Diablo IV – Anteprima

L'atteso titolo di Blizzard si mostra in tutto il suo splendore.

Uno dei titoli più attesi e successivamente acclamati dell’evento Xbox tenutosi domenica sera è stato sicuramente Diablo IV, tornato a mostrarsi al grande pubblico in una forma a dir poco smagliante. La nuova fatica di Blizzard, che vedrà la luce il prossimo anno, sembra avere – potenzialmente – tutte le carte in regola per mandare in brodo di giuggiole tutti gli appassionati del genere e della saga in generale. Ma anche per estendere il proprio bacino d’interesse a un’utenza più “nuova”, figlia magari di quegli MMORPG più tradizionali, che da sempre illuminano il cuore di tantissimi videogiocatori. Tra scelte di personalizzazione del personaggio potenzialmente infinite, una novella struttura open-world, la presenza di una forte componente multigiocatore – con boss mondiali, attività settimanali e giornaliere, unite al solito stile unico del brand – Diablo IV vuole risultare a tutti gli effetti un nuovo punto di partenza per la serie, senza però mai abbandonare le sue amatissime e apprezzatissime origini. Il trailer mostrato durante l’Xbox & Bethesda Showcase ha anche svelato ufficialmente l’ultimo eroe disponibile per iniziare il nuovo viaggio a Sanctuarium, un viaggio che promette di risultare tanto spettacolare quanto appagante. Se vuoi saperne di più su Diablo IV  non ti resta quindi che proseguire con la lettura di questa anteprima.

Diablo IV: il ritorno del Negromante

Il primo importante annuncio riguarda, come detto poco sopra, l’ufficializzazione dell’ultima classe disponibile al lancio del gioco, che andrà ad affiancarsi alle già abbondantemente esplorate dottrine del Barbaro, dell’Incantatrice, del Tagliagole e del Druido. Sto ovviamente parlando del Negromante, che ritorna negli oscuri lidi di Sanctuarium per la gioia dei tantissimi appassionati di vecchia data ma anche di quelli di Diablo III, che hanno già potuto vivere le gesta dell’oscuro guerriero. Se nell’ultima fatica di Blizzard il Negromante è arrivato soltanto tramite DLC e molto in là con il tempo, in Diablo IV sarà disponibile, come detto poc’anzi, come classe iniziale. Una scelta comprensibile e che offre in qualche modo una giusta varietà tra classi melee e classi a distanza. Osservando il trailer mostrato durante l’Xbox Showcase risulta subito lampante quanto Blizzard abbia deciso di puntare molto forte sull’importanza e la caratterizzazione di quest’ultima classe, che si presenta molto spettacolare e allo stesso tempo pericolosa, grazie alle sue molteplici skill di potenziamento che sfruttano, come sempre, l’abilità dell’eroe di manovrare le forze oscure e la morte in sé.

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Di conseguenza, in linea con quanto già visto nella sua precedente “versione”, il Negromante può ancora una volta servirsi di innumerevoli servitori spiritici, tra cui spiccano Golem giganti, Scheletri e tante altre creature provenienti dal mondo ultraterreno, con cui è possibile sia difendersi sia attaccare. Con il solito mix di attacchi a distanza e invocazioni, il Negromante continua a risultare, anche in Diablo IV un personaggio molto divertente da utilizzare, proprio per la sua natura “ibrida”, che ha suscitato grande interesse nei giocatori anche nel più recente Diablo Immortal, in cui la classe in questione risulta una delle più utilizzate e apprezzate dal pubblico (e dal sottoscritto). La novità più rilevante, comunque, sembrerebbe quella relativa all’ampliamento delle possibilità offerte al giocatore utilizzando il Negromante, che ora può contare sul Libro dei Morti, una skill particolarmente interessante e i cui effetti sul gioco sono ancora tutti da valutare e scoprire. Questa skill offre potenzialmente tante possibilità al Negromante, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo delle creature cadute in battaglia, da sempre un’arma in più per l’oscuro stregone e che in Diablo IV grazie alla nuova abilità sembrerebbero diventate ancor più importanti nell’economia degli scontri.

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L’open world dei sogni…o degli incubi!

Una delle novità più importanti e rivoluzionarie di questo Diablo IV è certamente quella relativa alla natura open world della nuova creatura di Blizzard, di cui l’azienda ha voluto “servirsi” proprio durante la conferenza di Xbox, per mostrare ancora una volta le grandi potenzialità di questa scelta coraggiosa ma potenzialmente più che vincente. Stando a quanto visto nei tanti frame dedicati all’argomento, infatti, sembra molto evidente quanto la software house abbia fatto veramente un gran bel lavoro in tal senso, a testimonianza ulteriore della grandissima cura con la quale sta tirando su la nuova produzione. A colpirmi subito è stata la presenza e l’introduzione delle cavalcature, da considerare a tutti gli effetti indice della bontà delle mappe e delle aree di gioco esplorabili, che ci sono parse nettamente più ampie, più estese e più “ricche” sin dalle primissime battute. Proprio tornando al discorso relativo alla volontà di avvicinarsi in qualche modo allo stile dei più classici giochi MMORPG, infatti, le mappe di questo Diablo IV non solo sembrano molto più corpose in termini di estensione, ma risultano anche ricchissime di attività da svolgere, segreti da scoprire e avversari da sconfiggere, in un contesto videoludico potenzialmente infinito e incredibilmente appagante.

