Final Fantasy XIV: A Realm Reborn – Final Fantasy XIV: A Realm Reborn – Terza Fase della beta

Il 14 Giugno è iniziata la terza e penultima fase della beta di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn, l’MMORPG di casa Square-Enix di cui vi abbiamo parlando spesso qui su Gamesource. Questa fase di test che ricordiamo terminerà il 12 Luglio, è stata importante per diversi motivi: in primis ha dato modo agli utenti PS3 di provare, finalmente, il titolo pad alla mano e, secondo motivo, ha messo a disposizione gran parte dei contenuti che saranno disponibili nella versione di lancio. Per chi ha seguito la nostra copertura su A Realm Reborn, infatti, sa che fino alla seconda fase della beta l’unica area messa a disposizione era quella di Gridania e del Black Shroud, coprendo così solo la parte introduttiva della trama (quella fino al livello 15) con razze e classi limitate.

La terza fase ha invece messo a disposizione tutto sin da subito, dando accesso quindi alle città di Uldah e Limsa Lominsa con le rispettive regioni, Thanalan e La Noscea, in aggiunta a tutte le classi e le razze disponibili. Per i membri  Legacy (ovvero coloro che hanno mantenuto una sottoscrizione di almeno 90 giorni nell’ultimo periodo della prima versione del gioco) e dei giocatori di vecchia data, inoltre, è stato possibile finalmente riportare in vita i loro vecchi personaggi e provare A Realm Reborn mantenendo livelli ed equipaggiamenti posseduti nella versione 1.0.

Questa beta copre, a livello di trama, tutta la prima parte introduttiva che equivale ai primi 20 livelli di gioco, introducendo così le figure chiave che ci accompagneranno nel corso della avventura, amiche ma soprattutto nemiche. La storia, ricordiamo, è ambientata 5 anni dopo gli eventi di FFXIV 1.0, che terminò con la caduta della meteora Dalamud da cui scaturì il possente primal Bahamut, portando alla semi distruzione delle terre a noi conosciute. Nonostante sia effettivamente possibile comprendere la trama senza aver giocato la precedente versione del gioco, è anche vero che i riferimenti sono tanti, quindi vi consigliamo di dare una ripassatina ai riassunti sparsi sulla rete o con il video riassuntivo che sarà contenuto nelle versioni da collezione del gioco:    un quadro più completo della situazione potrebbe aiutare a rendere l’esperienza ancora più immersiva.

In ogni caso la storia si rivela sin da subito interessante e con un cast di ottimi personaggi dal grande carisma: il temuto impero Garlean sotto il comando dell’Imperatore sono ora candidati tra i migliori villain di tutto l’universo Final Fantasy. E parlando di Final Fantasy non si può non citare l’incredibile numero di rimandi sparsi per tutto il mondo di Eorzea, dall’apparizione di Biggs e Wedge, la Costa de Sol, Tiny Bronco e tanti altri ancora che non vi sveliamo e che vi invitiamo a scoprire nel futuro prossimo.



I cambiamenti sono stati sin da subito evidenti, non solo quelli già evidenziati nei precedenti articoli, ma anche rispetto alle precedenti fasi di test. Il motore grafico è stato potenziato e allo stesso tempo reso notevolmente più leggero e scalabile, al punto tale da rendere il gioco notevolmente più fluido e stabile, senza portare a momenti di incertezza con cali di frame rate. Solido anche nelle fasi più concitati del gioco e  in aree sovraffollate da persone (tipo i centri delle città), il motore grafico di cui si avvale FFXIV: ARR ci ha convinto. Anche le animazioni sono notevolmente migliorate, in concomitanza di comandi che rispondono in maniera istantanea e che rendono i combattimenti molto più veloci e snelli, accompagnati da effetti di luci che esaltano gli scontri, senza creare quella confusione di cui siamo stati amari spettatori in Final Fantasy XIV 1.0.

Il lungo tutorial che ci accompagnerà per circa i primi 10 livelli di gioco, per quanto per alcuni possa risultare frustrante e costrittivo, si rivela essenziale per introdurre il giocatore al mondo di Eorzea e comprenderne le basi: parlare ai npc, accettare le quest, intraprendere i combattimenti, utilizzare le emoticon, gli aspetti social e via dicendo. Questo sarà utile, nonchè obbligatorio, anche per i  veterani della vecchia versione: molte cose sono cambiate (se non tutte) e per sbloccare anche le più semplici, ma essenziali, come il teletrasporto o il retainer (il vostro npc personale adibito al ruolo di magazzino e venditore) il tutorial si rivelerà essenziale.

Inoltre, considerando il pesante restyle delle classi, anche i migliori giocatori della precedente edizione saranno costretti a reimparare a usare le loro abilità e i loro ruoli nei combattimenti. Il ribilanciamento apportato dal team SE è stato massiccio, da ricordare che ora metà delle skill acquisibili da ciascun job andranno imparate terminando le quest specifiche assegnate dalle rispettive gilde distribuite tra le 3 città principali di Eorzea.



