FIFA 21 – Recensione

Recensito su PlayStation 4

Con qualche settimana di ritardo rispetto al periodo di rilascio tradizionale, arriva sul mercato FIFA 21, il nuovo capitolo della saga dedicata allo sport più amato al mondo, targata Electronic Arts. Al netto dei tanti problemi legati alla pandemia COVID-19 e all’arrivo della next-gen, ormai dietro l’angolo, Electronic Arts ha deciso di lasciarsi trasportare dalle migliori intenzioni possibili e, oltre al fornire a tutti i giocatori l’update gratuito proprio alla versione di nuova generazione, ha provato a lanciare sul mercato un capitolo sì di transizione carico di novità, alcune delle quali succose e capaci di offrire ai fan della serie diverse ragioni per aprire il portafogli.

Certo è doveroso sottolineare che sotto diversi aspetti è stato compiuto un lavoro minimo e legato quasi esclusivamente a puntellare e revisionare piuttosto che a reinventare ma nel complesso, trattandosi appunto di un capitolo di transizione, ci sentiamo di fare un plauso all’azienda canadese quanto meno per le buone intenzioni dimostrate.

È impossibile però non storcere il naso sotto diversi aspetti, anche perché questi spesso sono rappresentati da alcune scelte quasi inspiegabili e che non abbiamo compreso e che riguardano un po’ tutta la struttura e che impediscono – almeno dal nostro punto di vista – al titolo di ambire a una posizione ben più elevata nell’ecosistema videoludico attuale. In ogni caso mettetevi comodi: la stagione calcistica targata FIFA 21 sta per iniziare!

Football Manager sei proprio tu?

Tralasciando la nostra passione viscerale per l’assuefacente Fifa Ultimate Team (di cui parleremo più avanti) sempre più l’epicentro dell’offerta complessiva del calcistico targato EA Vancouver, le nostre principali attenzioni per questo FIFA 21 erano rivolte in larga parte alla modalità Carriera, mai come quest’anno carica di novità. I giocatori chiedevano ormai da anni una rivisitazione più o meno marcata della modalità in questione che quest’anno, possiamo dirlo senza paura di sfociare nel linciaggio, è finalmente arrivata. FIFA 21 sembrerebbe essersi gettato tra le braccia di una produzione sontuosa come Football Manager, ereditando con le dovute limitazioni e differenziazioni del caso una vena simulativa mai raggiunta per un titolo del genere.

FIFA 21

Il primo grande step compiuto con la nuova Carriera risiede nella gestione più totale e soprattutto stratificata della squadra, partendo dalla crescita e lo sviluppo dei giovani talenti sino alla strutturazione di un piano di allenamenti giornaliero per la prima squadra. Ciò implica che è proprio il giocatore a scegliere come e dove migliorare ogni singolo (o quasi) elemento della rosa, il che risulta sin dalle primissime battute una meccanica sufficiente per offrire ai giocatori abituali di FIFA, sempre più lontani dalle sue iterazioni offline, un motivo già di per sé abbastanza valido per tornare a indossare le vesti dell’allenatore e magari staccarsi un po’ dal campo di gioco.

Proprio a tal proposito, gli sviluppatori hanno introdotto un’altra meccanica incredibilmente funzionale, per quanto comunque non esente da alcune incertezze di sorta, ossia la simulazione interattiva della partita. Tale meccanica, come dice il nome stesso, consente di approcciarsi alle partite in pieno stile Football Manager, lasciando cioè alla CPU il compito di portarle avanti.

FIFA 21

Osservando la partita “da fuori” con il vecchio stile a pallini dei capitoli più datati dell’opera di Sports Interactive, è inoltre possibile prendere il controllo dell’azione in qualunque momento, una feature molto più interessante di quanto potrebbe sembrare. Se siete sotto o se state notando difficoltà nel segnare potete scendere in campo “fisicamente” assumendo così il controllo dell’azione in maniera diretta.

Questa combo tra simulazione e calcio giocato offre alla carriera una dimensione a dir poco profonda, che si lega ovviamente anche alla gestione della squadra in sé, cui accennavamo già prima, ora più completa e capace di far sì che un giocatore possa tranquillamente scegliere di simulare tutto e lasciare così che l’allenatore che è in lui prenda il sopravvento. L’aspetto manageriale della carriera viene impreziosito anche da una gestione del calciomercato più realistica, che in molti casi riesce a rispecchiare anche la realtà. Ci è capitato di vedere squadre non voler cedere giocatori a dirette avversarie per la salvezza o per il campionato o giocatori contrariati all’idea di ritornare con le vecchie squadre che magari li hanno ingiustamente ceduti.

