F.E.A.R. 2: Project Origin – Anteprima F.E.A.R. 2: Project Origin

Ancora P.A.U.R.A.

Sono passati diversi anni da quando, nei panni di un soldato (molto) speciale del corpo segreto chiamato F.E.A.R. (First Encounter Assault Recon), abbiamo affrontato la crisi alla Amarcham che vedeva coinvolti Paxton Fettel e il suo esercito di cloni e, soprattutto, la terrificante Alma, il misterioso fantasma di una bambina legata, in qualche modo, sia al protagonista che allo stesso Fettel. La fine del gioco, così come le due espansioni uscite successivamente, lasciavano molte domande senza risposta. Queste risposte, si spera, arriveranno davvero a breve, ovvero il 13 Febbraio, data in cui verrà rilasciato F.E.A.R. 2: Project Origin.
La tumultuosa vicenda legata alla produzione di questo titolo è una storia ormai nota ai più informati: gli sviluppatori del gioco, i Monolith, furono ceduti dalla Vivendi alla Warner. Secondo gli accordi, la Vivendi avrebbe mantenuto i diritti sul nome F.E.A.R. mentre i Monolith mantenevano i diritti sui personaggi e le ambientazioni del gioco. Proprio per questo, fino a pochi mesi fa, il nome del gioco era semplicemente Project Origin; recentemente, infine, la Warner è riuscita ad acquistare dalla Vivendi anche i diritti sul nome, trasformando finalmente il titolo originale nel più riconoscibile F.E.A.R. 2 : Project Origin. L’odissea del nome, in ogni caso, per noi videogiocatori è un fatto marginale: quello che ci interessa è vedere cosa i programmatori hanno in mente per terrorizzarci e, ovviamente, per divertirci.


Il gioco sarà decisamente violento.. addirittura non verrà commercializzato in certi paesi, come l’Australia

 
Dove eravamo rimasti…

La storia di questo nuovo capitolo della saga inizia qualche istante prima della fine del primo gioco, ovvero poco prima che si verifichi la gigantesca e spettacolare esplosione che spazza via gran parte della città che ospita la sede della Amarcham. Il nuovo protagonista, anch’esso un soldato della squadra speciale F.E.A.R., viene chiamato per fronteggiare una nuova crisi che ben presto volgerà verso il paranormale; ovviamente il paranormale in questo gioco risponde al nome di Alma. L’ intenzione degli sviluppatori è stata quella di portare il nostro “rapporto” con questo personaggio verso un nuovo livello: mentre nel primo capitolo Alma veniva presentata come una bambina a cui era stato fatto un torto inimmaginabile, che aveva causato la sua furia distruttrice, in questo seguito  avremo a che fare con un’Alma “cresciuta” (per quanto possa crescere un fantasma): le sue manifestazioni saranno ancor più violente e vivide. In effetti un cambiamento nei modi con cui il gioco intende farci paura erano necessarie: i Monolith non possono sperare di terrorizzarci ancora utilizzando i “trucchi” già visti nel primo capitolo e nelle espansioni. Questa nuova Alma, quindi, promette momenti di vero terrore, un po’ come in quei giochi dove si viene braccati da un essere potente e praticamente indistruttibile. Come nel precedente gioco, le scene horror saranno scriptate in modo tale da presentare delle situazioni cinematografiche


Non mancheranno nuovi e orrendi nemici

Le novità

Ovviamente alcuni cambiamenti sono necessari anche alla struttura del gioco. Gli sviluppatori, fortunatamente, pare abbiano fatto tesoro delle critiche dei giocatori e dei giornalisti specializzati: quelle più feroci sono state mosse (giustamente) alla monotonia degli ambienti di gioco (quasi l’intero gioco era ambientato in anonimi uffici con poche variazioni sul tema) e ai nemici un po’ tutti uguali. Ebbene, ormai è chiaro come tutto questo nel seguito sia scomparso: prima di tutto le ambientazioni di gioco paiono abbastanza varie e, soprattutto, non sono composte da lunghi corridoi, bensì da ambientazioni abbastanza ampie all’interno delle quali muoverci più o meno liberamente alla ricerca della giusta tattica per affrontare gli scontri. Inoltre, spesso ci ritroveremo tra le strade della città quando,nel gioco precedente non c’erano fasi all’esterno. Aumentata anche la varietà dei nemici: oltre ai classici nemici umani appartenenti a diverse fazioni, saranno presenti (tra le creature attualmente svelate)  gli “Spectre”, entità soprannaturali simili, appunto, agli spettri, e i “Remnant”: questi ultimi sono davvero particolari in quanto, anche se hanno le sembianze di non morti, possono ricordare alcune capacità che avevano in vita, ripetendo quelle azioni continuamente (creando, ovviamente delle situazioni molto coreografiche e, magari, drammatiche). Nel momento in cui si accorgeranno della nostra presenza, smetteranno di eseguire queste azioni per combatterci e lo faranno anche risvegliando, con la loro psiche, i vari cadaveri che troveranno nell’ambiente e scagliandoceli contro. 


Scontri a fuoco a base di bullet time e poteri speciali saranno alla base del gioco

Altri nemici, invece, possono essere abbattuti solamente utilizzando dei veri e propri Mech  (altra novità di questo capitolo): in questo caso, probabilmente, la tensione accumulata fino a quel momento potrà venire sciolta da fasi in cui saremo noi a essere portatori di morte e distruzione.
Altra novità da segnalare è la maggiore distruttibilità degli ambienti e la maggiore interazione con gli stessi: saremo in grado, ad esempio, di rovesciare tavoli, armadi o quant’altro presente nello scenario per poterlo utilizzare come riparo; ovviamente i nemici saranno in grado di fare la stessa cosa. Tutto questo servirà per creare nuove situazioni di gioco con i nemici in grado di creare, grazie all’eccellente AI, nuove tattiche utilizzando le coperture offerte dall’ambiente; AI che, invece, speriamo proprio non sia cambiata molto rispetto al precedente capitolo. Se verrà migliorata, anche solo di poco, probabilmente questo gioco sarà in grado di settare un nuovo standard nel mondo dei videogiochi.
Per ultimo, tecnicamente il gioco fa la sua figura sebbene, dagli screen e dai video rilasciati, non sembra essere paragonabile ai giochi tecnicamente più avanzati del periodo. Ovviamente è presto per dare giudizi in tal senso: aspettiamo la versione finale per vedere il tutto in movimento e soprattutto, aspetto sicuramente  più importante, se possiede ancora quella carica horror e quella giocabilità che ha elevato il primo capitolo a vero e proprio capolavoro del genere.

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