E3 2019: No Straight Roads – Provato

Un gioco che fa della musica il suo elemento principale

Metronomik è una software house nata a fine 2017 e fondata da Wan Hazmer e Daim Dziauddin che, per chi non li conoscesse, sono stati rispettivamente Lead Game Designer di Final Fantasy XV e Concept Artist di Street Fighter V. Il loro obiettivo è quello di realizzare i giochi basati sulla musica come elemento centrale del game design. Ecco quindi No Straight Roads, il loro primo titolo a esordire quest’anno su PC e PlayStation 4.

No Straight Roads racconta di una band rock indie composta da Mayday (chitarrista) e Zuke (batterista) intenta a sconfiggere l’impero EDM che sta imponendo la musica elettronica nella città di Vinyl City. I nostri due eroi sono anche i due personaggi giocabili che controlleremo durante i vari livelli. Sarà possibile giocare in solo, switchando tra loro due in tempo reale, oppure giocare in cooperativa a schermo condiviso.

Il gameplay di base è molto semplice, ognuno dei due protagonisti ha un set di combo corpo a corpo necessarie a eliminare nemici e ostacoli. Questi attacchi base producono note che una volta accumulate possono essere poi utilizzate per dei potenti attacchi a distanza che colpiscono i nemici in maniera automatica, senza necessità di mira o altro. Oltre a questo però i due personaggi hanno un’abilità che gli permette di interagire con alcuni oggetti dell’ambiente in maniera speciale, ovvero trasformandoli in particolari torrette adibite alla distruzione dei nemici o di barriere. Queste meccaniche sono la base per sconfiggere i boss.

No Straight Roads però non si limita a questo, perché il vero cuore pulsante del gameplay è il concetto di ritmo. In pratica tutto quello che succede a schermo avviene a tempo di musica. Ecco quindi che schivare, saltare e addirittura contrattaccare va fatto imparando il ritmo di ciò che sta accadendo. Soprattutto i contrattacchi, richiedono un tempismo perfetto per essere efficaci e in alcuni casi addirittura sono necessari per andare avanti in alcune fasi contro i boss.

Il gioco ha un HUB centrale da cui gestire i personaggi e selezionare poi i livelli. I personaggi infatti possono essere potenziati attraverso gli adesivi. Ciascuno di questi infatti avrà delle caratteristiche bonus che andranno a potenziare il personaggio e ciascuno di loro potrà equipaggiarne 4 alla volta. La selezione dei livelli invece è libera e possono essere farti nell’ordine che si preferisce a seconda della difficoltà, che potrà inoltre essere cambiata a seconda di quanto ci si sente sicuri delle proprie abilità e del proprio senso del ritmo. Una cosa che infatti gli sviluppatori ci hanno detto è che man mano che sbloccheremo i livelli più difficili, ci saranno sempre meno elementi visivi che ci aiuteranno a capire come schivare e quando attaccare, tutto si baserà essenzialmente sull’ascoltare la musica.


Hazmer e Dziauddin ci sono sembrati due sviluppatori in gamba e con un chiaro progetto in testa. Il concept del gioco è bellissimo e pad alla mano risulta parecchio divertente da giocare e rigiocare. Graditissimo anche il comparto artistico, che richiama vagamente quello di Jet Set Radio. Ci auguriamo che anche la storia, pur nella sua semplicità e banalità, sappia risultare d’intrattenimento e con qualche spunto interessante legato al mondo della musica.

Un titolo sicuramente da tenere d’occhio e da non sottovalutare, siamo certi che potrebbe rivelarsi una magnifica sorpresa.

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