FIFA 21

Fa capolino in FIFA 21 una feature tanto richiesta: i prestiti con diritto di riscatto. L’opzione si è rivelata piuttosto utile anche in uscita, ma nonostante le buone intenzioni l’atteggiamento dell’intelligenza artificiale ha mostrato il fianco ad alcuni svarioni che talvolta sono risultati ai limiti dell’inspiegabile. Ad esempio abbiamo provato a proporre un’offerta identica già fatta dll’IA che però si è infuriata quando siamo stati noi a prendere iniziativa, cosa che ci ha strappato un sorriso e che non inficia più di tanto la qualità di una Carriera finalmente in grado di rappresentare una buona alternativa al FUT e una solida realtà per gli appassionati del single player. Stona però, e non poco, la scelta di EA di rendere incompatibili i salvataggi delle versioni current gen su next-gen cosa che indubbiamente scoraggerà non poco i giocatori dall’iniziare una Carriera, specialmente se hanno in programma un upgrade per la propria console.

Anno nuovo, vecchio FUT, ma con qualche novità interessante!

Se la Carriera ha subito numerosi cambiamenti, alcuni dei quali importanti e “pesanti”, per quanto concerne il FUT – l’altra modalità cardine della produzione – non si può dire lo stesso. Complice una sicurezza e una posizione di vantaggio sulla concorrenza spiazzante, EA Sports si è limitata a piccole ma significative aggiunte e modifiche, rendendo l’esperienza ancor più immersiva e assuefacente. Si parte da una rivisitazione generale di menù, riempiti all’occorrenza di scorciatoie per tenere traccia di tutti gli obiettivi giornalieri, settimanali e stagionali, quest’anno ricchi come non mai di attività da svolgere anche in co-op.

fifa 21

Proprio la possibilità di svolgere diverse attività insieme a un amico online è certamente una delle aggiunte più interessanti: rende l’esperienza complessiva ancor più longeva e appagante e dal nostro punto di vista può spingere i giocatori a rimanere sui server con maggior gusto e per più tempo. Sono state inoltre aggiunte alcune modalità al parco delle amichevoli, alcune delle quali molto divertenti e che rappresentano una valida alternativa alle tipologie di incontri principali del pacchetto ludico di Ultimate Team, ossia le Division Rivals e le Squad Battles.

Premettendo che anche queste gare si potranno disputare in compagnia di un amico, con la possibilità di sbloccare premi e ricompense però principalmente per chi ospita la sessione, è doveroso segnalare alcune modifiche avvenute proprio nella gestione di esse e nei premi annessi.

FIFA 21

In “Rivals” ora è possibile classificarsi sull’arco di sole trenta partite che in modo simile allo Squad Battle determinano il piazzamento di ogni giocatore a fine settimana. Questa mossa potrebbe scontentare i giocatori meno bravi che negli anni scorsi potevano accedere senza problemi a ricompense più elevate semplicemente giocando tanto, cosa che con FIFA 21 non sarà più possibile proprio a causa delle novità introdotte.

Discorso diverso per lo Squad Battles: EA ha ampliato il raggio dei “Top 100” estendendolo al doppio delle possibilità, dando così la possibilità a più giocatori di finire in prima fascia e accedere così a ricompense di primissimo livello. A rimanere al centro dell’attenzione, specialmente per FUT, è certamente la spettacolarità sia in campo sia fuori, in questo FIFA 21 ancor più centrale e di grande rilevanza.

FIFA 21

Electronic Arts ha aggiunto un gran numero di nuovi oggetti per la personalizzazione del proprio team, con la possibilità di rendere esclusivo ogni singolo aspetto della rosa, in particolare per quanto concerne lo Stadio. Grazie proprio a FUT Stadium è possibile scegliere ogni aspetto dell’immagine della propria franchigia, dal tifo alla personalizzazione dei cartelloni pubblicitari, dal colore dei posti a sedere a quello della struttura in sé, cosa che siamo sicuri – almeno all’inizio – spingerà molti giocatori a passare ore e ore nei menù di gioco.

Anche in campo, FIFA 21, in particolare la modalità FUT, è ancor più spettacolare degli anni scorsi e, a dirla tutta, ci sono bastati pochi minuti per capirlo.

