Adr1ft – First Look

Chi più, chi meno, tutti abbiamo sognato almeno una volta di andare nello spazio e vedere il nostro pianeta Terra dall’altro, mentre fluttuiamo a gravità zero. A oggi, il medium videoludico ci ha permesso di vivere un’infinità di esperienze in quell’oscuro, infinito e misterioso universo, ma nessuna ancora ci ha permesso di indossare casco e tuta per viverla in prima persona. Ecco perché quando abbiamo saputo di ADR1FT non abbiamo saputo tenere a freno la nostra curiosità e abbiamo colto al volo l’invito di Halifax per vederlo e provarlo nei loro uffici.

ADR1FT, per chi ancora non lo conoscesse, è un gioco pubblicato da 505 Games e sviluppato da ThreeOneZero, piccolo team indipendente nato e fondato da Adam Orth, l’ex direttore creatunivo di Microsoft sicuramente famoso ai più per quel fatidico tweet in cui appoggiava la politica “sempre online” di Xbox One con tanto di hashtag #dealwithit (leggasi “fatevene una ragione”), il quale causò tanto di quel casino che il povero Adam dovette dimettersi dalla casa di Redmond. Non a caso riportiamo in auge quel particolare evento, perché si può dire che ADR1FT sia nato proprio come conseguenza di quei fatti, stando a quando afferma lo stesso Adam.

ADR1FT Screenshot 02

Un giorno mi sono svegliato e tutto il mio mondo era stato distrutto.” corrispondono non solo alle parole di Adam, ma anche a quelle che direbbe il protagonista di ADR1FT, un astronauta che si sveglia in una stazione spaziale orbitante misteriosamente distrutta di cui lui è l’unico sopravvisuto, senza memoria e con la sua tuta EVA danneggiata. L’obiettivo sarà quello di tornare sulla Terra sano e salvo, cercando in tutti i modi di sopravvivere e possibilmente di capire cosa sia successo prima che perdesse la memoria e i sensi.

Il gioco sarà quindi improntato sul concetto di sopravvivenza, dando parecchia importanza dunque all’esplorazione, la ricerca di risorse e da enigmi ambientali derivati da un ambiente “open world” ostico come quello dello spazio aperto a gravità zero. Pare anche che ci saranno degli sviluppi piuttosto importanti a seconda di come si gioca e delle azioni intraprese del gioco, affrontando le conseguenze che ne deriveranno.

First Persone Experience, è il genere definito e usato per descrivere questo ADR1FT, ovvero un nuovo tipo di videogioco dove l’obbiettivo ultimo è quello di offrire un’esperienza assolutamente unica attraverso quelli che sono stati definiti i tre pilastri chiave del gioco: l’immersione, derivata dal suo gameplay in prima persona; l’emozione, determinato dalla storia e dal tipo di narrazione; e infine l’ambientazione, ovvero quella dello spazio aperto, tanto affascinante e avverso e che ubbidisce a regole tutte sue, contro cui l’uomo può fare ben poco.

ADR1FT Screenshot 05

C’è, infine, da considerare un valore aggiunto di non poca importanza e di cui non abbiamo ancora fatto menzione: il gioco supporta il visore VR (realtà virtuale) di Oculus Rift, che eleva l’esperienza di gioco ad un livello di immersività totale. Abbiamo, infatti, avuto modo noi stessi di provare una sorta di demo o prototipo di quello che sarà ADR1FT proprio con Oculus Rift (il dev kit 2). Non avevamo obiettivi, e non si poteva morire, l’unica cosa che potevamo fare era guardarci intorno a noi, interagire (senza scopo) con gli oggetti fluttuanti nella stazione spaziale orbitante, o uscire nello spazio aperto per ammirare la fantastica visione del nostro bellissimo pianeta azzurro mentre fluttuavamo a gravità zero nel silenzio più assoluto, interrotto dal nostro affannoso respiro all’interno del casco.

Per quelli che se lo stanno chiedendo, non abbiamo avvertito particolari sensi di nausea durante la nostra esplorazione, se non quando abbiamo provato a metterci a testa in giù con movimenti veloci della telecamera, specie quando ci si scontra con pareti o oggetti, in quel caso il motion sickness si avverte parecchio, ma è un discorso che lascia il tempo che trova in quanto la tecnologia è in continua evoluzione e, soprattutto, è un aspetto molto personale il cui giudizio cambia da persona a persona.

ADR1FT Screenshot 02

In ogni caso, sono bastati dieci minuti della nostra prova per comprendere le enormi potenzialità di ADR1FT e non vediamo l’ora di vederlo e testarlo in una forma più definita e concreta. ThreeOneZero sarà un team piccolo e giovane (dieci persone), ma è formato da gente competente e che ha lavorato a titoli di grande successo e siamo fortemente convinti che il loro voler puntare a un titolo così unico e particolare come ADR1FT non possa che beneficiare il mercato, soprattutto perché stanno portando avanti un progetto che non è mai modificato dal concept iniziale e non vuole andare incontro a quelle che sono le leggi del mercato o le richieste del pubblico medio, che quando si tratta di prima persona non riesce a pensare ad altro che a un FPS. È anche vero che è un rischio non da poco, quindi il grosso del lavoro da parte dei ThreeOneZero e di 505 Games sarà quello di dare un bel messaggio di quello che vuole essere ADR1FT e della fantastica esperienza che può regalare ai giocatori, specie per quelli che non potranno godere della VR, che in questi casi purtroppo è un valore aggiunto che non si può sottovalutare.

Da parte nostra, invece, non possiamo far altro che elargire alte aspettative e dare un feedback positivo di quello che abbiamo saputo e provato durante questo prima sessione di anteprima.

Il gioco uscirà quest’estate 2015 su PC, Xbox One e Playstation 4, di cui per quest’ultima non è escluso un supporto a Morpheus, il visore VR di Sony, qual’ora quest’ultimo si rivelasse un progetto concreto e destinato in futuro alle masse.

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