Exoprimal – La nostra prova in anteprima

Abbiamo provato approfonditamente Exoprimal, il nuovo sparatutto in terza persona a base di dinosauri di casa Capcom

Exoprimal

Con questa prova in anteprima siamo alla terza volta che mi trovo ad aver a che fare con Exoprimal, il nuovo TPS a base di dinosauri ideato da Capcom.

Terza prova, quindi, dopo un primo approccio su PC e un altro su Xbox: ritorno a sparare ai dinosauri conciato come un cosplayer scadente di Iron Man, ancora una volta su PC. Si, come avete potuto facilmente capire dalle mie parole, Exoprimal non è che mi abbia convinto in tutto e per tutto, anzi.

Sulla carta i numeri per essere un titolo più che interessante Exoprimal li ha tutti: abbiamo i dinosauri (che male non fanno mai), abbiamo le armature potenziate che conferiscono abilità straordinarie, abbiamo i loop temporali, che vanno tanto di moda in questi ultimi tempi… Quindi, cosa non mi convince in pieno a proposito di Exoprimal?

Exoprimal, AKA qualcosa di già visto

Uno dei primi fattori che mi portano a storcere il naso è che stiamo parlando di un titolo GAAS PvPvE. No, non mi ha zampettato un compsognatus sulla tastiera, ma sono gli acronimi che identificano al meglio il genere di Exoprimal, ossia il genere dei Game As Service.

Sì, un genere che deve essere costantemente supportato dopo l’uscita, con il rilascio di aggiornamenti per poter mantenere alto l’interesse. Player Versus Player Versus Environment è invece un gioco incentrato sul multiplayer competitivo tra utenti con una componente di gioco anche contro avversari IA, cosa che introduce anche ben più di una spruzzata di cooperazione.

Exoprimal
Go Go Power Rangers!!

Di per sé questa struttura di gioco non è per forza un male, anzi! Moltissimi giocatori ne sono letteralmente galvanizzati (sempre restando in casa Capcom, Monster Hunter vi dice niente?) ma per poter funzionare al meglio e “macinare numeri” bisogna tassativamente aggiungere elementi e novità. Di continuo o, per lo meno, regolarmente.

Questo implica ovviamente un notevole investimento di risorse da parte dei produttori, investimento che è giustificato da un costante interesse dei giocatori nei confronti del titolo. Ed è proprio qui che a mio avviso sta la nota dolente.

Anthem contro Overwatch nella Valle dei Dinosauri

Exoprimal infatti, per come è stato presentato, non sembra avere il giusto appeal. La storia di per sé, e per quanto possa essere cruciale in un gioco del genere, è anche interessante: trasportati su un’isola controllata da una AI avanzatissima, tale Leviathan, ci troviamo intrappolati assieme ad altri disgraziati in un loop temporale continuo.

La simpatica AI Leviathan predispone infatti infinite “ricostruzioni” di scenari di guerra al fine di raccogliere dati, manipolando la trama stessa del tempo per far ricominciare poi tutto da capo. E mettendoci pure i dinosauri. Perché si.

Certo, la trama ha anche altre sfumature (e meno male!) che non sono stato a descrivervi, ma in definitiva è tutta lì e ci verrà mostrata man mano che completeremo missioni in multiplayer, perché Exoprimal NON prevede una campagna per giocatore singolo.

Nuovi elementi della storia, sotto forma generalmente di filmati, verranno sbloccati man mano al ritorno nell’hub centrale di gioco, probabilmente un po’ poco per tenere alto il grado di fomento del grande pubblico e giustificare quindi il supporto continuo a Exoprimal.

Squadra che vince, Exoprimal non la cambia… ma dovrebbe

Anche lato gameplay la formula proposta non ha né infamia né lode, bella ma già vista e rivista in tutte le salse: la nostra classe, e quindi le abilità disponibili e il tipo di contributo che potremo portare alla nostra squadra, sarà determinata dalla Exosuite che vorremo indossare. Si, come in Anthem (e mille altri titoli).

Ci saranno armature agili e leggere, altre adatte alla prima linea, altre alla difesa/supporto, etc… Insomma, sempre la solita storia. Cosa invece molto positiva in Exoprimal è che potremo cambiare Exosuite anche in piena azione, andando così a modificare la nostra “classe” in base alle esigenze del momento e dando una dinamicità alla partita non indifferente.

Le missioni hanno più o meno tutte la stessa struttura, ovvero me and the boys impegnati a portare a termine una serie di sotto-missioni, sparando senza soluzione di continuità alle infinite orde di dinosauri che Leviathan ci scarica addosso tramite portali temporali per poi arrivare a un confronto finale con un’altra squadra di poveracci a noi simili.

Cambiando modo e tempi, magari, ma di lì non si scappa: che piaccia o meno ci ritroveremo prima o poi immancabilmente a scortare un “carrello” da A a B, difendendolo dagli attacchi di giocatori e bestiacce, come praticamente in ogni titolo del genere esistente, passato, presente e temo anche futuro. Il carrello non può mancare. Mai.

Exoprimal
In centro c’è sempre casino!

Con queste premesse capite bene il mio scetticismo verso Exoprimal. Non siamo davanti a un gioco brutto o mal fatto ma di fronte a un titolo che manca di originalità, buono magari da provare per curiosità e per fare qualche serie di partite con gli amici ma assolutamente non in grado di tenere alto l’interesse a lungo.

Senza un interesse prolungato è difficile che Capcom decida di continuare ad investire in nuovi contenuti e aggiornamenti, facendo scemare ulteriormente l’interesse. Basta vedere la fine che hanno fatto molti GAAS recenti per rendersi conto di quanto sia difficile trovarsi una “nicchia” solida; serve qualcosa di davvero interessante e purtroppo, per quanto visto, Exoprimal non ce l’ha.

La mia salvezza è il Game Pass?

Il gioco uscirà D1 sul servizio Game Pass e questo gli darà senza dubbio un boost iniziale di utenti attivi. Insomma, c’è un nuovo gioco con i dinosauri sul servizio e non vuoi darcela almeno un’occhiata? Ovviamente si, e per questo sono sicuro che, i primi tempi, Exoprimal avrà i server pieni. Ma per quanto?

E soprattutto, quanti saranno disposti ad acquistarlo a prezzo pieno, visto il triste destino sofferto da tanti suoi simili recenti? Le premesse non sono rosee sul lungo periodo, ma il gioco deve effettivamente ancora uscire, e qualcosa potrebbe forse anche essere ancora migliorato.

Forza Capcom! Alla fine, io credo ancora in te!

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