LEGO Lo Hobbit – LEGO Lo Hobbit

Il giorno successivo all’anteprima di The Lego Movie, Warner Bros ha presentato Lego Lo Hobbit, dandoci la possibilità di vedere e testare con mano il nuovo prodotto della TT Games, presentato da Tim Wileman, Associate Producer del medesimo studio. L’uscita è fissata per la primavera di quest’anno, senza avere ancora una data precisa, per PlayStation 4, Xbox One, PlayStation 3, Xbox360, 3DS, Wii U, Ps Vita e PC. 

La prima domanda che ci si pone dinanzi a Lego Lo Hobbit è fin dove potrà arrivare la storia. Il discorso è molto semplice: data l’uscita del gioco anteposta a quella dell’ultimo film della trilogia, previsto per Natale di quest’anno, anticipare la conclusione – tra l’altro già nota a chi ha letto i libri – sarebbe stata una mossa poco razionale da parte della produzione; il problema però non si pone eccessivamente perché Lego Lo Hobbit si fermerà esattamente al punto del risveglio di Smaug, racchiudendo quindi i primi due film. Non è chiaro cosa accadrà dopo l’uscita del terzo capitolo della saga cinematografica, ma molto probabilmente verrà rilasciato un DLC aggiuntivo per permettervi di completare l’avventura anche in stile mattoncini: resta, però, una supposizione homemade, che non è stata ancora confermata.

Come chiarito, insomma, le nostre vicende partiranno dal momento in cui Gandalf recluterà Bilbo Baggins per un’avventura, percorrendo fedelmente il tragitto compiuto dalla prima compagnia, attraversando le varie intemperie. Durante il nostro hands on abbiamo avuto modo di vedere e di testare due livelli nel particolare: il primo era una sorta di tutorial, ambientato proprio nelle primissime battute della nostra avventura, ovvero a casa di Bilbo con lo hobbit alle prese con l’invasione dei nani nella sua dimora; il secondo invece era molto più action based, con la necessità di respingere la minaccia goblin nella loro città e battere, nell’unica boss battle mostrataci, il capo dei goblin.

Partiamo, ovviamente, dalle novità che entrambi i livelli ci hanno permesso di notare. Innanzitutto, chiarendo che il gameplay non è variato moltissimo da quanto visto nell’ultima uscita dei Lego – Lego Marvel Super Heroes – la principale novità è rappresentata dalle piattaforme di costruzione: con la finalità di realizzare delle costruzioni più impegnate e più intense del solito, attiveremo un vero e proprio inventario estraneo all’ambientazione di gioco che ci richiederà di costruire ciò di cui abbiamo bisogno in determinati passaggi e con un timer che aleggia sulla nostra testa. Più in fretta riusciremo a completare l’opera più moneta otterremo. Tutti i pezzi necessari alla costruzione del nostro oggetto speciale verranno disseminati nel corso dell’avventura tra i vari Lego che otterremo frantumando altri oggetti: durante la dimostrazione ci sono stati presenti come oggetti loot, riprendendo chiaramente la terminologia del looting tanto cara al mondo MMO, dove appunto ottiene la medesima accezione che qui tendiamo a darle, ovvero raccogliere oggetti per una finalità ben chiara. Siamo riusciti ad attivare le piattaforme di costruzioni una volta per entrambi i livelli: nel primo tutorial ai nani viene concessa la possibilità di costruire un tavolo sul quale banchettare in attesa dell’arrivo di Gandalf, mentre durante la fuga dalla città dei goblin la piattaforma si palesa per supportarci nella fuga costruendo un argano.

La seconda novità, se così possiamo definirla, è che ancora una volta ci troviamo dinanzi a una differenziazione maggiore delle caratteristiche dei personaggi. Gandalf, ad esempio, sarà fondamentale sia durante le battaglie che durante l’esplorazione, proprio perché vi sono dei determinati mattoncini Lego che soltanto il Grigio può attaccare o smuovere, per dare il là alle mosse dei nani o di Bilbo: nella boss battle è proprio Gandalf che sarà responsabile del colpo di grazia, mentre durante la fuga tornerà utile per sbloccare alcune situazioni ostiche. Allo stesso modo Kìli, munito di arco, avrà la possibilità di colpire i bersagli lontani e quindi di sbloccare eventuali ostacoli, come un ponte trattenuto da dei pezzi di legno fragili. Va da sé che ogni nano avrà dalla sua la forza dell’arma predisposta, attraverso l’ascia o il martello, e di conseguenza supporterà l’avventura in qualche modo. Da sottolineare anche le combo possibili tra i nani, soprattutto durante le battaglie in mischia, che non solo vi permetteranno degli attacchi più potenti e più efficaci, ma anche di elaborare strategie di mosse in fase di ambientazione.

Al di là delle innovazioni elencate fin qui – poche, è vero – c’è da dire che il gameplay di Lego Lo Hobbit permane sempre lo stesso, con i pro dell’immediatezza, con i contro della legnosità di certi movimenti, che spesso manderanno a vuoto anche alcune delle vostre combo o dei vostri attacchi. Sicuramente qualcosa è da rivedere, così come è da ripensare l’eccessiva ripetitivà degli scenari, che dopo pochi minuti stancherà: è risaputo, però, che essendo un titolo orientato soprattutto verso i più giovani che i più adulti, la ripetitivà può essere un vanto e non necessariamente un contro. Con qualche bug ancora da risolvere non ci è possibile dare un giudizio – logicamente – finale al prodotto: ci auguriamo, però, che diversamente da quanto accaduto con Marvel Super Heroes si possano evitare bug che complichino anche in questo caso le boss battle. Durante l’hands on, infatti, ci è stato impossibile completare la sfida col capo dei goblin perché una delle casse preposte allo stordimento dell’avversario è rimasta sospesa in aria, senza cadere: va da sé che in questo caso il livello va ricominciato dall’inizio. 

Segnaliamo, in chiusura, che sono previste moltissime sidequest per poter allungare la longevità del titolo – altrimenti condannato a sei ore di narrazione, come i due film – e una struttura open world che richiama anche quanto visto in Lego Marvel Super Heroes e in Lego Il Signore degli Anelli, che vi permetterà di girovagare liberi per la Terra di Mezzo. Per le console portatili, PlayStation Vita e Nintendo 3DS, sarà disponibile anche una modalità wireless che vi permetterà di giocare insieme con gli amici, altrimenti per le home console sarà disponibile il gameplay drop-in o drop-out, ovvero con la possibilità di accedere al gioco in qualsiasi momento da parte del secondo giocatore, senza dover ricominciare dall’inizio il livello.

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