Bloodborne – Provato

Alla Gamescom 2014 di Colonia abbiamo finalmente avuto modo di vedere in azione, oltre che provare, Bloodborne, l’attesissimo titolo in esclusiva PlayStation 4 sviluppato da From Software, il team che ha creato i due Dark Souls e Demon’s Souls, di cui Bloodborne, ricordiamo, ne è una sorta di sequel spirituale.

La presentazione a porte chiuse alla quale abbiamo assistito ha messo in luce quelli che sono i tre elementi cardine del titolo: esplorazione dell’ignoto, concept per il multiplayer online definito come “unico” e il vero pericolo dei combattimenti, espresso non solo tramite il gameplay e le meccaniche di gioco, ma anche attraverso la rappresentazione visuale, che qui ricordiamo essere molto più oscura, tetra e macabra rispetto ai precedenti giochi di From Software, quasi ai livelli di un horror. Le nuove caratteristiche introdotte nel sistema di combattimento di Bloodborne puntano a mettere il giocatore in un continue situazioni di vita o di morte, dove ogni combattimento può essere considerato mortale per via dei terribili colpi inferti dai nemici. Qui entra il gioco il Regain System, ovvero un sistema che permette di recuperare energia subito dopo esser stati attaccati. Ogni colpo che subiamo, infatti, genera una barra gialla sotto quella della vita che può essere ripristinata attaccando i nemici. Questo sistema è stato pensato per invogliare i giocatori a mettere in gioco se stessi sacrificando un attacco pericoloso, che magari può portare alla morte, per recuperare energia o scegliere se perdere una grande porzione di energia, ma stando sulla difensiva ed evitare una brutta fine. L’obiettivo è portare allo stesso tempo disperazione e speranza, con la sola vista di quella barra gialla.

bloodborne-playstation-4-ps4-1402388622-006

Ovviamente ci saranno degli oggetti curativi che possono ripristinare porzioni di energia senza essere dipendenti dal Regain System, rappresentate da delle ampolle molto simili alle vecchie estus di Dark Souls. Non essendoci falò, ovviamente non si possono ricaricare, ma andranno cercate esplorando l’ambiente, quindi andranno utilizzate con cura. Tra le altre cose, queste ampolle possono essere usate direttamente con il pulsante triangolo, senza bisogno di equipaggiarle negli slot dell’inventario, che qui sono stati ridotti a due: uno per gli oggetti e uno per i tipi di proiettili delle armi da fuoco. Entrambi questi aspetti rappresentano due grosse novità per chi viene dalla serie Souls. Nel caso degli oggetti, questi ora hanno un’importanza fondamentale e strategica per proseguire nel gioco, visto la loro efficacia. Delle semplici pietre, ad esempio, possono essere l’ideale per attirare l’attenzione di un singolo nemico in mezzo a un gruppo ben composto, senza quindi rischiare di affrontare più avversari alla volta; oppure le molotov, che in combinazione con dell’olio, creano enormi danni di fuoco. Sarà proprio questo uso combinato di oggetti che invoglieranno il giocatore a provarne di diverse per scoprire nuovi e potenti effetti, da adattare a seconda delle situazioni.

bloodborne-playstation-4-ps4-1402388622-001

Anche le armi e i combattimenti ora sono gestiti in maniera diversa, grazie alla loro capacità di assumere due forme, una per il corto e una per il lungo raggio, ciascuna con un set di mosse unico basato su attacchi veloci e deboli, forti e lenti e attacchi caricati dalla potesta devastante. Tra quelle avuto modo di vedere e testare spade a doppia lame, asce che diventano alabarde. Non sono previsti scudi, quindi gli amanti del ruolo difensivo storceranno un pò il naso nell’apprendere questa notizia. La decisione è stata presa proprio per via del regain system e per mettere il giocatore in continua pressione, affinché ponderino sempre ogni azione e si concentrino nello studiare le situazioni e soprattutto i nemici.

Ci è dispiaciuto non aver appreso nulla sul multiplayer online apparentemente unico nel panorama videoludico, ma siamo fiduciosi visto che From Software ci aveva abituato bene all’online di Souls. Il titolo graficamente si difende molto bene, nonostante ci sia ancora molto da sistemare, ma è indubbio che a livello artistico abbiano fatto un lavoro più che egregio. L’atmosfera oscuro e tetra, i mostri deformi e disturbanti, sangue come se piovesse e una sorta di Londra vittoriana a fare da sfondo, rendono Bloodborne un must per gli amanti dell’horror. Se poi avete amato la serie Souls e non vedete l’ora di rimettervi in gioco in una sfida senza precedenti allora è probabile che la nuova creatura di From Software sarà uno dei titoli imperdibili del prossimo 2015.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento