Football Manager 2020 – Recensione

Recensito su PC

Per ogni buon appassionato di calcio che si rispetti l’appuntamento annuale con Football Manager è senza dubbio uno di quelli più attesi. La ormai ventennale saga targata Sports Interactive continua a macinare vendite importanti e, soprattutto, a tenere stretta a sé una fanbase fedele e smisurata. Un po’ come accade con FIFA e PES è innegabile quanto in particolare gli appassionati di calcio attendano in modo quasi irrefrenabile il mese di novembre, ormai divenuto simbolo della data di rilascio di un prodotto che, a differenza degli altri due esponenti del gioco del pallone poc’anzi citati, offre una visione e un approccio al gioco del calcio videoludico totalmente diversi. Parliamo di Football Manager 2020.

Football Manager 2020

Dimenticatevi, quindi, le allegre sfide con gli amici (vicini o online) e la caccia forsennata al trick più eclatante da sfoggiare: Football Manager 2020 è un inno alla potenza intellettuale e applicativa sopita in ognuno di noi che, per forza di cose, dev’essere tirata fuori per poter godere appieno di un prodotto dalle potenzialità pressoché infinite. Complice la soddisfacente quantità di aggiunte apportate alla formula ludica del titolo nella scorsa edizione, che hanno ritoccato aspetti spinosi come la gestione delle tattiche e delle trattative in generale, l’episodio annuale punta a completare questo percorso, risultando forse meno “rivoluzionario” ma estremamente efficacie se ne si fa un discorso di ricercatezza e completezza.

Durante il processo, però, il Football Manager 2020 di Miles Jacobsen e soci non è riuscito a limare tutti quei difetti storici della serie, rimandando ancora una volta l’appuntamento con il perfezionamento definitivo.

Football Manager 2020

Le novità: Sviluppo e Ricerca

Negli ultimi anni, l’attenzione degli sviluppatori si è maggiormente soffermata su alcuni elementi del gioco che, facendo appello alla memoria di un giocatore sin dai tempi che furono della saga, hanno sempre flagellato l’esperienza complessiva: la gestione delle tattiche e, soprattutto, degli allenamenti. La ricerca di una formula sempre più adeguata e credibile a quella che è la gestione della parte se vogliamo fondamentale del gioco del calcio, ma più in generale di ogni disciplina sportiva, ha raggiunto la propria sublimazione nel corso della passata edizione, in cui proprio i due elementi sopracitati hanno rappresentato le principali aree di interesse nel percorso di sviluppo.

Per quanto riguarda la gestione della rosa, sono arrivate infatti due aggiunte apprezzate e vitali, come gli stili tattici e la programmazione degli allenamenti settimanali, che hanno offerto una dimensione nettamente diversa al manageriale per eccellenza. Per tal motivo, il lavoro degli sviluppatori su quest’anno si è focalizzato su un aspetto diverso, legato maggiormente alla gestione della rosa “lontano dal campo”. Ci riferiamo in particolar modo a quelle che sono le aggiunte principali portate in dote dall’edizione di Football Manager 2020, ossia il Developement Center, il Club Vision e la riproduzione del percorso temporale.

Football Manager 2020

Queste modifiche, come dice il loro nome stesso, riguardando la gestione a 360° della società in modo molto più ampio rispetto alla “sola” direzione del campo, e offrono a tutti i giocatori una sensazione di controllo delle cose nettamente superiore. In verità queste soluzioni appaiono un po’ in fase sperimentale, e non danno una libertà totale agli allenatori virtuali, “costretti” comunque, in molti casi, ad assistere in modo passivo a ciò che sono alcuni aspetti della gestione. Il grafico che tiene conto delle aspettative generali comunque risulta molto piacevole e soprattutto può aiutare parecchio nel tentativo di essere più vicini possibile alle politiche societarie, qualora chiaramente fossero in linea con la nostra gestione e visione del calcio.

A impreziosire il tutto ci pensa poi l’aggiunta di due nuovi ruoli all’interno dello staff, che possono risultare decisivi ai fini del mercato e della costruzione – possibilmente sulla lunga distanza – di una squadra vincente: il Responsabile dello sviluppo dei giocatori e il Direttore tecnico. Scegliere con cura e parsimonia (nei limiti, chiaramente, della disponibilità economica) la figura ideale in questi due ruoli può risultare un’arma in più sia nella ricerca di giovani talenti sia nello sviluppo dei giocatori della propria rosa. Pur senza rivoluzionare, questa feature offre sicuramente una dimensione maggiore alla gestione della squadra, seppur le novità in tal senso potrebbero aumentare durante i prossimi capitoli della longeva saga.

Football Manager 2020

Palla in gioco!