La crescita dei livelli è stata velocizzata grazie all’inserimento di nuove e numerose quest secondarie, distribuite con un certo criterio in linea con la progressione del personaggio e degli eventi della trama, nuovi log (obiettivi specifici per ogni classe) e, soprattutto, nuovi FATE, eventi dinamici sparsi in tutte le aree di gioco a cui chiunque potrà prender parte. I FATE adesso sono sparsi in maniera intelligente, e alcuni di questi seguono un flusso di eventi (simile a quanto visto su Guild Wars 2) a seconda che si completino o si falliscano. Sono tutti più o meno simili, si tratta di sconfiggere un determinato numero di mostri, proteggere gli avamposti, fare da scorta a npc o carovane e battere dei boss. La ricompensa (soldi, esperienza e oggetti) varierà a seconda della difficoltà del FATE e dell’aiuto apportato durante lo scontro. Ovviamente per i giocatori di livello alto che vogliono partecipare ai FATE di livello minore, verrà richiesto un Level Sync  per adeguarsi a quello degli altri e poter così ottenere premi basati sulle loro prestazioni.

Grande focus è stato posto nei Dungeon,  sfide particolari affrontabili solo in party di almeno 4 giocatori (definito Light Party) in cui bisognerà superare  varie aree di gioco piene di trappole, nemici e marchingegni da attivare con lo scopo di arrivare nella sala finale e battere il boss di turno. La particolarità di alcuni di questi boss è che, a differenza di tanti altri mostri, andranno sconfitti in una determinata maniera e non semplicemente attaccandolo fino a fargli esaurire tutti gli HP. Uno dei boss dei primi dungeon che affronterete (il Blob), potrà essere danneggiato soltanto con l’attivazione un dispositivo per evocare un Piros, attendere che questo inizi a esplodere e allontanarsi all’ultimo secondo per far si che l’esplosione colpisca il nemico e lo divida in due. Questo andrà ripetuto tot volte fino a quando non rimarranno che dei minuscoli blob facilmente eliminabili con qualche attacco e magia.



Protagonista di questa beta è stata la celebre battaglia con il primal Ifrit, considerata la prima vera battaglia dove mettere in pratica quanto appreso nel corso dei primi 20 livelli di gioco. Senza un party equilibrato (dotato quindi di un healer e di un tanker, per supportare i damage dealer) è praticamente impossibile sopravvivere, soprattutto se nessuno sa fare il proprio lavoro.

A fronte della necessità di fare party e proseguire nel gioco, recentemente è stato introdotto e testato l’utilissimo, nonchè attesissimo, Duty Finder, una particolare feature del gioco che permette di scegliere quest, dungeon, guildhest, boss battle ecc. da affrontare insieme ad altri giocatori in maniera del tutto automatica. Una volta scelta la classe e il tipo di evento da affrontare, il sistema cercherà per voi delle persone desiderose di fare la stessa vostra identica cosa, vi trasferirà nella zona apposita e automaticamente formerà un party equilibrato, dotato quindi di un healer e di un tanker.

Questo permetterà, letteralmente, di eliminare i tempi morti derivati dall’attesa di creare un party e progredire nel gioco in maniera più semplice e meno stressante, chi ha giocato FFXI specialmente sa di cosa stiamo parlando.
Tra le altre novità che abbiamo potuto testare in questa terza beta del gioco, troviamo infine le limit break (ispirate a FFVII): man mano che ogni membro del party adempisce al suo ruolo (healer cura, damage dealer attacca, tank difende) una barra apposita crescerà dando così l’opportunità di scatenare una mossa speciale a seconda della classe che la utilizza.

Doveroso citare anche la tanto attesa battaglia a fianco del Chocobo. Una volta ottenuto il vostro chocobo personale (rilasciato una volta entrati in una delle 3 Grand Companies del gioco, esattamente come nella versione 1.0) sarà possibile sbloccare la possibilità di farlo combattere al vostro fianco e utilizzare dei comandi per impartirgli ordini quali attaccare, curare, difendere ecc., il tutto a condizione di possedere abbastanza erba ghisal per poterlo evocare. Ovviamente sarà possibile equipaggiarlo e addobbarlo con degli appositi oggetti fargli imparare una classe per essere di maggiore efficacia in combattimento.



Non abbiamo voluto, ne potuto, testare le free companies, speciali linkshell che permettono la crescita di una gilda con ranghi, bottino comune, possibilità di crearsi un quartier generale, missioni esclusive  così via,  ma contiamo di farlo nella quarta e ultima fase di gioco: attendete ancora un po’ per il nostro ultimo hands on di A Realm Reborn prima dell’uscita del gioco che, ricordiamo, avverrà il 27 Agosto 2013 (20 Agosto per tutti coloro che hanno ottenuto l’accesso anticipato) data in cui verranno aperti ufficialmente i server.

Lo stato del gioco ci sembra comunque già a buon punto, tutto sembra funzionare come si deve e le ottime impressioni che avevamo dai precedenti hands on e preview non hanno fatto altro che riconfermarsi e migliorarsi.
Purtroppo finchè non si ha una visione globale del gioco, in special modo senza un preciso End Game e il misterioso PVP, non possiamo esprimere giudizi definitivi, ma l’impatto iniziale è sicuramente di primissimo livello. Final Fantasy XIV: A Realm Reborn si pone come obiettivo quello di offrire l’esperienza online definitiva per tutti gli amanti della celebre saga Square-Enix e, per quanto ci riguarda, ha già dimostrato di avere tutte le carta in regola per riuscirci.

Nel frattempo, per chi è ancora indeciso su che server creare il vostro personaggio, vi anticipiamo che la comunity italiana (composta dallo zoccolo duro del vecchio e ancora attivo FFXI, nonchè della precedente versione di FFXIV) ha deciso, a grande maggioranza, di giocare su Ragnarok. Ci ritroverete dunque anche i ragazzi di Gamesource, che vi aspettano per emozionanti scontri cooperativi.
 

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