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Seguendo proprio lo stile della tipologia dei titoli massivi, infatti, gli sviluppatori hanno inserito all’interno della struttura del titolo, oltre a una spropositata mole di contenuti “single player”, anche tantissime attività pensate principalmente per essere affrontate in compagnia di amici o comunque di un team organizzato e ben congegnato. Tra dungeon (gli sviluppatori parlano di oltre 150 varietà di attività disponibili), eventi globali e boss speciali che richiedono la massima collaborazione da parte di tutti i giocatori per poterli sconfiggere (sia in coop online sia offline con lo schermo condiviso), il nuovo pargolo di Blizzard sembra voler promettere centinaia e centinaia di ore di contenuti, pensati per venire incontro alle esigenze di tutti i giocatori, sia quelli più “social” sia quelli più solitari. Il tutto, chiaramente, senza dimenticare l’introduzione del PvP, che consente ai giocatori anche di misurarsi tra loro per mettere alla prova le proprie abilità. Per potersi cimentare nelle dinamiche ludiche del PvP è necessario recarsi nei Campi dell’Oblio, un pericolosissimo terreno di caccia pensato proprio per i giocatori più forti e coraggiosi. Durante queste battaglie la posta in gioco è veramente alta e bisognerà anche capire quanto tutta la gestione delle build e in generale il bilanciamento degli eroi avranno un impatto su tale modalità, pur rimanendo una piacevole aggiunta in un contesto sempre e comunque votato principalmente al PvE.

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L’endgame: un nuovo e gigantesco mondo si apre all’orizzonte

Oltre a svelare l’ultima classe e alcune delle dinamiche legate all’open world del gioco, Rod Ferguson di Blizzard si è soffermato anche sulla fase se vogliamo più interessante per un titolo del genere, ossia l’endgame. Ancora una volta, volendo strizzare l’occhio a quelle che sono le produzioni massive per eccellenza, il titolo di Blizzard sembra essere accompagnato da un comparto ludico generoso e variegato, per quanto concerne le attività disponibili dopo aver completato la campagna, che sembrano pensate veramente per rendere l’esperienza di gioco più duratura, interessante e potenzialmente infinita. A tal proposito, Diablo IV vanta la presenza di diversi modi di affrontare l’endgame, alcuni più “classici” e altri più innovativi e ancora una volta più vicini alla sua nuova natura da gioco più vicino agli MMO.

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Da questo punto di vista, Blizzard ha inserito nella formula ludica del gioco l’Albero dei Sussurri, una sorta di “raduno” in cui affrontare nuove sfide in compagnia di giocatori online o in single player, con la possibilità di portare a casa bottini sempre diversi e potenzialmente dal grande valore. Per quelli abituati ai classici “varchi”, invece, in Diablo IV saranno presenti le Spedizioni da Incubo, una sorta di dungeon di difficoltà sempre maggiore con vari modificatori pensati per rendere le sfide più interessanti e complesse. Proprio a tal proposito, è giusto sottolineare che Blizzard ha fatto sapere che in Diablo 4 ci sarà anche una rinnovata possibilità nel personalizzare le proprie build endgame grazie al Tabellone dell’Eccellenza, una sorta di gigantesco catalogo con cui rendere unica ogni singola esperienza di gioco. Nel complesso, dunque, possiamo ritenerci più che soddisfatti da questo primo contatto avuto con l’endgame del gioco, che sembra in possesso di tutte le carte in regola per rendere il nuovo viaggio a Sanctuarium ancor più spettacolare, longevo e appagante.

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Le nuove informazioni ricavate dall’Xbox & Bethesda Showcase su Diablo IV hanno reso l’attesa per l’arrivo del titolo ancor più estenuante. Il ritorno in grande spolvero del Negromante ma soprattutto la rinnovata veste open world del titolo sono soltanto due dei tanti spunti di interesse su cui poter contare per sognare veramente in grande e per poter dormire sonni tranquilli circa il futuro della serie, che sembra veramente essere in buone mani. La natura da MMO, la rinnovata gestione delle attività endgame e la grande vastità di personalizzazione delle build sono poi un’importante aggiunta a un pacchetto che, sulla carta, sembra veramente avere tutte le carte in regola per rappresentare una sorta di “Nirvana” per tutti gli appassionati della serie. Inutile dire che non vedo l’ora di poter confermare tutte queste buone impressioni nel corso dei prossimi mesi.

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