Card Hunter – Card Hunter

Card Hunter è un prodotto della mente geniale di Jon Chey, non un nome qualunque, ma un uomo che ha lavorato su Bioshock e System Shock 2, tanto per citare qualche titolo illustre. Chey ed il suo team, Blue Manchu, con la collaborazione di Richard Garfield, creatore di Magic the Gathering, hanno dato vita a una nuova esperienza di gioco unendo due generi molto diversi in un unico entusiasmante prodotto. Un RPG à la Final Fantasy tactis,ma con le carte. Non ci credete? Continuate a leggere.


Draghi, pizza e carte

 

Card Hunter si presenta come un gioco di strategia con miniature. Il party è composto da tre membri, ognuno dei quali ha il proprio equipaggiamento. Ma è qui che nasce la magia: ogni singolo pezzo di equipaggiamento contiene all’interno un set di carte con le quali costruiremo in nostro mazzo.

 

Nel momento della creazione dei personaggi, possiamo scegliere fra tre razze e tre classi, le tipiche razze e classi dei giochi con ambientazione fantasy: umano, elfo e nano per le razze. Guerriero, mago e chierico per le classi. Niente di eccezionalmente innovativo, ma nuove classi (quali il rogue) saranno aggiunte in seguito. Le differenze tra le varie razze si riducono al numero degli HP e alle abilità di razza, che altro non sono che pezzi di equipaggiamento. Ciò che davvero differenzia i personaggi sono le classi: non sarà possibile utilizzare determinati pezzi di equipaggiamento a seconda della classe che si deciderà di usare.

 

Nonostante non ci siano ancora moltissime carte, le possibilità di personalizzazione del proprio party sono molte e danno al giocatore la libertà di creare il proprio stile di gioco senza troppe limitazioni.

 

Card Hunter è stato inizialmente ideato pensando soprattutto al single-player, ma il team di sviluppo ha in seguito aggiunto anche la modalità multi-player, seguendo i numerosi feedback lasciati dai beta testers.

La modalità single-player, ovvero la campagna, è formata da numerose avventure impostate come se fossero delle avventure precostruite in stile Dungeons & Dragons. Completandole, si sbloccheranno altre avventure di livello più alto. Durante ogni avventura si affronteranno tre o quattro combattimenti contro l’AI narrati dal Game Master ovviamente di nome Gary, chiaro riferimento a Gary Gygax, mitico creatore di Dungeons & Dragons. Tra una battaglia e l’altra ci divertiremo a seguire le divertenti scenette tra il nostro Game Master ed altri personaggi come ad esempio la ragazza delle consegne della pizza.

 

Dopo ogni battaglia potremo aprire lo scrigno del tesoro nel quale troveremo nuovi pezzi di equipaggiamento, casuali e più o meno rari a seconda del tipo di scrigno che potremo aprire. Equipaggiando i vari pezzi avremo accesso a nuove carte con le quali costruire il mazzo.

 

Nonostante le avventure a disposizione siano tante, è caldamente consigliato rigiocare più volte la stessa per ottenere più oggetti possibile. Avere a disposizione gli oggetti più forti di un determinato livello, anche se basso, è importante nella creazione del mazzo. Spesso infatti ci troveremo a dover sacrificare degli slot per equipaggiare oggetti molto forti in altri slot, perciò avere un oggetto di livello basso che non richieda niente in particolare, ma comunque forte, è un grande vantaggio.

I personaggi che utilizzeremo nella campagna, sono gli stessi che potremo utilizzare anche nella modalità multiplayer PvP. In questa modalità però, i personaggi saranno al livello massimo, in modo da poter equipaggiare qualunque oggetto saremo riusciti a trovare o comprare in uno dei negozi, ma soprattutto per mettere tutti i giocatori allo stesso livello nella costruzione del mazzo.

 

Cercare una partita è molto semplice, basta cliccare sulla grossa arena presente al centro dello schermo ed il sistema ci troverà un avversario con un punteggio di ranking simile al nostro. Dopo ogni combattimento vinto guadagneremo punti e potremo aprire uno scrigno. Ogni giorno è possibile aprire fino a venti scrigni, dei quali quattro sono scrigni d’oro ed uno è epico.

 

Nella modalità PvP è anche possibile creare partite personalizzate da giocare con gli amici o addirittura creare degli scenari, con la mappa, i nemici e si possono anche scegliere le musiche. Inizialmente questa possibilità era stata data solo a chi faceva parte del premiere club, una sorta di subscription che da accesso ad un tesoro extra negli scrigni e altre missioni nella campagna, ma ora è possibile a tutti.

 

A colpi di dado

 

Vista la grande attenzione messa dal team di sviluppo nel creare un prodotto che ricordi l’RPG cartaceo, non potevano mancare i dadi nel sistema di combattimento. I tanto amati e odiati dadi colpiscono ancora e tornano a fare il bello ed il cattivo tempo anche in Card Hunter. Le difese date dagli equipaggiamenti dei personaggi sono basate su un tiro di dado. Sulle carte difensive è raffigurato un dado che indica il tiro da superare affinché la carta si attivi. Armature, blocchi e tute le altre carte difensive funzionano in questo modo. Le carte offensive, attacchi e magie, devono invece essere semplicemente utilizzate e superare le difese avversarie. Altre carte servono per muoversi sulla mappa ed altre ancora infine sono delle abilità passive che si attivano automaticamente all’inizio del turno.


L’importanza del retrò

 

Alla Blue Manchu si sono davvero impegnati molto nel disegnare un gioco che riesca a immergerci in un’atmosfera che ricordi Dungeons & Dragons. La prima reazione che si ha quando si inizia la prima partita è una divertente nostalgia per tutti quegli elementi tipici del genere: le miniature dei personaggi e la mappa divisa per quadrati su cui far muovere le miniature. Ma il tocco di classe è dato da tutti gli elementi di contorno, le matite, la gomma, i dadi ed il panno verde su cui poggiare il tutto per non sporcare il tavolo.

 

Anche le musiche sono fatte con attenzione e aiutano ad entrare meglio nell’atmosfera giusta. Sono per lo più brevi intro a un determinato momento del gioco senza diventare invasive e noiose dopo lungo tempo.

 

La grafica semplice e leggera ed il sonoro ridotto al minimo necessario rendono Card Hunter un gioco adatto a ogni tipo di computer, anche quelli meno potenti.


A caccia di carte

 

Questo è tutto ciò che bisogna sapere prima di immergersi nel mondo di Card Hunter. È un prodotto molto divertente e stimolante. Creare mazzi e testare strategie e party diversi può tenerci occupati per ore, tuttavia il sistema di combattimento potrebbe di tanto in tanto farci innervosire, magari dopo una serie di fallimenti nei tiri di dado. Potrebbe in effetti essere fastidioso perdere una partita che si stava dominando a causa di un paio di tiri falliti, ma fa parte del gioco e bisogna farsene una ragione.

 

Nonostante esista da relativamente poco, Card Hunter può già vantare una player base piuttosto importante ed è facile trovare un avversario in qualunque ora del giorno. Ma se pure non ce ne fossero, la campagna offre ore di divertimento, tanti stimoli per lo stratega che è in ognuno di noi, tante carte e tanti equipaggiamenti da cercare.

 

Se siete appassionati di uno di questi generi, o se cercate qualcosa di nuovo da provare, Card Hunter è senza dubbio un titolo che fa per voi. 

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