E3 2018: Mavericks – Provato

È noto a tutti come il fenomeno Battle Royale stia ormai coinvolgendo sempre più giocatori grazie agli ormai famosissimi Fortnite e PlayerUnknown’s Battlegrounds. Ovviamente gli sviluppatori non sono rimasti a guardare e già da alcuni mesi si sono messi all’opera per produrre videogiochi con una loro reinterpretazione del Battle Royale, strada intrapresa anche per grandi titoli come Call of Duty: Black Ops IIII e Battlefield V.

Improbable, software house dietro l’innovativo SpatialOS, ha recentemente annunciato Mavericks, un Battle Royale che oltre alla semplice battaglia tra giocatori, combina anche avventure in stile MMO e una mappa social dove poter esibire le varie skin e accettare/completare missioni attraverso i vari NPC presenti in questa piccola mappa chiamata “The Capital”.

Mavericks E3 2018

“Creare giochi che prima sembravano impossibili” – Improbable

L’obiettivo che si sono posti gli sviluppatori è quello di creare un titolo completamente diverso da quelli che vediamo tutti i giorni. Grazie all’utilizzo del’innovativo SpatialOS sono infatti riusciti a creare una piattaforma basata sul cloud, la quale è in grado di rompere tutte le barriere di design che nascevano dalle vecchie piattaforme basate sui server. Questo si traduce nella possibilità di unire diversi motori di gioco per creare ambienti online più ricchi e interattivi.

Ma cos’è Mavericks? Si tratta di un gioco con una modalità Battle Royale chiamata Proving Grounds in cui mille giocatori andranno a scontrarsi e soltanto uno di loro ne uscirà vincitore. Le caratteristiche principali di Mavericks sono quindi il numero di giocatori, l’immensa mappa “Isle of Dern” di 16X16 Km (PUBG ha una mappa di 6X6 Km) e la possibilità di distruggere praticamente ogni cosa, il tutto grazie all’integrazione dello SpatialOS e del CryEngine che riesce a gestire in tempo reale anche tutti gli effetti luminosi e i vari cambiamenti climatici.

Durante la nostra prova abbiamo analizzato nel dettaglio quelle che sono le potenzialità del gioco e per certi versi siamo rimasti delusi, ovviamente il nostro giudizio potrà cambiare non appena verrà lanciata la prima beta. A differenza di quanto ci è stato spiegato durante la presentazione, non abbiamo trovato così tante novità dal punto di vista degli ambienti e della fisica generale. Tuttavia, parlando con James Thompson di Automaton Games, abbiamo appurato che la maggior parte dei sistemi presentati non sono ancora pronti e che probabilmente vedremo un cambiamento radicale della grafica già a fine agosto con la Closed Beta.

Mavericks E3 2018

Le nostre partite di prova sono state effettuate ovviamente in una zona ristretta della mappa, dato che eravamo solamente quattro giocatori in locale. La partita era quindi confinata in una zona predefinita della mappa dove potevamo facilmente trovare piccole case o insediamenti per recuperare armi, equipaggiamenti e materiale medico da utilizzare per i primi scontri a fuoco. Già dopo i primi minuti abbiamo notato che in generale gli edifici sono molto spogli e praticamente tutti uguali, mentre gli ambienti esterni sono ben curati e piacevoli da guardare. Il gameplay ci è sembrato simile agli attuali Battle Royale, con l’aggiunta di tanti bug, che verranno sicuramente risolti, come dovranno essere risolti anche i vari problemi alle strutture che non si distruggono in maniera omogenea e realistica.

Dal canto suo James Thompson in una breve intervista tenutasi poco dopo la nostra sessione di gameplay, ci ha raccontato che il sistema di distruzione deve ancora essere perfezionato e che dovrebbe raggiungere una precisione simile a quella che possiamo trovare in Rainbow Six: Siege, dove sono presenti vari strati che vengono danneggiati in modo differente in base all’arma utilizzata e al tipo di impatto ricevuto. Nella nostra prova erano inoltre assenti i veicoli che però sembra saranno presenti nella versione beta, come lo saranno anche un maggior numero di armi ed edifici.

Componente social molto promettente

Mavericks offre inoltre un’interessante componente social, simile a quello che possiamo già trovare in Destiny, ovvero una piccola mappa chiamata “The Capital”, dove i giocatori possono incontrarsi, socializzare, accettare missioni, riscuotere ricompense e svolgere tante altre attività. Ovviamente ogni volta che completerete una sfida riceverete dei riconoscimenti come ad esempio icone e oggetti speciali che saranno visibili anche dagli altri giocatori presenti nell’hub. Completando missioni e salendo di livello, sarete in grado di ricevere anche ricompense più importanti come ad esempio armi e equipaggiamenti, che avranno però valore esclusivamente estetico, e non forniranno quindi nessun vantaggio nelle modalità di gioco.

Nella versione finale di Mavericks sarà presente anche un sistema di Rank che andrà a ricompensare il giocatore mano a mano che salirà di livello, fornendogli skin esclusive, oltre che al posizionamento in una classifica globale che vedrà i migliori giocatori contendersi le prime posizioni. Non mancherà anche il sistema dei Clan, che vi permetterà di condividere con i vostri amici le giocate migliori oppure organizzare partite per completare le sfide più velocemente.

La valuta presente nel gioco viene chiamata “bit” e potrà essere guadagnata giocando alle varie modalità proposte, oppure acquistata per denaro reale. Questi “bit” non permetteranno però di acquistare oggetti in grado di fornire vantaggi in-game, ma esclusivamente oggetti dal valore estetico. Importante segnalare che anche le sfide, i riconoscimenti e le varie ricompense speciali, non potranno essere acquistate o ottenute più velocemente tramite i “bit”, ma sarà necessario giocare e guadagnare questi titoli, per poi poterli esibire ai propri amici/nemici.

Mavericks E3 2018


Mavericks durante la presentazione alla stampa ci era sembrato un titolo estremamente promettente e con le carte in regola per imporsi come Battle Royale definitivo, il tutto grazie ad una mappa enorme, una battaglia con mille giocatori, e una fisica della distruzione estremamente precisa e accurata. Tuttavia durante la nostra prova abbiamo trovato vari problemi che ci hanno fatto storcere il naso, soprattutto dal punto di vista della grafica e della fisica, aspetti che dovrebbero essere il punto forte della produzione. Gli sviluppatori ci hanno assicurato che il gioco è ancora in sviluppo e che la maggior parte dei miglioramenti alla fisica e al gameplay saranno già visibili durante la beta chiusa di agosto. Speriamo davvero di vedere tanti miglioramenti, ma soprattutto vogliamo vedere come sarà gestita dal server un’imponente battaglia con mille giocatori, che a prescindere da tutto sarà sicuramente molto divertente da giocare.

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