FIFA 21

Al di là dell’introduzione di tutti gli oggetti cosmetici di cui parlavamo, è in campo che si nota questa spinta sempre più forte in una direzione più arcade e sempre meno simulativa, per quanto le parole simulazione e FUT (e in generale FIFA) ci rendiamo conto che faticano a stare nella stessa frase senza attaccarsi a vicenda. Il ritmo di gioco è ancor più veloce, la palla ha una fisica ancor più leggera e poco credibile e, per quanto possano sembrare dei grossi difetti, non ci sentiamo di additarli più di tanto come tali poiché trattasi di elementi che evidenziano una politica ben precisa tenendo bene a mente che quel che però è diventato il gameplay del pargolo di Electronic Arts.

Gameplay: luci e ombre di un sistema rodato ma non per tutti i gusti

Ciò avviene perché, e lo avevamo scoperto già in fase di presentazione del gioco, il “nuovo” gameplay di FIFA 21 è ancor più intenzionato a spingere l’opera di Electronic Arts ben lontano dalle mire della simulazione, in onore di una giocabilità sempre più spettacolare, veloce e soprattutto fluida, pur però senza perdere la possibilità di offrire al giocatore un’opera più convincente dal punto di vista del feedback generale. Le aggiunte più interessanti riguardano senza dubbio la gestione dell’intelligenza artificiale degli elementi in campo, come ad esempio il Posizionamento intelligente, che garantisce – in base al ruolo del giocatore – una serie di atteggiamenti in campo più realistici e più utili al fine della costruzione della manovra. Si avverte subito, ad esempio in fase d’attacco, il peso specifico di questa feature la quale porta proprio l’azione a stagnare fino a che non si assiste proprio a uno scatto da parte di una punta o di un esterno, cosa che prova a rendere il gameplay un attimino più imprevedibile, riuscendo nell’impresa però soltanto in parte.

FIFA 21

A causa del ritmo ancor più elevato dell’azione, infatti, riuscire ad attendere il taglio giusto è sì una delle più importanti dottrine da imparare in questo FIFA 21 ma risulta anche estremamente complesso, cosa che vanifica (in buona sostanza) un’altra meccanica introdotta con questo capitolo: gl’inserimenti creativi. La meccanica, del tutto manuale, consiste nel lanciare un giocatore controllandolo direttamente in un taglio in area per poi servirgli il pallone ma proprio a causa dell’enorme velocità dell’azione risulta praticamente impossibile da gestire, ed è un peccato perché sfruttando le incredibili lacune dei difensori si potrebbe andare in porta con grande semplicità e spettacolarità.

Ciò però, e ritorniamo all’intelligenza artificiale e alla sua resa in campo, avviene in ogni caso specialmente a causa della scarsa capacità di leggere le azioni da parte dei difensori, spesso inermi sotto i colpi nemici. A dare manforte all’attacco troviamo quest’anno il dribbling agile, una delle meccaniche più eccitanti ma potenzialmente dannose di FIFA 21. Con la pressione del tasto R1 è possibile infatti librarsi in skill più o meno elaborate (in base al giocatore, ovviamente) che spesso e volentieri rendono vano l’intervento del difensore di turno, al netto delle abilità di quest’ultimo.

FIFA 21

Tutto questo si traduce in un gameplay sempre più divertente e frizzante, ma purtroppo potenzialmente sbilanciato e caotico in cui chi ha più praticità sotto porta può facilmente avere la meglio sull’avversario, a causa anche di un livello di efficienza dei portieri pericolosamente vicino allo zero. Dopo il terribile lavoro svolto con gli estremi difensori con il precedente capitolo ci aspettavamo per questo FIFA 21 un passo avanti importante, in tal senso, che però purtroppo non è arrivato. Anzi. Se possibile, gli estremi difensori ci sono sembrati ancor più “inutili”, specialmente nelle fasi uno contro uno, e ci aspettiamo qualche miglioramento in tal senso, magari con qualche patch successiva. Nel complesso, comunque, FIFA 21 è divertente da giocare e assuefacente quanto basta, grazie anche a un comparto animazioni più ricco e rifinito, ma gli sbilanciamenti poco sopra elencati non possono passare inosservati e rischiano di minare la longevità del titolo sul breve e sul lungo termine.

Una nuova Volta!