Tralasciando le nuove feature introdotte in Football manager 2020, una volta scesi in campo ci si accorge subito dell’ottimo lavoro svolto da Sports Interactive nello snellire e rendere più pratici i vari passaggi tra una schermata e l’altra. Al netto di modifiche estetiche piuttosto esigue, tutta la struttura appare nettamente più gestibile e meno arcigna, cosa che rende molto più semplice anche il controllare l’andamento generale delle cose. Avviata la partita, dopo aver selezionato la nostra squadra preferita e il nostro stile da allenatore, ci si accorge però che i grandi sforzi fatti nel perfezionare il gameplay vengono affiancati da una lunga serie di meccaniche che necessitano una svecchiata piuttosto urgente. La prima è senza dubbio quella legata alle conferenze stampa che, al netto di qualche piccolo miglioramento, risultano ancora noiose e poco incisive.

Le sessioni di domande e risposte sfoggiano una veste stantia e vetusta, e ci auguriamo un forte miglioramento da questo punto di vista già dalla prossima edizione del gioco. Superato questo ormai classico scoglio, in cui ci si imbatte praticamente ogni anno, la parte più succulenta del gioco si apre nelle nostre mani rapidamente, facendoci capire rapidamente quanto e come possiamo plasmare la nostra squadra come mai prima d’ora. Grazie al grande lavoro svolto nella gestione delle indicazioni ai giocatori ci si accorge quanto effettivamente questi ultimi tendono a seguire molto più fedelmente le istruzioni, reagendo sempre molto bene a quelle che sono le numerose indicazioni che è possibile impartire a ognuno di essi.

Football Manager 2020

Quest’anno in particolare ci è sembrata poi molto predominante la componente psicologica: molti giocatori ai limiti del progetto, con le giuste motivazioni, sembrano letteralmente rinascere, e vederli giocare in campo ascoltando le indicazioni più adatte è una sensazione molto appagante. Football Manager 2020 ci mette anche nella delicata situazione di scegliere numerosi approcci tattici alle varie partite, o anche di rimanere ancorati alle proprie idee di calcio, indipendentemente dall’avversario, con conseguenze però sempre rilevanti. Ci è capitato di scegliere di giocarcela a viso aperto contro il favorito Napoli e di dominare l’incontro, mentre nell’affrontare la Juventus (che qui, senza licenze, si chiama “Zebre”) abbiamo prediletto snaturare l’approccio tattico per prendere meno rischi. Il risultato è stato deludente, con la squadra che, senza la giusta familiarità tattica, si è dimostrata nettamente sottotono.

Ci piace sottolineare questo aspetto, poiché è chiaro quanto il lavoro sull’identità tattica abbia ormai raggiunto un livello eccellente, seppur sembri cozzare non poco con quella che potremmo definire “l’intelligenza artificiale”. Con la Lazio, infatti, abbiamo stravinto una stagione dominata dall’inizio alla fine, con partite in cui la squadra ha anche dato sfoggio a prestazioni da oltre quaranta tiri in porta. Per quanto ci piace immaginare di aver creato una tattica quasi infallibile, è impossibile non notare quanto complessivamente il gioco sembri essere caratterizzato da un livello di sfida piuttosto basso, almeno quando si decide di partire alla guida di team già ben attrezzati (ma sicuramente non dominanti), come nel caso della compagine biancoceleste.

Football Manager 2020

Raccontami del VAR

In Football manager 2020 l’incedere dei match, ha anche palesato alcuni aspetti che – secondo il nostro punto di vista – necessitano di una revisionata. Il primo fra tutti riguarda sicuramente l’impiego del VAR. L’avanzata feature, introdotta lo scorso anno, quest’anno sembra essere piuttosto problematica. L’arbitro, infatti, si affida alla suddetta meccanica praticamente sempre nelle stesse occasioni, ossia per i fuorigioco (sporadicamente) e quasi sempre per assegnare o meno (impossibile, o quasi) un calcio di rigore.

È chiaro che non ci si potrebbe immaginare un impiego totale della meccanica, ma una variazione maggiore in termini di esiti o magari qualche svarione occasionale potrebbe aiutare nel dare al gioco quella sensazione di realismo che, in questi casi, tende a sfuggire di mano. Ci ha lasciati anche un po’ interdetti la quantità impressionante di goal realizzati su tiri al volo o da fuori area, che tendenzialmente sprona il giocatore ad abusarne nel corso delle partite. Berisha, Cataldi e Luis Alberto hanno realizzato oltre tre reti a testa con colpi balistici a dir poco incredibili, e siamo abbastanza esperti in materia calcistica per affermare che non è esattamente profondamente realistico. In generale, comunque, ci ha un po’ deluso l’aspetto legato alla varietà delle azioni.

Football Manager 2020

Ci è sembrato che le azioni fossero un po’ tutte quante uguali tra loro, con uno sfruttamento delle fasce laterali a dir poco dominante. Con queste considerazioni, però, non vogliamo assolutamente sminuire la formula ludica del titolo. Come dicevamo anche in apertura, il nuovo sistema di gestione delle tattiche aiuta moltissimo a far sì che i giocatori in campo facciano esattamente quanto gli viene chiesto, e questo si verifica in verità molto spesso, specialmente nella fase difensiva. Quel che nel bene o nel male inficia su quest’ultima è la capacità (da ambo i lati) di sfruttare eccessivamente in modo infallibile a ogni minima occasione: molte volte ci è capitato di subire goal anche da squadre di basso rango al primo tentativo utile, con tutto ciò che ne consegue a livello di imprecazioni e delusioni varie.

