Gamescom 2017 – La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra – Provato

L’uscita de La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra è ormai imminente e, nonostante il leggero posticipo subito, Warner Bros. non perde occasione per mostrare la creatura dei talentuosi ragazzi di Monolith Productions.

Dopo averlo provato alla Microsoft House di Milano lo scorso maggio, alcuni giorni fa abbiamo avuto l’occasione di vedere nuovamente il gioco in azione durante l’ultima edizione della Gamescom, invitati a un incontro a porte chiuse nel booth di Warner Bros.

La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra

De “La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra” fin’ora avevamo visto l’ambizione di espandere l’esperienza del predecessore soprattutto per quanto riguarda gli assedi alle fortezze dei luogotenenti di Sauron, durante i cui utilizzare sia una certo acume strategico che la nostra abilità nel combattimento.

Per questa occasione però si è scelto di dimostrare quanto il titolo sappia coinvolgere anche dal punto di vista della storyline nella speciale missione “Carnàr’s Bane”.

La missione ha portato Talion nella regione di Gorgoroth, controllata dall’orco negromante Zog, in procinto di evocare assieme ai suoi adepti un oscuro male. Talion deve quindi addentrarsi nella fortezza in modo silenzioso, facendo sfoggio delle sue abilità spettrali per liberarsi delle guardie sulla sua strada. Una volta raggiunto il suo obbiettivo, il negromante e le sue guardie del corpo venderanno cara la pelle, ma senza riuscire a fermare il ramingo. Zog non è però interessato a combattere e preferisce darsela a gambe mentre i suoi adepti completano l’evocazione: dalle profondità di un pozzo lavico emerge infatti un temibile Balrog chiamato Tar Goroth.

Di fronte alla schiacciante potenza del demone di Morgoth, persino Talion perde la sicurezza nelle proprie possibilità. Per fortuna dalla sua parte giunge lo spirito di Carnàr, entità della natura di cui evidentemente il protagonista ha guadagnato l’appoggio in una fase precedente del gioco. Lo spirito si manifesta come un’enorme creatura vegetale che tiene testa al Balrog mentre Talion lo bersaglia cercandone i punti deboli. Dopo alcuni colpi Tar Goroth volge in ritirata, il protagonista salta quindi in groppa allo spirito della foresta e inizia a inseguirlo scalando i pendii della fortezza. Una volta raggiunto, la battaglia prosegue controllando direttamente i movimenti del colosso vegetale nella lotta tra giganti, finché il demone non espone un punto debole che prontamente Talion colpisce.

Tar Goroth è però coriaceo, e nonostante i danni riesce a disarcionare il protagonista e a infierire duramente sullo spirito, che è costretto a ritirarsi lasciando libero il Balrog di volarsene via, libero di portare distruzione.

La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra


L’esperienza vissuta ci ha confermato la volontà di Monolith Productions di costellare l’avventura di missioni principali dall’alto tasso di spettacolarità e potenza di azione. Tali eventi sembrano perfetti per infondere una buona varietà di gameplay ed evitare che il gioco si perda in una ripetitività di soli assedi, che ci aspettiamo comunque incarnare il cuore pulsante del titolo. Aggiungiamo a questo un buon repertorio di abilità sempre disponibili grazie al sistema di combattimento derivato dal freeflow combat della serie Batman: Arkham, nonché un’evoluzione esponenziale del Nemesis System protagonista del capitolo predecessore e le carte in regola per un gran gioco parlano praticamente da sé. Da quello che abbiamo potuto vedere fin’ora, La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra si preannuncia un’esperienza coinvolgente, completa e rifinita nei punti di forza del precedessore, di cui si propone come naturale evoluzione.

Per saggiare il risultato del lavoro di Monolith Productions nella sua completezza non ci rimane che attendere il prossimo 10 ottobre quando il titolo uscirà per Playstation 4, Xbox One e PC.

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