[Gamescom 2016] Orwell – Anteprima

L’attuale panorama dei videogiochi per PC e la sua offerta sempre più vasta penalizza molto i titoli con una forte componente narrativa non verbale: nessuno ha più voglia di fermarsi a leggere. Tuttavia siamo sicuri che Orwell sarà un successo, o quantomeno un videogioco di cui nessuno parlerà con noia.

Orwell è un gioco che mette il giocatore al controllo dell’omonimo software di sicurezza governativo. Questo software consente di creare profili di ogni cittadino utilizzando sia informazioni trovate nel web o in archivi pubblici, sia informazioni private ottenute violando gli account di social network e chat.
L’esistenza di questo programma è giustificata dalla pubblica sicurezza: nel mondo di Orwell (il gioco) una serie di attentati terroristici di matrice anarchica sta creando il caos nel paese ed è compito del giocatore scoprire chi è la mente di questi attentati e fermarlo.

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Il gioco si apre mostrando, attraverso gli occhi delle telecamere di sicurezza poste nella zona, l’esplosione di una bomba nei pressi di un monumento: l’unico indizio a disposizione del giocatore è una donna uscita illesa dall’esplosione, la quale risulta già schedata negli archivi della polizia. Orwell (il programma) mette quindi a disposizione un profiler per raccogliere quanti più dati possibili sull’indiziata: partendo dal web si scopre che tale persona risulta schedata per aver partecipato a una rivolta di piazza nella stessa zona qualche mese prima, rendendola più forti i sospetti. Analizzando gli articoli il gioco mette in evidenza parole chiave sul quale indagare ulteriormente, fino a farci scoprire che le accuse a suo carico sono poi decadute per mancanza di prove. Tuttavia, andando più a fondo e violando le conversazioni, salta fuori una relazione personale con l’avvocato che la difendeva. Semplice coincidenza? È il giocatore a deciderlo: quando Orwell evidenzia un conflitto tra le informazioni raccolte è l’utente che deve stabilire a cosa credere.

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Non approfondiamo oltre quanto visto per non rovinare il piacere della scoperta. Quello che possiamo dire è che il titolo trae ispirazione da titoli come Her Story, Papers e Please e che esistono differenti finali basati su come il giocatore interpreterà quello che scoprirà, senza condizioni di fallimento. La parte più affascinante, comunque, è come Orwell utilizza interfacce simili in tutto e per tutto a quelle dei social network che utilizziamo ogni giorno, facendo vivere l’esperienza come una parte della quotidianità e tirando fuori quel lato malevolo delle persone che spinge a voler controllare i profili (e le vite) degli altri.

Orwell sarà disponibile su Steam entro fine 2016, per il momento non sono previste versioni per altre piattaforme.

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