Complessivamente, comunque, la resa gestionale di Football Manager 2020 ci ha soddisfatti a metà. Se la parte strutturale, ossia quella dello scouting, degli allenamenti e delle disposizioni tattiche funziona a meraviglia, una volta scesi in campo si avvertono una serie di problematiche (sia nuove sia vecchie) che non ci saremmo aspettati di ritrovare. Ci auguriamo un miglioramento nelle prossime edizioni e, conoscendo il team di sviluppo, non abbiamo molti dubbi.

Football Manager 2020

Mercato: datemi una leva e… vi comprerò Ronaldo!

La lunga disamina sulla parte “giocata” del titolo lascia, inesorabilmente, spazio a quella che è l’altra componente nevralgica del titolo: il mercato. Le tantissime opzioni aggiunte nel corso degli anni, sia in termini di ricerca dei giocatori sia di acquisizione stessa dei cartellini, danno al giocatore un controllo praticamente maniacale e totale degli innesti, che però risultano ancora una volta flagellati da uno sbilanciamento nelle valutazioni di alcuni giocatori a dir poco clamorose. Ci è capitato, per dirne una, di comprare tranquillamente Izzo del Torino per “soli” 18 milioni (comodamente pagati a rate) e poi vederci richiedere 103 milioni dalla Fiorentina per Castrovilli, solo per fare un esempio. Questo aspetto inficia comunque soltanto parzialmente la qualità e la profondità di un mercato che dà il meglio di sé specialmente quando si parla di ricercare staff e giocatori per una pianificazione futura dei successi societari. Trovare dei buoni osservatori garantisce degli ottimi innesti a basso costo, e può aiutare fortemente a combattere le insaziabili tasche di alcune società, in verità poche.

In generale, abbiamo appurato quanto le squadre siano tendenzialmente molto disponibili a vendere i propri giocatori, a meno che non si tratti di quelli più influenti, che godono (giustamente) di un trattamento diverso. E se la gestione del budget ci è apparsa un attimo confusionaria, poiché quest’ultimo sembra diverso in base alle diverse circostanze (rinnovo dei contratti o acquisizioni “esterne”), abbiamo apprezzato moltissimo la possibilità di prendere consiglio da un po’ tutto lo staff per eseguire i movimenti in entrata e in uscita. In generale, ancora una volta, il feedback degli assistenti ci sembra decisivo, e il nostro consiglio è di lavorare principalmente sullo staff prima di metter mano al portafogli per cambiare gli uomini in campo.

Football Manager 2020

In chiusura, vogliamo spendere due parole per quanto riguarda il nuovo motore grafico di Football Manager 2020: i modelli 3D dei giocatori hanno raggiunto un livello molto soddisfacente, e più in generale siamo contenti dei grandi passi avanti compiuti negli ultimi anni. Ciò, purtroppo, mal si sposa con la perdita di numerose licenze, come ad esempio quella della Juventus (che quest’anno si chiamerà “Zebre”) che progressivamente sta diventando un problema sempre più esteso per quel che concerne il database generale del manageriale calcistico.


Football manager 2020 è un ottimo capitolo “di transizione” che aggiunge tutto sommato diverse buone cose, ma non rivoluziona l’ottima formula raggiunta negli ultimi anni. L’aggiunta dei nuovi ruoli dirigenziali e soprattutto l’approccio più diretto dato al giocatore per quanto concerne lo sviluppo di una programmazione sul lungo termine della squadra sono meccaniche ancora da scoprire e da valutare sul lungo termine e che, per ora, ci sembrano in una fase decisamente sperimentale. Se nel complesso il tutto funziona a meraviglia, quel che ci auguriamo venga quanto prima rivisto è l’ormai solito problema legato alle conferenze stampa, sempre assolutamente inutili (o quasi) e quello legato alla gestione in generale dei trasferimenti, ancora eccessivamente sbilanciati e poco realistici per quanto riguarda le cifre. Un’interfaccia più snella, una gestione della tattica ancor più precisa e la nuova veste grafica sono motivi più che validi per premiare il lavoro svolto da Sports Interactive, in attesa magari di un prossimo capitolo un tantino più rivoluzionario e meno conservativo.

8.2

Pro

  • Gestione della rosa praticamente totale
  • Le nuove aggiunte offrono un controllo sulla società ancor più evidente
  • Evidente impatto sui giocatori delle istruzioni date durante la preparazione alle partite
  • Il restyling grafico risulta convincente...

Contro

  • ... ma non esente da problemi e incertezze varie
  • Gestione del mercato ancora da rivedere, specialmente per quanto concerne la gestione del budget
  • Livello di sfida piuttosto basso
  • Troppi infortuni difficilmente motivabili
  • Elementi come il VAR vanno assolutamente rivisti
  • Le conferenze stampa devono essere svecchiate quanto prima
Vai alla scheda di Football Manager 2020
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