ABZÛ – Recensione Nintendo Switch

Recensito su Nintendo Switch

Quando ABZÛ uscì per PlayStation 4 e PC nell’agosto di due anni fa, perfettamente in tema con l’accaldato periodo estivo, furono in molti a etichettarlo come un Journey sott’acqua”; la maggior parte lo fece con tono di apprezzamento, altri con ironica sufficienza. Dopo diversi anni dai primi esponenti, infatti, c’è ancora qualcuno che mette in discussione la validità di questo tipo di produzioni, che vengano chiamati “videogiochi artistici”, walking simulator o altro. Sebbene siano pochi i titoli ad aver incassato un buon numero di vendite, è innegabile che il genere si sia ritagliato una fetta di mercato di nicchia e si stia evolvendo gradualmente.

Alla sua uscita ABZÛ venne accolto per lo più positivamente, ma le sue vendite non hanno superato bene il lungo periodo; ragione per cui il titolo di Giant Squid Studios è successivamente arrivato su Xbox One e approda ora finalmente anche su Nintendo Switch.

L’accostamento con Journey non è decisamente campato in aria, dato che il titolo vanta tra gli autori Matt Nava come art director e director e Austin Wintory come compositore, entrambi provenienti dall’opera di thatgamecompany. Anche con ABZÛ ci troviamo di fronte a un gioco che riduce al minimo le meccaniche gameplay per focalizzarsi sul resto. Un tipo di esperienza fatta di altre componenti, soprattutto sensoriali, che racconta una storia simbolica e astratta diretta a chi saprà lasciarsi andare alla suggestione della sua narrazione silente.

Il gioco è sostanzialmente lo stesso uscito due anni fa, quindi vi rimandiamo alla nostra recensione originale per i particolari sulle sue caratteristiche, mentre di seguito esporremo le differenze della versione per Nintendo Switch.

ABZÛ

Sebbene ABZÛ abbia un comparto visivo a suo modo spettacolare, non si può certo dire che sia tra le produzioni più tecnicamente avanzate sul mercato; anzi nonostante gli splendidi scorci che regala è sempre stato chiaro il suo intento di affascinare affidandosi comunque a uno stile grafico minimal. Nonostante ciò la sua conversione per Nintendo Switch sembra aver dato diverse difficoltà agli sviluppatori, soprattutto per via della grande quantità di pesci e piante presenti sullo schermo. Motivo per cui Giant Squid si è trovata costretta a effettuare un lieve downgrade rispetto alla versione originale.

Ci troviamo dunque con una risoluzione di 720p su TV che diventano 540p in modalità portatile, con un frame rate di 30 FPS che ogni tanto subisce qualche calo in situazioni di particolare velocità e affollamento. Infine la quantità di creature acquatiche è stata leggermente ridimensionata per scongiurare eccessivi cali di stabilità. Queste differenze pongono questa versione per Switch su un gradino tecnico inferiore rispetto alle controparti già sul mercato, ma in questo modo la fluidità di gioco è rimasta su buoni livelli con solo qualche occasionale singhiozzo poco percettibile. Del resto ABZÛ non è un titolo che mira a stupire per i virtuosismi tecnici, ma a cui bisognerebbe approcciarsi lasciandosi coinvolgere dalla fenomenale direzione artistica, che in questo senso non è stata compromessa.

ABZÛ

Purtroppo ai ridimensionamenti grafici, infelici ma necessari, si aggiunge un altro sacrificio in ambito sonoro. È stata infatti eseguita una compressione audio che purtroppo non permette di godere nel modo migliore dell’incantevole colonna sonora a opera di Austin Wintory, un’opera di toccante delicatezza e sensibilità poetica che contribuisce immensamente alla coinvolgente atmosfera dell’avventura. In questo senso non giovano certo i limiti qualitativi hardware delle casse della console in modalità portatile, ma in questo caso stiamo parlando di un ostacolo non dipendente dal gioco in sé.

ABZÛ

La console ibrida Nintendo è ormai famosa per ospitare numerosi titoli indie nella loro forma “Definitive”, inclusivi di DLC e aggiornamenti vari. Non è il caso di ABZÛ, dato che Giant Squid non ha rilasciato ulteriori contenuti per il suo titolo. Sebbene siamo sicuri che gli sviluppatori abbiano bisogno di rientrare dei costi sostenuti per la conversione su Switch, il prezzo di 19,99€ potrebbe non essere molto incoraggiante considerando che sono passati due anni dalla prima release.

Il valore aggiunto della portabilità della console ha come sempre il suo peso, ma non al punto da giustificare una seconda spesa nel caso lo abbiate già acquistato su altre piattaforme.

ABZÛ


ABZÛ non è sicuramente un titolo per tutti i palati. Le circa due ore necessarie a terminare l’avventura sapranno affascinare e coinvolgere tra i suoi magici flutti quei giocatori aperti a un’esperienza sensoriale e mentalmente stimolante, mentre annoierà inevitabilmente coloro che non sanno rinunciare a una prevalente dimensione ludica. L’opera di Giant Squid Studios approda su Switch con vigore artistico invariato ma con qualche sacrificio tecnico, quindi l’acquisto è consigliato solo nel caso giochiate prevalentemente sulla console Nintendo.

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Pro

  • Eccellente direzione artistica
  • Un viaggio poetico dalla forte atmosfera
  • Portabilità di Switch sempre comoda

Contro

  • Titolo non per tutti i palati
  • Qualche sacrificio grafico
  • Audio non ottimizzato dalla compressione
Vai alla scheda di ABZÛ
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