Bravely Default II – Provato

Square Enix torna nuovamente alla carica!

Nintendo non è di certo avara in quanto a sorprese dell’ultimo secondo. Il rilascio di nuovi game senza preavviso alcuno – Panzer Dragoon Remake ne è l’esempio più vicino – nonché la pubblicazione di contenuti più o meno rilevanti letteralmente dal nulla costituiscono strategie che da anni caratterizzano l’imponente macchina da marketing della grande N.

Inutile dire come il fulmineo rilascio di una versione dimostrativa di Bravely Default II su Nintendo eShop, annunciata peraltro tramite un Nintendo Direct Mini diffuso senza un minimo di preavviso, rientri pienamente nel modus operandi degli strateghi posti a capo del reparto vendite della casa di Super Mario. Un regalo comunque inaspettato per il videogiocatore, alla fine della fiera.

Bravely Default II provato

Svelato in pompa magna nel corso degli ultimi The Game Awards lo scorso Dicembre tramite un breve teaser, Bravely Default II sembra incarnare già da ora il sogno bagnato di ogni amante dei JRPG. Ci sono realtà all’interno del quale faremmo a pugni, pur di esserne completamente immersi; ebbene, l’universo dipinto da Bravely Default II è uno di quegli universi per cui varrebbe la pena perdere qualche dente e procurarsi fratture multiple del setto nasale.

Il mondo tratteggiato da Team Asano sembra infatti lussureggiare di dettagli esotici, punteggiando ogni suo elemento costitutivo mediante scelte stilistiche quasi espressionistiche, soprattutto nella ricerca dei colori per i background. La commistione fra sogno bidimensionale e arte 3D viene rafforzata dalla presenza di gustosi protagonisti, a metà strada tra un giapponesissimo stile super deformed e un qualcosa di più ricco e caratterizzato.

Classicheggiante il plot: in una realtà tristemente sull’orlo dell’abisso, la storia trae il suo incipit dal saccheggio di quattro cristalli responsabili dell’equilibrio dell’universo, corrispondenti a elementi quali Acqua, Fuoco, Terra e Vento, e dalla seguente distruzione della famiglia Musa, l’unica in grado di proteggere tali, preziosissimi, oggetti. Ed è proprio nelle nobili vesti della principessa Gloria, esponente del casato sopravvissuta alla devastazione di cui sopra, che il videogiocatore verrà chiamato a salpare verso l’avventura.

La demo è ambientata nell’assolata città di Savalon e nei suoi immediati dintorni. L’area di gioco, esplorabile con il proprio team composto da quattro personaggi, è abbastanza vasta, consentendo di destreggiarsi affabilmente sia con la world map, sia con i dungeon. L’impressione è quella di trovarsi dinnanzi ad un gioco dal respiro epico, impegnativo, che tuttavia non si discosta da quanto già apprezzato in passato. Non che ciò sia un male, intendiamoci.

Bravely Default II Provato

I nemici sono pienamente visibili sulla mappa (niente incontri casuali), mentre le fight vere e proprie vengono regolate secondo il consueto sistema a turni della serie tutta, offrendo al fruitore di utilizzare, a fronte di un fottio e mezzo di attacchi e abilità varie, i comandi Brave e Default.

Per coloro i quali fossero all’oscuro del peculiare combat system della saga, sappiate che ogni protagonista di Bravely Default può decidere di investire, in battaglia, dei Brave Point che consentono di poter agire più volte all’interno del medesimo turno, fornendo un massimo di quattro azioni performabili. Tale suggestivo meccanismo, sfruttato anche dalla feccia nemica, costituisce la classica croce e delizia per un videogiocatore chiamato ad assecondare tale possibilità, facendo attenzione a non esagerare.

Bravely Default II Provato

Ogniqualvolta venga utilizzato un Brave Point mediante il comando Brave, un apposito counter vede diminuito il proprio bottino di punti di una unità e, qualora il delta tra Brave Point spesi ed acquisiti risultasse inferiore allo zero, il proprio personaggio verrebbe letteralmente asservito alle fameliche fauci dei nemici, costringendolo a pazientare per un numero di turni pari ai BP sufficienti a riazzerare il contatore. Al contrario, effettuare una manovra Default consentirà di assumere una stance difensiva e di accumulare BP aggiuntivi.

Fa il suo ritorno anche il Job System, nell’ambito del quale personalizzare la classe di appartenenza del proprio personaggio, concedendogli caratteristiche totalmente peculiari. Da notare come, nell’ambito di questa versione dimostrativa, sia possibile selezionare solo cinque classi. Ad ogni personaggio deve essere forzatamente attribuita una classe principale, deputata a definirne anche le caratteristiche di attacco, più una classe secondaria. Inutile dire che tale feature permetterà di dar vita a strategie di personalizzazione giocosa sostanzialmente infinite.

Bravely Default II Provato


Ancora privo di una data di uscita precisa, Bravely Default II sembra possedere tutte le qualità che avremmo desiderato trovare nel proprio corredo binario. Artisticamente delizioso, ludicamente massiccio, la nuova creatura del team che ha già contribuito a realizzare, proprio su Nintendo Switch, quella piccola perla che risponde al nome di Octopath Traveler, si appresta ad infuocare un anno che, next-gen a parte, sembra davvero prefigurarsi lussurioso per gli amanti dei giochi di ruolo di matrice nipponica.

Vai alla scheda di Bravely Default II
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