefield 6 è davvero convincente

Conclusione

Che dire, il titolo mi ha davvero convinto e, nonostante i primi dubbi iniziali, la nuova opera di EA ha il potenziale di diventare uno dei migliori FPS mai creati. Visivamente il gioco è spettacolare e il gameplay, seppur ripreso in gran parte da BF3 e BF4, introduce novità davvero sostanziali, che rappresentano una vera ventata di aria fresca per i fan.

La distruzione è pressoché totale e le azioni di gioco sono quasi sempre divertenti e avvincenti. La personalizzazione dell’arsenale ha fatto grossi passi in avanti e ricorda vagamente quella di Call of Duty, con accessori disponibili per ogni comparto e che modificano il funzionamento delle armi.

Davvero incredibili i veicoli, i Tank sono imponenti e danno quella sensazione di invincibilità che spingono il giocatore a intraprendere azioni visivamente memorabili. Le mappe sono diversificate, ognuna delle quali predilige il combattimento tra fanteria o veicoli.

Se queste prime ore sono indicative di ciò che ci aspetta il 10 ottobre, allora Battlefield 6 potrebbe davvero segnare un grande ritorno per la saga. Certo, resta da vedere come saranno gestiti i contenuti post-lancio e il bilanciamento delle classi, ma la base è solida. DICE sembra aver ascoltato i fan e, finalmente, ha risposto con i fatti.

Vi ricordo che l’acceso anticipato continuerà per l’intera giornata odierna. Da domani l’accesso sarà consentito a tutti gli utenti e sarà possibile provare l’opera fino al 10 agosto. È previsto inoltre un altro weekend di Open Beta dal 14 al 17 agosto.

Per tutte le novità di Battlefield 6 vi invito a restare su Gamesource.

 

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