A subire qualche interessante ritocco è anche la modalità Volta, che in questa stagione appare decisamente più snella e social che mai. Per questa nuova edizione gli sviluppatori hanno imbastito una storia più snella e vivace in cui fanno la loro comparsa personaggi noti come Kakà e volti di spicco del settore che accompagnano l’avventura, sempre e comunque legata a cliché tipici della struttura e della sua provenienza. Anche a livello ludico la modalità è cambiata un po’, distanziandosi sempre di più dal calcio in sé e assumendo dettami ben diversi da quanto accade nel rettangolo verde.

fifa 21

Diventa quindi rilevante l’abilità di scambiarsi il pallone nello stretto e la freddezza nel bloccare i i tiri degli avversari, per un gameplay che complessivamente diverte ma che rischia di stufare velocemente. Anche contando la possibilità di giocare online, infatti, e nonostante il tutto sia molto stabile e solido, ci siamo resi conto velocemente di quanto nemmeno questa volta (scusateci il gioco di parole) Volta possa risultare una valida alternativa alle altre modalità di gioco, decisamente più appaganti e longeve.

Grafica e tecnica

A livello puramente tecnico, FIFA 21 non rappresenta un grosso passo avanti rispetto al suo precedessore, anzi. Il grosso delle modifiche si sono concentrate nell’aspetto dei menù, specialmente quelli di FUT, resi più rapidi e accessibili (ma con qualche bug di troppo) e sull’estetica in generale, tralasciando i dettagli più “importanti” e rimandandoli, ovviamente alla nuova generazione. Se il trattamento riservato ai giocatori più importanti continua a risultare encomiabile, grazie anche a nuove scansioni e alla presenza di nuove capigliature che in alcuni casi rasentano la perfezione, lo stesso non si può dire dei giocatori secondari, lasciati come sempre a loro stessi seppur però ricreati in maniera leggermente più verosimile rispetto al passato.

FIFA 21

Anche nella resa dell’illuminazione e dei dettagli FIFA 21 rappresenta una mera rivisitazione del suo predecessore, ma lo fa con buoni risultati e soprattutto riuscendo a far risaltare quegli aspetti già convincenti e apprezzabili visti negli anni scorsi. FIFA 21 è sempre più social, è sempre più stiloso e lo si nota in campo come fuori, al netto di un percorso di innovazione che – giustamente – si limita a fare il minimo sforzo, ottenendo nel complesso risultati soddisfacenti e in grado di dare agli appassionati quel gusto di nuovo senza però strapparsi i capelli per lo sforzo compiuto.

Buono il comparto audio, in grado di restituire il giusto feeling tra cori, inni e fischi vari una volta scesi in campo e nei menù, grazie a una OST come al solito di ottimo livello che unisce con grande maestria pezzi più famosi e gemme nascoste con grande abilità. Un piccolo passo avanti infine per la telecronaca: seppur siano rimasti in cabina di regia sempre i soliti Pardo e Nava, quest’anno sembrano avere un parco frasi più coerente con quanto accade in campo e, udite udite, a quanto pare hanno smesso di chiedere a Matteo Barzagli (da bordo campo) quanto manca alla fine delle ostilità. Un lieto fine insomma.

FIFA 21


FIFA 21 è sì un capitolo di transizione ma allo stesso tempo non perde l’occasione di provare a portare sul mercato diverse novità, alcune delle quali molto interessanti e più o meno riuscite. L’aspetto più riuscito è senza dubbio quello contenutistico: FUT è sempre più l’epicentro della produzione, e la nuove aggiunte fatte alla modalità, tra le varianti estetiche e la possibilità di giocare in co-op, lo porta a un livello ancor più elevato. Splendida è anche la Carriera: le nuove aggiunte sono molto valide e rendono l’esperienza generale più che godibile e appagante che in passato facendo si che sia uno degli aspetti più riusciti del gioco. A stonare è però il gameplay, ancor più veloce e poco credibile che si lega ad una politica ben precisa che ormai EA porta avanti da diversi anni con successo, a cui però si aggiungono diversi problemi legati alla difesa e ai portieri, ancor più alla mercé degli attaccanti avversari. Nel complesso FIFA 21 è un ottimo prodotto, capace di fare la felicità dei fan della saga con un’offerta imponente che faranno chiudere un occhio a molti giocatori anche su un comparto tecnico fondamentalmente immutato rispetto agli anni scorsi.

8

Pro

  • La nuova Carriera è il piatto forte dell'offerta
  • FUT è sempre più assuefacente insieme agli amici online
  • Il Posizionamento intelligente è una valida aggiunta
  • Tante licenze e tante modalità...

Contro

  • ...ma la perdita della Serie B e di alcune squadre della Serie A stona non poco
  • Portieri e difesa ancora alla mercé degli attaccanti, oggi più che mai
  • Il ritmo di gioco elevatissimo vanifica le nuove meccaniche relative agli inserimenti manuali
Vai alla scheda di FIFA 21
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