inFamous: Festival of Blood – Recensione inFamous: Festival of Blood

Prima di passare alla recensione ricordiamo che inFamous: Festival of Blood non è un DLC di inFamous 2, bensì un gioco completo a parte. Una volta acquistato dal PlayStation Store e completato il rispettivo download sarà possibile incominciare immediatamente a giocare.
 

La storia di Infamous Festival of Blood viene raccontata da Zeke, mentre si trova a conversare con una giovane donna al bancone di un bar, interessata alla conoscenza di Cole McGrath, il protagonista delle serie sviluppata da Sucker Punch. Concluso il dialogo iniziale, si passa direttamente all’azione. Cole, durante la festa notturna denominata "Pyre Night", che si svolge a New Marais, accetta la richiesta d’aiuto di alcuni cittadini e si dirige nelle catacombe di una chiesa per salvarli. Dopo un breve filmato, sempre realizzato in stile fumetto, il demone di Empire City capisce di essere caduto in una trappola e viene rapito da un gruppo di vampiri che utilizzano il suo sangue di conduit per riportare in vita Bloody Mary, l’antagonista della storia. Ma non finisce qui,  la regina dei vampiri non ci pensa un attimo e morde subito Cole sul collo per infliggerli una maledizione. Al sorgere del sole, se Cole non avrà trovato il modo di curarsi sarà per sempre suo schiavo. Dopo una lunga corsa nella catacomba all’inseguimento della vampira, prendono il via i primi combattimenti contro altri vampiri dove viene messo subito in evidenza una della principali novità del titolo. Cole non combatterà più con il fidato catalizzatore ma con una croce d’argento presa da una tomba che gli permette di impalare i vampiri, una volta messi ko. Dopo il morso ricevuto da Bloody Mary, il nostro McGrath è diventato un vampiro a tutti gli effetti: sente la necessità di azzannare le persone per succhiare loro il sangue. Premendo infatti R1 sarà possibile mordere qualsiasi civile che ci capiterà a tiro per ricaricare la barra posta in alto a destra dello schermo. Inoltre, Cole possiede una nuova serie di abilità, tra cui il volo del vampiro, che gli permette di volteggiare in aria per un determinato tempo per spostarsi più velocemente. Premendo R2, invece, attiveremo un altro potere peculiare dei vampiri: uno sguardo che ci permetterà di vedere il sangue che scorre nelle persone per scovare gli intrusi, chiamati Primogeniti, che si mescoleranno nella folla. Una volta individuata la nostra preda, premendo triangolo potremo impalarla senza alcuna pietà.

Per quanto riguarda il comparto grafico è stato utilizzato lo stesso di inFamous 2, presentando quindi una notevole fluidità dell’azione, anche negli scontri più concitati. L’aspetto di New Marais è stato invece modificato per l’occasione. Lungo le strade sono presenti dei cortei dove gruppi di persone mascherate danzano e si scatenano su basi hardcore e jazz per tutta la durata della festa, il tutto condito da fuochi pirotecnici di svariati colori. L’effetto che gli sviluppatori hanno voluto donare a New Marais per la movimentata serata risulta parecchio azzeccato.

Oltre alle quest principali, che dureranno all’incirca cinque ore, sono presenti anche una serie di incarichi secondari come la ricerca dei glifi, che faranno luce sulla vita di Bloody Mary, e la ricerca dei canopi, che permetteranno di aumentare la quantità di sangue a nostra disposizione.

In conclusione, il primo spin-off della serie inFamous è più che un esperimento: è un gioco che riesce a divertire e che farà la felicità di tutti i fans e non solo; anche i giocatori che non si sono mai avvicinati alle avventure di Cole McGrath potranno godersi qualche sana ora di divertimento, ad un prezzo tutto sommato accessibile, all’insegna di un ottimo free-roaming con qualche pizzico di horror.

 

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