Hyrule Warriors: L’era della calamità – Provato

Abbiamo testato la demo dell'atteso musou ispirato al mondo di The Legend of Zelda: Breath of the Wild.

Una vasta prateria da esplorare, lasciandosi le meraviglie del castello alle spalle e lo scudo già ancorato al braccio sinistro, fedele compagno di nuove, epiche esperienze. Link che si destreggia all’interno di un campo di battaglia flagellato dalla presenza di orrende bestie pelose, confinante a sud con l’opulenza di uno spettacoloso maniero e a nord con un sole dalla luce abbacinante.

La stessa luce, guarda caso, di cui sembra rifulgere la demo di Hyrule Warriors: L’era della calamità.

hyrule warriors era della calamità demo

Una prospettiva interessante, diversa, per certi versi inaspettata.

Nintendo che affida alle pur sapienti mani di Koei Tecmo uno dei suoi gioielli più accecanti, consegnandogli le chiavi di un franchise fra i più adorati del globo terracqueo, che compie un double down per certi versi clamoroso, investendo la casa di Ninja Gaiden dell’arduo compito di affrescare le vicende del preambolo narrativo conducente agli eventi narrati nel seminale The Legend of Zelda: Breath of The Wild. Seppur in una versione appositamente ridotta, la demo di Hyrule Warriors: L’era della calamità stupisce e sorprende su più fronti.

La prima cosa che salta all’occhio è il livello qualitativo di ciò che scorre a video: i livelli sembrano quelli del titolo cui si ispira. Un frame rate sostanzialmente stabile, che risente di qualche lieve flessione soltanto nelle situazioni più concitate o in quelle in cui gli effetti alpha spingono prepotentemente sull’acceleratore, riesce a sostenere un’azione che già da ora sembra rappresentare quanto di meglio sia stato offerto in questi anni dal genere.

hyrule warriors era della calamità demo

Una buona draw distance e animazioni convincenti fanno risplendere i modelli poligonali dei protagonisti della virtuale pugna, finemente dettagliati e lussuriosamente adornati. Le uniche note leggermente dolenti, ma che potrebbero migliorare in vista della release finale, sembrerebbero essere ambientazioni sensibilmente meno dettagliate della fauna che li popola e l’eccessivo blur che interviene forse un po’ troppo presto, attanagliando qualsivoglia oggetto animato e non posto a pochi metri di distanza dall’eroe. E poi c’è l’eccellente colonna sonora, avidamente ancorata agli stilemi del franchise dal quale Hyrule Warriors: L’era della calamità sugge tutta la propria linfa vitale.

Joy-Con alla mano, la sinfonia non sembra cambiare: L’era della calamità è quanto di più profondo proposto negli ultimi anni da qualsiasi Musou. Il battle system, in particolare, mescola le consuete combo, parate e schivate – in grado di spalancare la possibilità di sferrare un contrattacco micidiale se performate con il giusto tempismo – a peculiarità quali lo sfruttamento delle abilità precipue di ciascuno dei protagonisti dell’opera.

hyrule warriors era della calamità demo

Che si scelga di affettare boblin utilizzando le straordinarie skill proposte dalla tavoletta Sheikah, piuttosto che di approfittare delle peculiari capacità del guerriero di turno, l’integrazione di ciascun elemento ludico sembrerebbe rasentare la perfezione. Come tante tessere di un incantato puzzle. La possibilità di switchare personaggio on the fly consente al voluttuoso videogiocatore di coprire rapidamente considerevoli zone di mappe che non si discostano, per grandezza e densità, da quelle proposte pure nel primissimo Hyrule Warriors per Wii U. Sempre utile anche la capacità di impartire ordini alle IA governanti gli eroi mentre non controllati direttamente. Poco sfruttati, almeno nelle missioni proposte dalla demo, il gliding e i salti.

A proposito di esperienze immersive e dal sapore differente, il secondo stage di questa demo di Hyrule Warriors: L’era della calamità introduce un’interessante meccanica, legata alla necessità di attivare alcuni guardiani dormienti che, qualora risvegliati, possano stunnare quello, feroce, posto alle calcagna degli eroi per tutta la durata del livello. Un run and fight fresco e adrenalinico, senza ombra di dubbio alcuno.

hyrule warriors era della calamità demo

Le meccaniche di gioco offrono anche la possibilità di dedicarsi alla scoperta di item collezionabili nascosti: oltre ai classici materiali distribuiti a frotte uccidendo la feccia nemica, direttamente da Breath of the Wild ritornano infatti gli iconici quanto misteriosamente dislocati semi korok. Una cura per i dettagli maniacale insomma, che traspare dal menu di selezione delle missioni: anziché proporre un semplice elenco, Koei Tecmo ha ben pensato di distribuire i vari livelli e le differenti sfide alberganti nel codice binario di Hyrule Warriors: L’era della calamità in una vasta mappa, ovviamente riprodotta tramite visualizzazione sulla tavoletta Sheikah.

Da questa sezione, che funge a tutti gli effetti da hub fra una scorribanda e un’altra, è possibile accedere alla modalità multigiocatore offline per due giocatori. Sulla mappa saranno indicati anche i negozi, visitabili per effettuare i necessari upgrade in termini di equipaggiamento e consumabili in vista delle accese battaglie, nonché alcuni individui che, al netto di vedere soddisfatte le proprie richieste, potranno ricompensare il gamer fornendo cuori extra e bonus decisamente gustosi.


Tre quarti di musou, il resto di The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Non si potrebbe definire diversamente una produzione titanica come Hyrule Warriors: L’era della calamità che, già da questa demo, promette faville. Probabilmente non riuscirà a convertire nuovi adepti al genere di Dynasty Warriors, ma certamente sembra porsi sin da subito come uno dei candidati alla palma di miglior hack and slash dell’anno.

Ti è piaciuto quello che hai letto? Vuoi mettere le mani su giochi in anteprima, partecipare a eventi esclusivi e scrivere su quello che ti appassiona? Unisciti al nostro staff! Clicca qui per venire a far parte della nostra squadra!

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento